I maritozzi, sono davvero marchigiani, autoctoni del territorio? Beh, me lo sono chiesta tantissime volte. Poi, ho deciso di approfondire di più l’argomento ed ho cercato in rete e attraverso delle conoscenze le risposte. E quindi, benché il maritozzo faccia parte della tradizione dolciaria marchigiana, non ne trae sicuramente origini da questa regione. Bensì, come in tanti saprete le origini sono romane, laziali. Come è arrivato quindi nelle Marche? I braccianti marchigiani, recandosi nelle campagne laziali per lavoro, si cibavano di questo “pane” che era considerato un vero e proprio pasto completo data la ricchezza degli ingredienti nell’impasto. Ma la differenza sostanziale tra quelli che oggi sono i maritozzi,laziali e marchigiani qual’è?Sostanzialmente è l’impasto, quello marchigiano è aromatizzato con semi di anice e presenta anche l’uvetta al suo interno, spesso in superficie viene glassato con zucchero e albume ( vi allego il procedimento) ed ha una forma più allungata, quello romano è tondeggiante e viene inciso a metà e farcito di panna montata. Dopo una settimana sono riuscita a trarne una ricetta che corrispondesse al maritozzo marchigiano classico e tradizionale. ed oggi con estrema felicità la condivido con voi.
Sponsorizzato da Molino f.lli Cipolla
Video ricetta del giorno
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Tempo di preparazione1 Ora
- Tempo di riposo2 Ore 30 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni10/12
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Ingredienti per 10/12 maritozzi marchigiani
- 500 gfarina 00 Molino Cipolla
- 100 glatte
- 12 glievito compresso
- 3uova
- 130 gzucchero
- 70 gburro
- 70 guva sultanina
- 7 gsale
- 1 cucchiainosemi di anice
- q.b.vaniglia
- buccia grattugiata di un limone
Preparazione dei maritozzi marchigiani
Riscaldiamo appena il latte e ci lasciamo sciogliere il lievito, dopodichè aggiungiamo ed impastiamo con 150g di farina(presa dal totale della ricetta), formiamo un panetto liscio ed omogeneo. Poniamo in ciotola,copriamo con pellicola e lasciamo raddoppiare di volume (ci vorranno circa 40 minuti).
Mettiamo l’uva sultanina in ammollo con acqua leggermente tiepida per idratarla e farle perdere le impurità.
Non appena il lievitino avrà raddoppiato di volume, lo trasferiamo in planetaria (con gancio), è un procedimento che si può fare anche a mano senza difficoltà. In un’altra ciotola, poniamo le uova con lo zucchero e le montiamo leggermente con una frusta a mano, uniamo la scorza grattugiata di limone, la vaniglia ed i semi di anice che avremo leggermente schiacciato(doneranno maggior profumo all’impasto). Aggiungiamo metà del composto di uova al lievitino in planetaria ed azioniamo la macchina alternando all’inserimento della farina. Uniamo il sale quindi, ed infine incorporiamo anche il burro ammorbidito un po’ per volta fino ad assorbimento, alla fine quando l’impasto sarà quasi incordato (dopo circa 10 minuti) aggiungere l’uva sultanina ben strizzata). Trasferiamo in una ciotola l’impasto, copriamo con pellicola e poniamo in forno con luce accesa fino al raddoppio (1h e 30 circa).
Riprendiamo l’impasto una volta raddoppiato, stendiamo su una spianatoia formando un cilindro e ricaviamo delle pezzature di circa 80g, con il palmo della mano ed aiutandoci con mignolo e pollice,facciamo roteare l’impasto su se stesso formando una pallina e disponiamo su teglia con carta forno, distanziandoli.
Copriamo con pellicola e lasciamo lievitare per ancora una volta a raddoppio (circa 60 minuti).
Inforniamo in forno già caldo a 180° statico per circa 20 minuti. Potete pennellare con latte prima di infornare per renderli più lucidi.
Conservazione : si conservano morbidi 2/3 giorni avvolti un canovaccio.
Consigli: Qualcuno usa guarnirli con glassa una volta sfornati.
GLASSA: 1/2 albume Zucchero semolato q.b. Qualche goccia di succo di limone
Mescoliamo in una tazza l’albume leggermente sbattuto, poche gocce di succo di limone e zucchero. Dovrà risultare bella consistente.
Appena sfornati, i maritozzi vanno subito spennellati con la glassa e rimessi nel forno spento ma caldo per qualche minuto, fino a che la glassa non si sarà indurita.
In alternativa, potrete polverizzare con zucchero a velo.
e questi morbidissimi pani ni al latte li hai provati ? http://blog.giallozafferano.it/graziafood/panini-al-latte-sofficissimi/
preimpasto (lievitino)