La coratella, insieme alla paiata e alla coda alla vaccinara, fa parte dei piatti tipici della “Cucina romana”. Di solito viene preparata nel periodo pasquale perchè la si trova nell’abbacchio che viene acquistato in questo periodo e si può cucinare anche con i carciofi romaneschi.
Per chi non lo sapesse la coratella non sono altro che le interiora dell’abbacchio e si prepara in modo semplice, ma non per questo non è saporita. Qui di seguito potete leggere la ricetta romana che mi insegnò tanti anni fa mia madre.
Ingredienti:
700-800 gr. di coratella di abbacchio,
3 cipolle grandi,
1 bicchiere di vino bianco,
2 foglie di alloro,
2 cucchiai di olio evo,
1 cucchiaino di zucchero,
sale.
Innanzitutto bisogna mondare e affettare le cipolle in un tegame con l’olio.
Far rosolare per qualche minuto a fuoco moderato ed aggiungere qualche cucchiaio di acqua e lo zucchero che farà risultare digeribili le cipolle. Appena le cipolle saranno appassite unire la coratella tagliata a pezzi e precedentemente sciacquata sotto l’acqua corrente.
Far rosolare per qualche minuto, aggiungere l’alloro e regolare di sale.
Versare ora il vino e far sfumare a fuoco vivace. Abbassare la fiamma del gas, incoperchiare e cuocere lentamente ma aggiungere il fegato che cuoce in minor tempo dopo una quindicina di minuti e proseguire la cottura finchè la coratella non sarà completamente tenera (circa 1 ora).
Impiattare e servire la coratella calda accompagnata da qualche fetta di pane casareccio appena tostato.
Trovo sempre, magari nella maggioranza delle volte un aiuto senza fronzoli semplice (come nella sua descrizione) nel preparare piatti freschi veloci e sopratutto buoni con la descrizione dei vini, che già mi fa sentire il suo sapore complimenti