Olio di IPERICO – oleolito fatto in casa

Olio di iperico in vasetti con tappo ermetico

L’Oleolito di Iperico comunemente chiamato olio rosso (o l’ugghiu ciuriddu, sciuriddu) è una soluzione oleosa curativa, un popolare unguento della tradizione. Si può comprare in erboristeria o in farmacia, farlo in casa è molto facile, sotto la ricetta della nonna Benedetta.

La pianta perenne di Iperico (Hypericum perforatum) o erba di San Giovanni può raggiungere il metro di altezza. Si trova facilmente ai margini della strada, sui prati incolti e al limitare dei campi coltivati.

L’usanza vuole che la raccolta di questi piccoli fiori di un giallo intenso venga effettuata durante il Solstizio d’Estate (oscilla tra il 20 e il 22 giugno) a mezzogiorno, oppure nel giorno di San Giovanni (24 Giugno) ma in realtà questi fiorellini si possono cogliere in qualsiasi momento se sono ben aperti. Sarebbe meglio raccoglierli lontani da strade o da altre fonti d’inquinamento. Il momento migliore per la raccolta di questa erba spontanea è in luna crescente o piena, al mattino quando la rugiada è evaporata e il sole non brucia ancora, quindi prima di mezzogiorno. Questo per poter beneficiare di tutto il loro potere energetico e curativo.

STAGIONE di fioritura dell’ #iperico: da aprile a settembre.
La tradizione consiglia la raccolta nei giorni intorno al solstizio d’estate.

Oleolito - olio di iperico
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo30 Giorni
  • Porzioni25 g di olio di Iperico

RACCOLTA dei fiori di IPERICO

Raccogliere i fiori di Iperico in una giornata di sole, dai rami verdi e sani.
foglia Iperico con forellini per oleolito - ORTAGGI che passione
Le foglie della pianta sono ovali e in controluce sembrano tutte perforate da forellini.
I fiori sono gialli con 5 petali che, se stropicciati, colorano le dita di rosso.

fiori di Iperico

Oleolito – olio di iperico fatto in casa

  • 7 gfiori di Iperico* (freschi o secchi)
  • q.b.olio** (quello che serve per coprire i fiori – io circa 25 g)
*Per la ricetta antica, non si utilizzano solo i fiori ma anche un 50% della parte verde della pianta.

**Quale olio utilizzare per preparare l’Oleolito di Iperico?
Consiglio di utilizzare un olio vegetale estratto a freddo bio di cui si conosca la provenienza, va bene quello extra vergine di oliva, quello di riso, quello di girasole (meno grasso), di lino, di vinaccioli o anche mescolati assieme. Meglio evitare quello di mandorle che irrancidisce facilmente e velocemente.

Strumenti

  • Barattolo di vetro con coperchio
  • Colino o Imbuto
  • Garza di cotone o filtro del caffè
  • Cucchiaio o schiacciapatate
  • Bottiglia di vetro scuro

Oleolito di Iperico

  1. Oleolito di Iperico fatto in casa

    Prima di tutto raccogliere i fiori.

    Non lavarli, tuttalpiù lasciarli all’aria su un vassoio per fare in modo che gli insetti presenti se ne volino via. Utilizzare i fiori entro poche ore dalla raccolta.

    Porre le sommità fresche in un vasetto di misura senza pressare troppo, aggiungere l’olio fino a che siano tutte coperte.

    Tenere svitato il tappo per 7 – 10 giorni, per permettere all’umidità dei fiori di evaporare, oppure coprire con una retina fermata da un elastico.

    Trascorso il tempo si può chiudere il vaso ermeticamente.

    Lasciare in macerazione per 30 – 40 giorni, scuotere ogni tanto, meglio se giornalmente. Esporre il contenitore di vetro al sole per velocizzare il processo d’estrazione dei suoi principi attivi (l’Iperforina deve evaporare, mentre l’Ipericina rende l’olio rosso).

    Si dice che l’olio in preparazione non dovrebbe essere esposto alla luna, quindi andrebbe lasciato al sole di giorno e ritirato in casa la notte.

    L’olio di Iperico è pronto quando ha un bel color rosso intenso, solitamente basta un mese.

    Filtrare con un colino (o imbuto) e una garza di cotone. Premere bene i fiori con un cucchiaio o dentro allo schiacciapatate per recuperare tutto l’Oleolito.

    Versarlo in una bottiglietta di vetro scuro per proteggerlo dal sole e conservarlo al buio nell’armadietto dei medicinali.

Meglio utilizzare fiori freschi o essiccati?

C’è chi dice che sia meglio utilizzare i fiori freschi e chi quelli secchi.

FIORI FRESCHI: meglio non tappare ermeticamente subito l’olio con immerse le sommità fresche, ma lasciarlo per almeno una settimana con il tappo solo appoggiato o con sopra una garza di cotone fissata con un elastico, per evitare gran parte dei rischi ed effetti collaterali.

FIORI SECCHI: non contengono più parti acquose e permettono di tappare ermeticamente ed immediatamente il vaso esposto al sole.

UTILIZZO TOPICO dell’olio rosso

L’oleolito dopo l’esposizione al sole non è piu compatibile per l’uso alimentare. Inoltre le molecole presenti al suo interno, date dalla pianta officinale dell’iperico, sono molto concentrate e possono essere pericolose per la salute.

Utilizzare lontano dagli occhi e dalla bocca.

Diverse fonti gli attribuiscono queste proprietà fitoterapiche:

– prevenire e alleviare i disturbi della pelle: eritemi, couperose, psoriasi e qualsiasi altro problema di arrossamento e screpolatura (emolliente per le piaghe da decubito, pelle arrossata da pannolino, mani screpolate, escoriazioni da raffreddore, smagliature, astrigente contro l’acne, foruncoli, infezioni e infiammazioni vaginali, ulcerazioni del glande maschile)

– favorisce una rapida cicatrizzazione su piccoli graffi o ferite o quando la crosta è già formata

– lenitivo sulle punture di insetti, sull’herbes labiale

– ottimo come olio da massaggio rilassante, contro i dolori alla schiena, nevralgici e articolari, i gonfiori, le contusioni, le distorsioni, la gotta e i reumatismi

– antinfiammatorio ed antiedemigeno su gambe stanche ed affaticate. Se si massaggiano i piedi con oleolito di Iperico la sera prima di coricarsi si dorme meglio

– idratante per la pancia delle gravide

– stimola la rigenerazione cellulare, per cui è un ottimo antirughe e anti-età

– lenitivo per la secchezza della pelle del viso, delle mani e del corpo

– applicato localmente attenua le emorroidi

Controindicazioni

E’ fotosensibilizzante, non va mai usato prima di esporsi al sole o ai raggi UV, poiché si può irritare la pelle e possono comparire delle macchie. Quindi meglio evitare di esporsi al sole dopo averlo applicato.

Interferisce con alcuni farmaci, meglio consultare il proprio medico.

L’uso richiede la stessa attenzione che si ha con un farmaco.

Come CONSERVARE l’olio di Iperico

Conservare per un anno o più (dopo 12 mesi perde parte delle sue proprietà) in una bottiglietta di vetro scuro, al buio in un luogo fresco e asciutto. Etichettare per nominare e datare.

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Pubblicato da Sara Grissino

Cuoca green, seguo la stagionalità degli alimenti nella preparazione dei miei piatti. Amo conoscere, sperimentare in cucina i prodotti della campagna e non solo. Solare, mi piace stare in mezzo alla gente, condividere emozioni ed imparare.

8 Risposte a “Olio di IPERICO – oleolito fatto in casa”

  1. Ciao! Bell’articolo! io vorrei fare l’oleolito di Iperico per consumarlo ad uso interno, non ho capito bene qual’è il procedimento corretto. Hai scritto che “L’oleolito dopo l’esposizione al sole non è piu compatibile per l’uso alimentare”, come devo fare allora? Grazie!

    1. Grazie Fabrizio per il complimento. Mi dispiace ma non riesco a rispondere alla tua domanda: io lo uso solo esternamente. Ho letto che ad uso interno non è adatto a tutti e potrebbe interferire con altri farmaci, ti consiglio di rivolgerti ad un medico o erborista per il tuo dubbio.

  2. ma posso fare l olio di iperico con il sistema a caldo? io ci ho provato ma non è diventato rosso.
    ps l ho lasciato a bagno maria a fuoco basso basso per 3 ore.

  3. Ciao Simone, io non ho mai fatto l’olio di iperico a caldo poiché non mi convince la procedura. Non posso che consigliarti di riprovare a farlo come indicato nell’articolo.

  4. Tante imprecisioni.
    Al fine di ottenere un preparato efficace e bilanciato il periodo di raccolta è il giorno del solstizio d’estate, inoltre non selezionate solo i fiori ma macerate insieme anche parte verde per un 50%.

  5. Ciao Sara,
    io mi attengo alla preparazione indicata dalla ricetta antica, questa ha qualche migliaio di anni ed è la stessa in ogni parte del nostro pianeta.
    1) il raccolto non va da aprile a settembre come erroneamente indicato, va fatto il 23 giugno (in Italia) in generale nei giorni vicini al solstizio di estate.
    2) non vanno usati solo i fiori ma anche la parte verde (50%)
    3) molto importante davvero è nella fase di macerazione mescolare giornalmente.
    4) non c’è un rapporto di quantità, basta colmare con l’olio il preparato.

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