Come ottenere…Il meglio dal tarassaco

Come ottenere il meglio da tarassaco

Una pianta mille virtù

Apprezzata erba selvatica in ogni sua forma.

Del tarassaco non si butta via nulla.

Cominciamo dalla radice, che raccolta ed essiccata si utilizza come probiotico.

Il decotto per depurare il corpo, le foglie fresche in insalata, lesse, o consumate sotto forma di sformati, contorni e frittate…Come ingrediente protagonista di tisane diuretiche…E funziona benissimo, i francesi lo chiamano “piscialetto” proprio per questa sua caratteristica.

Vediamo dunque come ottenere il meglio dal tarassaco

Con i fiori ci possiamo fare delle gustosissime frittelle, possiamo metterle sulla sfoglia della pasta fresca o colorare le insalate primaverili.

Con i boccioli possiamo invece fare una salamoia e conservarli da usare al posto dei capperi, se invece li preferite conservare sott’aceto potete gustarli come sfizioso aperitivo. Con i fiori possiamo anche preparare il falso miele. Ma sapete che il tarassaco è un fiore amatissimo dalle api, e il miele e spettacolare. Anzi a proposito di miele vi consiglio di leggere Qui e anche questo articolo

La pianta del tarassaco è perenne e si può anche coltivare in vaso, togliendo man mano le foglioline esterne; si ha così un continuo raccolto. La sua radice lunga ha bisogno di un vaso profondo. Uniremo così l’utile al dilettevole.

Ha proprietà depurative, diuretiche e amaro-toniche. Senza tralasciare il suo effetto lassativo.

Quando raccogliete il tarassaco, se pensate di non utilizzare la radice tagliate la rosetta basale, nel giro di qualche settimana, ci saranno nuove foglie da raccogliere. Con la radice tostata si può anche preparare un succedaneo del caffè, come la radice della cicoria; amarissimo e stimolante delle funzioni epatiche anche usata in decotto.

Qualche curiosità sul tarassaco

I fiori del tarassaco si aprono al sorgere del sole, una leggenda racconta che sia nato dalla polvere sollevata dal carro di Elio il dio sole mentre faceva il giro intorno alla terra.

Alle piumette del pappo viene anche dato il dono di messaggere d’amore. Infatti soffiando verso la persona amata le stesse, arriveranno come messaggio amorevole trasportate dal vento.

Bagno per allontanare i cattivi pensieri.

Vecchia tradizione vuole che facendo un infuso di tarassaco, fiori di ginestra, fiori di camomilla e petali di girasole nel quantitativo di una tazza da te per ogni erba, in un litro e mezzo di acqua bollente, versandolo poi nella vasca da bagno, aiuti ad allontanare i cattivi pensieri, poiché rilassa la mente.

Il soffione si forma, quando il fiore giunge a maturazione. Gli acheni del soffione o pappo, sono molto leggeri, basta un alito di vento per disseminarli ovunque.

Si racconta che soffiando sugli stessi, simbolo di fanciullezza e speranza, si possa esprimere un desiderio…

Sapevate che un tempo gli gnomi e le fate erano liberi nella natura…Quando arrivammo noi intrusi umani…Furono costretti a nascondersi nei boschi; le fate che vestivano colori sgargianti si tramutarono in soffioni per non farsi trovare…Si racconta sia rimasta la dimora delle fate…Ecco perché soffiare su di essi evoca magia!

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