Da piccola odiavo gli spinaci. O meglio odiavo la carne, il pesce e tutte le verdure. Amavo solo dolci, gelati e caramelle. Le verdure, però, non potevano essere eliminate dalla dieta e quindi, mia madre, mi “costringeva” a mangiare queste polpette. Le preparava con la ricotta, bolliva gli spinaci per renderli più digeribili, e poi cercava di farle almeno assaggiare ad una bambina capricciosa e inappetente.
Oggi, anche se è quasi incredibile, le amo molto, forse perché le ho rivisitate.
Il provolone piccante ha preso il posto della ricotta, gli spinaci li cucino in padella con un filo di olio extravergine di oliva, un monocultivar di Itrana, adatto a questa preparazione per il suo sapore di pomodoro e mandorla. Aggiungo un soffio di noce moscata e poi friggo, sempre in olio extravergine, perché, come si dice a Roma: “fritta è buona anche una ciabatta”.
Ingredienti
- 400 gspinaci
- 120 gprovolone piccante
- 30 gparmigiano Reggiano DOP 12 mesi
- 2uova
- q.b.noce moscata
- 2 cucchiailatte
- 4 cucchiaifarina
- 5 cucchiaipane grattugiato
- 2 cucchiaiOlio extravergine di oliva monocultivar Itrana
- 1 spicchioaglio
- sale
- pepe
- 100 mlOlio extravergine di oliva Nocellara del Belice
Preparazione
Mondate, lavate e scolate gli spinaci. In una padella mettete l’olio di monocultivar Itrana e lo spicchio d’aglio schiacciato. Portate sul fuoco, quando l’olio sarà caldo eliminate l’aglio e unite gli spinaci, portandoli a cottura.
Fateli raffreddare. Nel frullatore mettete g 120 di spinaci, il provolone, il Parmigiano Reggiano, la noce moscata, 3 cucchiai di pane grattugiato e l’uovo leggermente sbattuto. Frullate il tutto e poi trasferite il composto ottenuto in una zuppiera. Regolate di sale e di pepe.
Con le mani leggermente bagnate formate delle polpettine di 40 g ciascuna. Passatele nella farina, nell’ uovo sbattuto con il latte e infine nel pane grattugiato.
Friggetele nell’olio caldo e servitele ancora bollenti.
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