Purtroppo anche facendo ricerche non ho trovato una sua vera storia, il significato del suo nome e dove esattamente nasce la ricetta, ma credo sia un piatto che si prepara un po’ in tutta la Sardegna.
La pecora in cappotto non è altro che pecora bollita ma con l’aggiunta di patate e cipolle, messe sempre a fine cottura in modo da presentarle integre da servire per accompagnare la carne.
Prepararla è molto semplice, i tempi di cottura variano in base alla carne, ci possono volere 2 ore come anche 4/5, ma il risultato è sempre ottimo e vale sempre la prova forchetta.
Per insaporire questo piatto non servono molti ingredienti e possono anche variare in base a chi la cucina o al paese in cui viene preparata, paese che vai usanza che trovi..
Io solitamente oltre a patate e cipolle aggiungo i pomodori secchi e li utilizzo al posto del sale e sedano carote e prezzemolo per dare un po’ di aromi al brodo e alla carne.
Vediamo come realizzarla mantenendo le tradizioni.
Pecora in cappotto
Ingredienti
2 kg di carne di pecora a pezzi
3/4 cipolle
5 patate
4 pomodori secchi
un gambo di sedano
2 carote
prezzemolo fresco
la dose di patate e cipolle variano in base al numero di persone.
Procedimento
Versate la carne in una pentola capiente, aggiungete l’acqua e portate a ebollizione.
Una volta arrivata a ebollizione schiumate per togliere tutti i residui e aggiungete una cipolla, il prezzemolo, il sedano e le carote.
Fate cuocere fino a quando la carne non risulterà morbida, vi accorgerete pungendola con una forchetta.
Una volta che la carne risulterà morbida aggiungete le cipolle sbucciate ma lasciate intere e le patate con la buccia in modo da non rovinarsi durante la cottura.
A molti non piace l’idea di mettere le patate con la buccia, ma basterà fregarle bene con una spazzola sotto l’acqua corrente per togliere ogni residuo.
Fate cuocere patate e cipolle per 30 minuti circa, valutate sempre la cottura con una forchetta.
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