Mangialonga Picena 2017

“La paura è umana, ma combattetela con il coraggio.

Paolo Borsellino

Quest’anno la Mangialonga Picena aveva un sapore diverso. Abbiamo riso, scherzato ci siamo divertiti, ma in bocca c’era un po’ di amaro perché non si può dimenticare quanto sia stato ferito questo territorio e che a pochi chilometri da Offida ci sono persone lacerate da un dolore profondo. Tutto ha acquistato un valore maggiore, un senso di rinascita per una regione colpita pesantemente dal terremoto del 2016.

Marco Cicconi, Federica Felicetti ed Emanuele Camilli della Picenum Tour. Grazie ragazzi! Photo di Samuela Conti

Portare di nuovo i turisti nel Piceno è stata una sfida ampiamente vinta dai ragazzi della Picenum Tour che hanno radunato più di 800 persone, per ora il record della manifestazione. Testimoniare quanto c’è di meraviglioso in queste terre e farlo vivere intensamente in un piccolo viaggio di poche ore, non è un’impresa da poco eppure sono stati capaci di racchiudere l’essenza di un territorio in un percorso enogastronomico di km 6,5 fra colline, vigneti e calanchi degustando i vini ed i prodotti migliori.

Prima di passare al racconto della passeggiata, voglio sottolineare un’altra emozione che mi ha dato la Mangialonga Picena. Il clima è sempre stato gioioso e si respirava una sinergia positiva (non credo che sia così scontata per un evento così grande) tra tutti gli organizzatori, gli chef, le persone del luogo… Tutti, ma proprio tutti, hanno collaborato con passione. Nessuna sfida, nessuna competizione, ma lavorare gomito a gomito in piena armonia, anche gli chef sono stati fantastici in questo. Spesso si vedono in giro troppe prime donne, non capiscono che la vera grandezza è dare il proprio contributo mettendo da parte ridicole rivalità. Sono stati un vero esempio, tante volte tra i food blogger (molto meno preparati di questi grandi professionisti) ci sono delle meschinità infinite come se si litigasse per chissà quale corona. Perdonate la piccola polemica.

Sursum corda! Andiamo a vedere cosa ci ha riservato quest’anno il percorso!

Siamo partiti da Piazza del Popolo dove abbiamo ritirato ticket, calice, sacchetta e zainetto. La prima tappa è stata ad Offida per l’aperitivo.

1° SOSTA – L’APERITIVO

presso ENOTECA SPAZIO VINO DI OFFIDA (Chiostro San Francesco)

Abbiamo iniziato il percorso degustando un’ottima Margherita Morrison’s (mozzarella, pomodoro a pezzettoni, basilico e ricotta salata), cotta al momento nel forno a legna. Impasto leggero, cornicione soffice e fragrante. Il tutto accompagnato dalle Birrartigianale Carnival di Offida. Questa sosta ci ha dato l’opportunità di passeggiare per le stradine fresche ed ombrose di Offida e di apprezzarne gli scorci romantici con le merlettaie del tombolo sugli usci delle case intente a tessere preziose trine.

2° SOSTA – GLI ANTIPASTI

presso TENUTA COCCI GRIFONI di Ripatransone

Con i pulmann siamo stati accompagnati alla partenza vera a propria presso la Tenuta Cocci Grifoni. Questa bella cantina si trova in cima ad una collina dalla quale si gode di un panorama mozzafiato su distese verdi rigate da calanchi argillosi. Apprezzo molti vini di loro produzione tra cui sicuramente il Pecorino Guido Cocci Grifoni e la Passerina Gaudio Magno. 

Lo chef Chef Nikita Sergeev del Ristorante L’Arcade di Porto San Giorgio ci ha proposto la sua Insalata, acciughe, limone ed erbe aromatiche uno dei piatti che ho apprezzato di più. Insolito, equilibrato, sfizioso… veramente eccellente. E occorre considerare che questi piatti sono stati preparati per più di 800 persone! Eppure erano tutti ricercati e studiati con attenzione.

Il Ristorante Attico sul Mare di Simone Marconi, Grottammare, ha realizzato per noi un Polpo cotto nella sua acqua, fagiolini e gelato di cipolla rossa. Anche questo delizioso ed inoltre cromaticamente accattivante.

Da qui si inizia a scarpinare su per la costa verso la tappa dei calanchi, il caldo non ci ha aiutato ma ci siamo aiutati gettandoci un po’ di acqua fresca sui vestiti.

Luca Cuffari, Serena Bri, io ed Annalisa De Benedictis

3° SOSTA – I FRITTI

presso i Calanchi a Ripatransone

Potevano mancare le olive ascolane? Ma quelle DOP, quelle perfette di FRITTO MISTO! In cima alla salita, con una gradevole musica dal vivo, è stato allestito un mini accampamento con tende ed arredamenti ecosostenibili di Idea Pallet.

Che dire poi della simpatia travolgente dello stand de La Croisette dove lo chef Gnagno (Alcide Andrea Romani), con il capo avvolto in un colorato copricapo, ci ha preparato uno Sgombro in carrozza in pesto di rucola e crema di peperone rosso alla scapece. Come lo scorso anno ho apprezzato tantissimo le sue “Cozze in saor burrata e pomodoro”, anche stavolta il suo piatto mi ha favorevolmente colpito.

In questa tappa i vini erano della cantina San Giovanni della Contrada Ciafone di Offida. Il gruppo Kun Live Music ha accompagnato il nostro relax con una musica vivace ed energica.

Poi di nuovo in cammino verso l’azienda agricola Aurora dove ci aspettavano i primi piatti

4° SOSTA – I PRIMI PIATTI

presso Azienda agribiologica AURORA di Offida

E’ stata una tappa dove ho respirato la sinergia tra due grandi uomini, il giovane talentuoso chef Andrea Mosca del ristorante Marili di Grottammare e il grande (non solo fisicamente) Daniele Citeroni dell’Osteria Ophis di Offida, con lui mi diverto e rido sempre tanto oltre che a mangiare molto bene.

Andrea ci ha preparato gli Gnocchi in salsa brodettata. Veramente un gran piatto e molto impegnativo! Gli gnocchi ovviamente fatti a mano con il sugo del brodetto ristretto mentre il pesce è stato frullato, essiccato e fatto in cialde. Il peperone del brodetto è diventato una polvere con un procedimento simile e per finire qualche fogliolina di spaccasassi (Crithmum maritimum), sapida e dal sapore fresco, mai assaggiata prima!  

Una volta Daniele mi ha detto che non gli piace impastare… e meno male! Ha scelto di preparare più di 800 porzioni di cannelloni handmade! Un folle! Il Cannellone al cucchiaio, un piatto che ho degustato anche nel suo ristorante, veramente spettacolare. La scelta delle materie prime ha reso tutto unico ma anche la maestria nell’esecuzione ha fatto la sua parte. Un sugo leggero, una sfoglia sottile e croccante rendo particolare e differente un tradizionale cannellone che prende nuova vita.

Visto il caldo, il Cistola Trio ha trovato riparo in un angolo ombroso ed ha riempito l’aria di note jazz.

Qui il cammino si è fatto più impegnativo. La discesa giù dalla collina, aiutati da una corda e l’attaversamento di quello che gli altri anni qualcuno ha chiamato “guado” ma che stavolta abbiamo trovato asciuttissimo visto che la siccità ha reso tutto arido.

5° SOSTA – LO YOGURT

presso il boschetto del Fiobbo di Offida

Allestito con balle di paglia, ci siamo potuti riposare un pochino prima della salita  che ormai conosco bene. Qui il Mastrogelatiere Fabio Bracciotti ci ha deliziato con uno Yogurt, zenzero e albicocca guarnito con frutta sciroppata ed estratti alla frutta particolarissimo che ci ha regalato un particolare refigerio. Montare lo stand con tanto di gruppo elettrogeno in mezzo al bosco non è stato sicuramente facile. Complimenti! Qualcuno si è arreso ed a questo punto ha fatto la salita con l’aiuto dei quad che ci hanno seguito per tutto il percorso.

Piano, piano con la mia dolce amica Serena Bri che ha avuto la pazienza di aspettarmi, siamo arrivate in cima alla ripida collina dove ci aspettavano altre leccornie meritatissime.

6° SOSTA – I SECONDI

presso PAOLINI & STANFORD WINERY di Offida

Adoro questo posto! Ha una vista meravigliosa e la sala degustazione si affaccia sulle colline di Offida che sembrano la Contea degli Hobbit di Tolkien. Dwight Stanford e Raffaele Paolini sono simpaticissimi e producono dei vini veramente ottimi che hanno ricevuto diversi riconoscimenti al Merano Wine Festival e sulla Guida Veronelli Oro.

Serena Bri di Cucina Serena

Ho colto un momento di relax delle The Hologram , cinque belle ragazze rock che hanno creato il momento musicale della sesta tappa.

La chef Chef Maria Elena Cicchi di Villa Cicchi di Ascoli Piceno ci ha preparato un Flan di parmigiano con crumble di verdure estive con gelatina di pomodori e vaniglia facendo montare un forno a vapore in modo che venisse perfetto… e lo era! Una vera delizia e splendido in abbinamento ai vini selezionati per noi.

Dallo storico Caffé Meletti di Ascoli Piceno, lo chef Roberto de Sante ha creato un piatto in cui erano protagonisti i prodotti del territorio, Maialino nostrano alle erbe officinali, mirtillo nero al sentore di Anisetta Meletti e prosciutto di Norcia, tenerissimo e succulento.

Il tratto che ci separava dalla tappa successiva era breve e poco impegnativo. Sapevo che lì ci saremmo riposati nell’uliveto davanti alla chiesa di San Filippo.

7° SOSTA – I FORMAGGI

presso la Chiesa di San Filippo di Offida

In tutta calma, perché ormai il percorso a piedi era finito, abbiamo degustato questi formaggi veramente speciali dell’azienda Fontegranne , sono molto interessanti ed hanno un’etica particolare nel loro lavoro. Tanta sapienza e tanta passione che li portano a selezionare gli animali, il fieno ed il latte per i loro formaggi. Ogni anno scelgono una Onlus da sostenere con la vendita di un loro prodotto, un euro per ogni chilo venduto. Il tutto accompagnato dai vini e dei passiti dell’Azienda Agricola San Filippo.

Stanchi ma felicissimi abbiamo aspettato il pulmann e ci siamo diretti verso l’ultima tappa nella piazza di Offida dove si poteva sostare e ballare fino a tarda notte con la musica dei Terapia Latina.

8° SOSTA – Il DOLCE 

Enoteca VÍ/STRÓ in Corso Serpente Aureo di Offida

Prima di arrivare in piazza, lungo il corso, lo chef Chef Luca De Cesaris del Ristorante Piccolo Teatro di Ascoli Piceno ci ha addolcito con le  Pesche della Valdaso, ricotta mantecata e cioccolato bianco. Questo frutto è particolarmente apprezzato ed è in esame per ottenere il presidio slow food .

 

9° SOSTA – Il DOLCE 

presso lo Show Room CIÙ CIÙ in Piazza del Popolo di Offida

La chef Sabrina Tuzi della Degusteria del Gigante di San Benedetto del Tronto, ama giocare tra frutta e verdura, infatti ci ha stupito con una Zuppetta di frutta fresca, spuma al basilico e meringa al pomodoro divertente e colorata. Della cantina Ciù Ciù che ci ha ospitato, amo tanti vini ed in particolare le Merlettaie, un pecorino brut, metodo charmat piacevolissimo.

Ed ora via! Tutti in piazza a goderci altre specialità come il funghetto offidano di Fior di Farina, l’Anisetta Rosati, il vino cotto delle Colline Offidane, il caffè Orlandi Passion… veramente coccolati fino alla fine!

In effetti le attenzioni che si ricevono durante questa manifestazione sono tantissime. Ci sono menù per vegetariani e celiaci, i quad per chi non riesce a fare tutto il percorso, un’ambulanza sempre a disposizione con dei paramedici gentilissimi. Per chi è astemio o se non si volesse eccedere con il vino, l’acqua e le bevande Paoletti sono sempre fresche e distribuite ad ogni tappa. E’ una manifestazione veramente per tutti, anche per i cagnolini!

Tra abbracci e saluti ad amici vecchi e nuovi, ci siamo dati appuntamento per la prossima Mangialonga Picena che sarà a luglio 2018. Ad ogni modo ci saranno tanti altri eventi organizzati dalla Picenum Tour ai quali potremo partecipare. Keep on touch!

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