Lo sfincione di S. Vito

Conosco lo sfincione classico da sempre (essendo palermitana), ma questo che voglio condividere con tutti voi ha una particolarità nell’impasto… Oltre alla farina, infatti, è presente la ricotta, che come vedrete dalla spiegazione, è l’unico elemento umido dell’impasto…(insieme a un po’ di latte).

Il titolo della ricetta si riferisce a una località balneare in prov. di Trapani, S. Vito Lo Capo, dove, l’amica che mi a passato la ricetta, ha scoperto questo tipo d’impasto e il modo di preparare il condimento, che differiscono assolutamente dalle modalità di preparazione dello sfincione palermitano, ma che conferiscono a questo piatto le medesime caratteristiche… un profumo e un gusto inconfondibili!

Da non sottovalutare la velocità di realizzazione rispetto all’originale (più in là vi darò la ricetta), che richiede tempi di cottura più lunghi per il condimento.

Ingredienti per una teglia media

Per l’impasto

300 g di farina di rimacinato

300 g di ricotta

1/2 bicchiere di latte

1 bustina di lievito di birra secco

1/2 cucchiaio di sale

2 cucchiaini di zucchero

Per il condimento

4 cipolle medie

3/4 cucchiai di concentrato di pomodoro

30 g circa di acciughe sott’olio

olio evo

sale q.b.

un pizzico d’origano (se piace)

caciocavallo a pezzetti

caciocavallo grattugiato q.b.

2/3 cucchiai di pangrattato

Preparate il condimento

Affettate sottilmente le cipolle o tritarle (come ho fatto io) al tritatutto, e porle in una casseruola con acqua sufficiente a coprirle appena. Fatele cuocere fino a che l’acqua non si assorbe completamente.

A questo punto aggiungete olio abbondante e continuate la cottura per qualche minuto. Aggiungete le acciughe per farle sciogliere e il concentrato di pomodoro. Aggiustate di sale, unite un cucchiaio di zucchero e aggiungete acqua q.b. continuando la cottura per 20 minuti circa. La salsa dovrà risultare densa.

Preparare l’impasto

Sciogliete il lievito e lo zucchero nel latte tiepido. Versate la farina in una ciotola e aggiungete la ricotta impastando leggermente.

Fare la fontana ed aggiungete il lievito. Sistemate il sale esternamente alla fontana. Impastate a lungo. Fate una palla e mettete a lievitare per un’ora.

Riprendete l’impasto, impastate ancora e mettete nuovamente a lievitare. Ripetere quest’operazione almeno un’altra volta.

Quando l’impasto risulterà raddoppiato di volume stendetelo nella teglia e accendete il forno a 200°, nel frattempo avverrà un’ulteriore lievitazione nella teglia.

“Infilzate” i pezzetti di caciocavallo nell’impasto e cospargete con altro formaggio grattugiato.

Versate la salsa preparata in precedenza distribuendola sull’impasto. Cospargete con un po’ d’origano.

Cospargete lo sfincione col pangrattato, potete anche far tostare per qualche minuto il pangrattato in una padella, e infornare a 200° per 20 minuti circa.

Si otterrà una consistenza davvero… “sfinciosa”!

Infine se tagliate lo sfincione a quadrotti di cinque cm di lato, otterrete una sfiziosa versione finger food per i vostri buffet… perchè non relalizzarlo per le giocate natalizie che allieteranno le imminenti serate delle vacanze di Natale? 😉

7 Risposte a “Lo sfincione di S. Vito”

  1. Ciao, anch’io palermitana, non conoscevo questo tipo di impasto….da provare sicuramente…complimenti per il blog…da oggi ti seguirò anch’io.

  2. sembra davvero molto saporito, non è nella nostra cultura per cui ne ho solo sentito parlare!

  3. @Caterina
    E’ da provare, credimi!

    @Letizia
    Prova, è una versione riuscitissima! Grazie dei complimenti, felice di conoscerti, torna a trovarmi! Premio prelevato!!!;)

    @Barbara
    Grazie, devi assaggiarlo! 😉

    @Vicky
    Almeno una volta devi provare 😉

    @Tina
    Allora aspetto la tua versione! Ciao 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *