Sorbete de naranja (sorbetto di arancia)

Il sorbete de naranja, cioè sorbetto di arancia, è la ricetta che Lucia di unapennaspuntata.com mi ha proposto per la nostra collaborazione di giugno.
Chi mi segue sui social (ma ne ho parlato anche nell’ultima newsletter) saprà che un mese fa il marito ed io siamo stati a Parigi. E’ stato un viaggio fortemente voluto dal consorte: io ci ero già stata quando avevo tredici anni, con mia madre e mio fratello, ed è l’ultimo posto in cui pensavo di tornare. Infatti, sarei andata volentieri da un’altra parte. Ad esempio, uno dei Paesi che mi piacerebbe visitare è la Spagna. E’ vero che io soffro molto il caldo e che in estate immagino che da quelle parti non faccia proprio fresco ma niente paura: gli spagnoli, già nel Medioevo, sapevano come rinfrescarsi, almeno a tavola!
Il sorbete de naranja è una ricetta antica, di origine araba, che ancora oggi viene preparata nel monastero cistercense di Santa Maria de Huerta, che dicono sia uno dei più belli della Spagna. Ovviamente, a quei tempi non esistevano né le gelatiere né i congelatori. Oggi possiamo utilizzare il freezer ma bisogna comunque usare la pazienza antica per ottenere la giusta consistenza.
Si tratta di una ricetta che Matilde Maruri Alicante, autrice del libro “Il cucchiaio dell’abate. Pellegrinaggio gastronomico per conventi e monasteri”, si è fatta dare dal cuoco di questo monastero.
Il monastero cistercense di Santa Maria de Huerta, che venne dichiarato “Bien de Interés Cultural” nel 1882, si trova nel piccolo comune omonimo, in provincia di Soria, situato nella comunità autonoma di Castiglia e León. Il monastero fu fondato da Alfonso VII di Castiglia, che posò la prima pietra della costruzione nel 1179.
La struttura dell’edificio segue gli influssi dell’architettura benedettina, adottata dall’Ordine Cistercense, per cui il chiostro è addossato alla chiesa e intorno ad esso si distribuiscono gli spazi monastici, tra cui anche gli orti, i depositi di cereali, le cantine, i magazzini e i campi di lavoro. Il refettorio, in stile gotico francese, è un grande ambiente risalente al 1215, accanto al quale si trova l’antica cucina.
La comunità del monastero è formata dai monaci cistercensi del ramo che nel 1892 costituì l’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza (OCSO). Seguono la regola di San Benedetto vivendo il carisma di “ora et labora”. Le origini di questa comunità risalgono al 1150 circa. Hanno anche una foresteria per i laici che vogliono vivere per qualche giorno la vita monastica.
QUI Lucia ci parla dei sorbetti e di cosa si mangiava in estate per rinfrescarsi.

Provate anche il gelato senza gelatiera.