Cari lettori, è arrivata l’ora di parlare di un altro dolce tradizionale del Carnevale: le Castagnole. Queste palline fritte vengono così chiamate proprio a causa della loro forma, molto simile a quella delle castagne. Questo dolce ha origine durante la fine del ‘600, infatti fonti storiche scritte fanno risalire questa ricetta a due cuochi: il Nascia e il Latini. Il primo prestava servizio presso la Casa dei Farnese, che governavano il ducato di Parma e Piacenza; il secondo lavorava per la Casa dei D’Angiò, che controllavano il Regno di Napoli e, per poco tempo, anche la Sicilia. Entrambi i cuochi hanno trascritto una ricetta molto simile sotto il nome di Struffoli romani, da cui quindi derivano le contemporanee Castagnole. Oggi questo dolce è molto diffuso in: Liguria, Lazio, Marche, Emilia Romagna e Veneto. La versione che vi propongo è quella classica delle Castagnole fritte, ma ne esiste anche la variante al forno:
Castagnole-senza-glutine

Ingredienti:
Per la pasta:
-2 uova
-100 g di zucchero
-1 bicchierino di rum
-100 g di burro
-300 g di farina
-3 cucchiai di lievito per dolci
Per la frittura:
-Olio di semi

Preparazione:
In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere anche: il burro fuso, il rum, la farina e il lievito. Dopo che gli ingredienti si sono amalgamati, lavorare l’impasto su una spianatoia. Formare con l’impasto delle strisce arrotolate e tagliare dei pezzetti grandi come castagne, arrotolarli con le mani e friggerli in abbondante olio caldo. Una volta dorati e gonfi asciugarli su carta assorbente e cospargerli con zucchero a velo. Se volete potete anche farcire le Castagnole con crema pasticcera o marmellata.