Caggiunitt o calgionetti

Caggiunitt o calgionetti

Caggiunitt, calgionetti, caggionetti, cagionetti, caggnitt… tanti nomi per un solo dolce… a casa mia sono indiscutibilmente da sempre “li caggntt”! Originari del teramano sono i dolcetti della mia infanzia… era sempre una festa quando si preparavano in casa li caggiunitt o calgionetti… quanto lavoro! Si sbucciavano le castagne che poi andavano lessate, pelate e tritate, si grattugiava il cioccolato, si aggiungevano il rum e il caffè in un mix che sembrava quasi un mistero: impossibile non rubarne un cucchiaino da assaggiare di nascosto non appena i grandi si voltavano dall’altra parte … ma la protagonista era la pasta che doveva avvolgere il ripieno… così sottile… un velo… sembrava dovesse rompersi da un momento all’altro tanto era sottile… Li caggiunitt o calgionetti si preparano nel periodo invernale, quando le castagne sono di stagione, deliziosi e profumati ravioli dolci fritti tutti da gustare! La ricetta de “li caggiunitt” presenta tantissime varianti, come tutte le ricette tradizionali: con o senza uova nella sfoglia, con o senza canditi nell’impasto, con o senza miele… quale sia la vera ricetta e quali siano i migliori è impossibile dirlo… A casa mia li abbiamo sempre preparati così…

Caggiunitt o calgionetti Cucina vista mare

Ingredienti

Per il ripieno

½  kg di castagne

20 ml di rum

20 ml di caffè

18 cucchiaini di zucchero

120 gr di cioccolato fondente

Per la sfoglia

½ kg di farina

½ uovo sbattuto

2 cucchiaini di zucchero

1 bicchiere di vino bianco

½ bicchiere d’olio di semi

olio di semi di arachidi per friggere

zucchero a velo

Preparare il ripieno (meglio il giorno prima): togliere la buccia alle castagne, metterle in padella, riscaldarle e togliere la pellicina. Lessarle e passarle nel tritaverdure. Aggiungere il rum e il caffè: la quantità è solo indicativa, la mamma dice che il ripieno va assaggiato e ci si regola di conseguenza … poi unire lo zucchero e il cioccolato fondente grattugiato. Si deve ottenere un composto denso che andrà riposto in frigo in modo che rassodi e i sapori possano amalgamarsi. Preparare l’impasto per la sfoglia: disporre la farina a fontana, al centro unire l’uovo e lo zucchero. Iniziare ad impastare aiutandosi con una forchetta iniziando ad incorporare la farina poi aggiungere il  vino bianco e l’olio poco alla volta per impastare. Lavorare a lungo la pasta senza però aggiungere altra farina: dovrà risultare liscia ed elastica. Far riposare il panetto in frigo avvolto nella pellicola per una mezz’oretta. Tirare la pasta con la macchinetta della pasta ottenendo una sfoglia sottile. Sistemare sulla sfoglia tanti piccoli mucchietti di ripieno come si fa con i ravioli, ripiegare la pasta in modo da chiuderli, premere bene intorno al ripieno per sigillarli e tagliarli con una rotella tagliapasta a forma rettangolare o a mezzaluna. Friggere in olio bollente a immersione: devono solo gonfiare e colorare appena: dovranno rimanere piuttosto chiari. Lasciarli scolare su carta paglia, trasferirli su un piatto da portata e spolverizzare con lo zucchero a velo.

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