Scoprendo Spoleto: il Salotto delle Eccellenze

di Beatrice Panzolini

Sapevate che a Spoleto è possibile trovare reperti di (quasi) tutti i periodi storici, dall’epoca romana ai giorni nostri?

Spoleto è un gioiello in provincia di Perugia, tutto da scoprire. Il 31 maggio e i giorni 1 e 2 giugno le eccellenze italiane si sono riunite al centro d’Italia, in un teatro di gusto, cultura e bellezza immerso nel nostro cuore verde. Il 31 maggio 2019, durante l’inaugurazione dell’evento il “Salotto delle eccellenze”, abbiamo avuto un’anteprima di ciò che si sarebbe svolto durante i tre giorni del festival: non solo una mostra di artigianato e prodotti enogastronomici di qualità, ma anche (e soprattutto, direi) storia. Non bisogna dimenticarsi della splendida cornice di quest’evento che, sinceramente, non conoscevo molto.

Rocca Albornoz

Cosa vedere a Spoleto

Sin dall’antichità Spoleto è stata una città in una posizione strategica, basti pensare che qui vi passa la via Flaminia nova: la via consolare romana che collegava Roma a Rimini. E’ su questa via che si trova l’antico accesso al foro di Spoletium (così veniva chiamata) dell’Arco di Druso e Germanico del I secolo a.C. In questo particolare punto, è possibile notare uno degli “strati” caratteristici di Spoleto, ognuno rappresentante un periodo storico.
Nelle immediate vicinanze, si possono vedere sovrapposizioni di costruzioni romane, paleocristiane fino alla chiesa di Sant’Ansano del XVI secolo (ex tempio romano).

Pavimento longobardo di Palazzo Mauri

Persino nella semplice biblioteca comunale, o Palazzo Mauri, si possono ammirare al piano terra un pavimento longobardo mosaicato del VI secolo d.C. e al piano superiore degli affreschi del 1600 circa: una vera fortuna per gli studenti spoletini!
L’ anfiteatro romano è un monumento che nei suoi secoli di storia è stato testimone di spettacoli teatrali dell’antica Roma, di scambi commerciali nel Medioevo e dopo un periodo di oblio, è stato fatto rinascere grazie ai concerti che ospita durante il Festival dei Due Mondi.
Per chi volesse visitare Spoleto con calma senza perdere di vista il suo patrimonio UNESCO, è consigliata una Spoleto Card, della durata di 7 giorni al prezzo di €8,00 fino ai 25 anni. Comprende 6 musei, tra cui l’incredibile domus patrizia e dei tour guidati: è possibile acquistarla online e ottenere maggiori informazioni qui.

Anfiteatro romano

Il Salotto delle Eccellenze

Dopo aver visitato i resti antichi e non di Spoleto, siamo saliti verso la Rocca Albornoz. Oltre ad essere un’imponente fortezza medievale, è stata scelta come luogo per accogliere il Salotto delle Eccellenze.
Chiunque può accedervi e tutto si trova all’aperto: dalla Rocca alle piazze, Spoleto si anima di stand, dalla composta di mela e zenzero pronta all’assaggio dell’azienda agricola ColtiviAmo, al frantoio Presciuttini con il suo olio extra vergine di Notte, poiché prevede la raccolta di olive di notte, preservandone i benefici polifenoli. Non mancava l’azienda storica Girotti, produttrice di fichi: con una piccola dimostrazione mi hanno fatto vedere come impreziosiscono i fichi con scorze di arancia e cioccolato: una vera goduria!

Salotto delle Eccellenze

In concomitanza con la mostra di prodotti enogastronomici, lo sguardo veniva catturato dai mille colori della mostra Spoleto in Fiore, già alla sua terza edizione, che ha reso ogni angolo un incanto. Ed è proprio passeggiando che abbiamo trovato, quasi nascosto, il Borgo dei Cartai.
La bottega è un museo “vivo” che fa rinascere la tradizione della cartiera di Subiaco, nata nel 1587.

Borgo dei Cartai
Foto dal sito ufficiale

Nel laboratorio abbiamo visto e toccato la carta fatta a mano, talvolta adornata da decorazioni in oro. Abbiamo avuto l’opportunità di vedere tutte le fasi della creazione, un’arte che viene tramandata di generazione in generazione, con dei laboratori anche per i più piccoli.
E’ un progetto affascinante e completo, che comprende calligrafia, rilegature di libri e dei meravigliosi oggetti in pelle come quadernini, taccuini, rigorosamente fatti in laboratorio.

Il nostro gruppo a Rocca Albornoz


Voglio dunque ringraziare il comune di Spoleto per questa bellissima esperienza, l’assessore alla cultura e allo sviluppo economico Ada Spadoni Urbani, Franco Beoni della Camera di Commercio di Perugia, Gilberto Giasprini dell’Ufficio Relazioni Comune di Spoleto, la MG Logos e tutte le persone che hanno contribuito a rendere questa mostra e Spoleto in generale, ancora più belle.

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