L’insalata della nonna non è una ricetta di famiglia ma una tipica insalata di origine siciliana, in particolare di Catania, dove viene chiamata proprio così.
Perfetta in estate da servire nei buffet all’aperto o da portare al mare.
Nelle più rinomate trattorie del centro storico è molto richiesta così come nelle “carnezzerie” del luogo per accompagnare le tipiche preparazioni a base di carne equina cotte alla brace.
Ingredienti semplici ma di qualità per un’insalata molto saporita, che rievoca appunto i sapori della cucina della nonna. Molto facile, veloce ed economica.
In origine, l’insalata della nonna veniva preparata con i gustosi pomodori della varietà costoluta o, ancora meglio, con la varietà cuore di bue (molto più gustosi e carnosi, pressoché senza semi e dal colore rosso vivo).
Oggi, in un’epoca in cui solo in pochi si occupano del proprio orticello, per preparare l’insalata della nonna si utilizza spesso il dolcissimo pomodoro ciliegino di Pachino o altra varietà da insalata.
Ad impreziosire l’insalata della nonna c’è la dolcissima cipolla rossa di Tropea IGP, ma il tocco magistrale alla preparazione viene dato dalla sapidità della ricotta di pecora salata siciliana, che viene messa in abbondanza (o secondo i propri gusti), conferendo all’insalata anche una sorta di cremosità.
Se vi piacciono le insalate semplici e fresche, come quelle che preparavano le nostre nonne con i sapori genuini dell’orto, provate anche l’INSALATA RUSTICA.
Preparate l’insalata delle nonna per accompagnare secondi di carne, ad esempio i SICILIANELLI, o di pesce, come il PESCE SPADA IN CROSTA DI PANE E PISTACCHIO. Per una preparazione ben fatta completate con del pane casareccio per l’irresistibile scarpetta.
P.S.: In questa ricetta ho voluto ricordare la memoria della mia nonnina paterna inserendo nella foto di copertina la sua cucchiarella di legno.
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaSenza cottura
- CucinaItaliana
- Energia 111,98 (Kcal)
- Carboidrati 16,31 (g) di cui Zuccheri 4,07 (g)
- Proteine 1,98 (g)
- Grassi 4,68 (g) di cui saturi 0,55 (g)di cui insaturi 0,01 (g)
- Fibre 2,39 (g)
- Sodio 70,44 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
INGREDIENTI
- 4pomodori cuore di bue
- 2cipolle rosse di Tropea (di medie dimensioni)
- 4 cucchiaiolio extravergine d’oliva
- 4 pizzichisale
- q.b.ricotta salata (siciliana)
- q.b.pepe nero
- 8 fogliebasilico
STRUMENTI
- Tagliere
- Coltello affilato oppure una mandolina
- Insalatiera
PROCEDIMENTO
Tagliate le due estremità delle cipolle ed eliminate la buccia.
Lavate delicatamente le foglie del basilico sotto l’acqua corrente ed asciugatele.
Con un coltello molto affilato o, se preferite con una mandolina, affettate i pomodori in modo sottile, ma non troppo.
Scartate la parte dove sta attaccato il picciolo e la parte centrale più dura.
Affettate anche la cipolla a rondelle sottili e trasferite il tutto in una insalatiera insieme al pomodoro affettato.
Condite l’insalata della nonna con sale, olio extravergine d’oliva e pepe macinato al momento.
Aggiungete le foglie di basilico fresco spezzettandole con le mani e mescolate con cura.
Infine, date una generosa grattugiata di ricotta salata e servite.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI
Poiché la ricotta salata, a seconda della stagionatura, può essere più o meno sapida vi consiglio di assaggiarla prima di aggiungere il sale nell’insalata, eventualmente potete metterlo alla fine.
Per dare ulteriore profumo alla preparazione unite dell’origano secco e, se vi piace, anche dell’aceto.
Se non amate il pepe nero sostituitelo con del peperoncino.
Per una presentazione più accurata assemblate l’insalata direttamente nei piatti individuali.
Per evitare che il basilico si ossidi, diventando nero, per spezzettarlo non utilizzate coltello o forbici.
CURIOSITA’
Sapevate che il pomodoro è originario dell’America latina, probabilmente del Perù?
Esso fu introdotto in Europa nel XVI secolo grazie al conquistatore Hernàn Cortés.
In Italia iniziò ad essere coltivato nel secolo successivo, diffondendosi con successo. Infatti, ancora oggi, è tra gli ortaggi più coltivati (al secondo posto dopo la patata).
Il termine pomodoro venne attribuito dal botanico italiano che per primo lo documentò tra gli ortaggi definendolo “mala aurea”, successivamente tradotto “pomo d’oro” (per il caratteristico colore giallo oro prima della completa maturazione).
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