Tortellini in brodo

Il nome tortellino deriva dal diminutivo di tortello, dall’italiano torta, ed è verosimilmente l’erede relativamente recente di una lunga progenie nata in un ambiente povero per “riciclare” la carne avanzata dalla tavola dei nobili ricchi.

Al giorno d’oggi è possibile reperire tortellini confezionati in ogni parte del mondo, soprattutto dove le comunità italiane hanno una certa importanza e sono spesso serviti nel menu di Natale.

Leggenda
Sull’origine di questo piatto esistono diverse leggende. Una tra queste fa nascere questo piatto a Castelfranco Emilia ad opera del proprietario della locanda Corona, il quale, sbirciando dal buco della serratura della stanza di una nobildonna sua ospite e rimasto tanto colpito dalla bellezza del suo ombelico, volle riprodurlo in una preparazione culinari.

Un’altra variante della storia trae spunto dalla “Secchia rapita” del Tassoni e racconta di come ai quei tempi, una sera dopo una giornata di battaglia tra bolognesi e modenesi, Venere, Bacco e Marte trovarono ristoro presso la locanda Corona. La mattina seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente; questa, al risveglio, chiamò qualcuno e il locandiere che accorse la sorprese discinta e rimase tanto impressionato dalle sue splendide forme che tornato in cucina con ancora in testa ciò che aveva visto, strappò un pezzo di sfoglia, lo riempì e ripiegò dandogli la forma dell’ombelico della dea.

Il 7 dicembre 1974 la Confraternita del Tortellini e l’Accademia italiana della cucina depositarono presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna la ricetta del ripieno dei tortellini, che prescrive, dentro a una sfoglia di farina e uova di 6/10 di mm, un ripieno preparato con lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano-Reggiano, uova e noce moscata. I tortellini, secondo la tradizione bolognese, vanno cotti e mangiati rigorosamente in un buon brodo di carne di cappone o di gallina.

Non è difficile trovare anche altre preparazioni e varianti (differenti da quella tradizionale) come ad esempio i tortellini al ragù, anche se in questo caso il ragù stravolge il sapore del ripieno del tortellino.

A Valeggio sul Mincio vengono conditi con burro o panna, senza il brodo.

  • Preparazione: 120 Minuti
  • Cottura: 2 Ora
  • Difficoltà: Alta
  • Porzioni: 3 persone
  • Costo: Medio

Ingredienti

  • 200 g Farina
  • 2 Uova
  • 2 fette Crudo
  • 2 fette Mortadella
  • 40 g Grana padano (36 mesi)
  • 2 Bistecchine di Lonza
  • 1 Carota
  • 1/2 Cipolla
  • 1 costa Sedano
  • 3 Pezzettini di gallina o pollo (A vostra scelta)
  • 300 g Carne bovina (Per brodo)
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe
  • Olio extravergine d'oliva
  • 1/2 bicchierini Vino bianco
  • Aglio

Preparazione

  1. Riscaldate una padella, mettete uno spicchio d’aglio, è una fettina di cipolla poi adagiate le fette di lonza, sfumate con del vino bianco. Quando sono dorate, spegnete e fate raffreddare.

  2. Mettete la Lonza nel mixer, le fette di prosciutto, le fette di mortadella e il formaggio, il pepe e un po’ di acqua, giusto un po’ per amalgamare. Io non uso l’ uovo nel impasto. Sarebbe meglio usare un tritacarne per tritare tutto.

  3. Dopo aver ottenuto un impasto omogeneo, mettetelo da parte, iniziate a fare il brodo.

  4. Mettete in una pentola dell’acqua fredda, poi carota, cipolla, sedano, aglio.

  5. Mettete la gallina e la carne, accendete il fuoco e fate bollire, quando inizia a bollire abbassate la fiamma e fate andare per 2 ore.

  6. Mentre il brodo va, mettete la farina su un ripiano, fate un buco, la cosiddetta fontana, versate le uova.

  7. Con una forchetta iniziate a lavorare le uova, fate piano piano, fino a quando incorporate quasi tutta la farina, poi lavorate con le mani, quando è  pronta mettetela nella velina, fatela riposare da 30 minuti a un’ora, anche 2 ore, se avete tempo, in frigo.

  8. Passati i minuti toglietela dalla velina, dividetela in 4 parti.

  9. Iniziate a stendere la pasta, io ho usato la planetaria, iniziando dal numero 2, poi 5, infine 8. Mettetela su un ripiano e tagliatela a quadratini, mettete su un quadratino del composto fatto precedentemente.

  10. Prendete un quadratino, fate combaciare i lati a formare un triangolo, (meglio fare combaciare poca pasta per non avere troppa pasta sovrapposta) premete per chiudere bene, unite i due lati del triangolo e con il dito schiacciate per chiudere, e più facile a farlo che a dire.

  11. Cucinateli per pochi minuti e servite con il brodo. (Consiglio un brodo schiarito e non scuro).

Note

Se volete congelarli, cucinateli in acqua bollente per qualche secondo. Altrimenti si rompono. Così l’amido diventa colloso.

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Pubblicato da lericettedicla

Ciao a tutti...sono Claudia..Sono diplomata in ragioneria e in estetica.. Lavoro come estetista..ma..quando sono a casa mi rilasso cucinando. Sono originaria dalla Calabria, ma da tantissimi anni, vivo in Friuli Venezia Giulia. La mia passione è sempre stata la cucina. Ho letto tantissimi libri di cucina di grandi chef e tantissimi di nutrizione. Ho imparato tante e quasi tutte le basi dai grandi cuochi.. per me è facile fare abbinamenti, trovare il giusto equilibrio degli ingredienti. La cucina è tradizione, invenzione è amore..mi piace aggiungere, togliere o modificare una ricerca...renderla mia..Saper cucinare è INVENTARE la ricetta, con gli ingredienti che si hanno a disposizione e non copiare le ricette!!! Troverete nel mio blog tante ricette salutari, con consigli sui valori nutrizionali…l’alimentazione è un altra mia passione!! Ho cominciato più o meno vent’anni fa ad ‘imparare a mangiare’!!! Tante persone ho notato che non sanno ne mangiare, ne abbinare gli alimenti..questo settore quello della nutrizione è ricco di proposte.. ma è la conoscenza a fare la differenza…mangiare sano non significa alimentarsi con cibi poco appetitosi è poco appagabile. Il cibo deve essere buono e goloso..comunque seguitemi vi darò delle dritte….

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