Pasta con le sarde! Un mito! Avete presente il commissario Montalbano mentre la assapora in assoluto religiosissimo silenzio? 🙂
Il periodo è proprio questo… sardine dal mare e finocchietti dalla montagna!
Considerato che si tratta di una ricetta molto antica, non mi spiego come questi due ingredienti abbiano potuto incontrarsi e “sposarsi” in un connubio di profumi e sapori che non ha eguali… Mi piace pensare che un giorno lontano il pescatore e il “montanaro” si siano incontrati col frutto delle loro raccolte (in Sicilia mare e montagna sono spesso contigui!) e abbiano pensato di cedere parte della propria ricchezza all’altro, e infine arrivati a casa abbiano dato vita a questa pietanza prelibata! Tra l’altro realizzando due ricette diverse tra loro , visto che conosco almeno tre modi di realizzare la pasta con le sarde! 🙂
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Ecco invece cosa riporta un libro sulla storia della cucina siciliana:
Sì, proprio così! Perché è vero che le sarde in quanto pesce economico popolavano la tavola del popolo ma è pur vero che i metodi di conservazione passati non fossero molto efficaci, capitava quindi che le sarde puzzassero un po’… per nascondere il cattivo odore qualcuno abbinò alla pasta con le sarde il finocchietto selvatico che, con il suo sapore intenso, ne camuffò il cattivo odore”
1 kg di sarde (non devono essere grandi)
un mazzo di finocchietti di montagna
1 cipolla grande
6 acciughe sott’olio
1 cucchiaio di passolina (uvetta sultanina)
2 bustine di zafferano
1 cucchiaio di pinoli
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d’oliva
pangrattato
sale e pepe
formato di pasta: bucatini, bucati, o maccherroncini
Pulite i finocchietti e tagliateli a pezzi. Lessateli in abbondante acqua salata, nella quale poi cuocerete la pasta, quindi non buttatela via!
Nel frattempo pulite le sarde, diliscatele, togliendo anche testa e pinna dorsale, facendo ben attenzione ad eliminare tutte le spine, questa operazione risulterà facilissima se le sarde saranno piccole (max. 10–12 cm).
Scolate i finocchietti cotti e sminuzzateli finemente, oppure frullateli velocemente al mixer.
Tritate la cipolla e soffriggetela in abbondante olio d’oliva utilizzando una padella saltapasta, o comunque capiente. Unite le acciughe e muovendole con un cucchiaio di legno fatele sciogliere. Aggiungete l’uvetta, i pinoli, un mestolino di acqua di cottura dei finocchietti e lo zafferano.
Aggiungete i finocchietti e fate insaporire il tutto, salate, pepate e fate cuocere ancora un po’ eventualmente aggiungendo un po’ di acqua dei finocchietti. Fate cuocere a fiamma bassa per qualche minuto. fino a quando la cipolla risulterà ben cotta.
A questo punto unite le sarde pulite intere e mescolate. Aggiungete anche il vino e lasciate evaporare. Fate cuocere ancora per circa 5 minuti lasciando restringere il sugo con le sarde, e alla fine se necessario unite un po’ d’olio.
Cuocete la pasta, spezzata a metà, nell’acqua di cottura dei finocchietti e conditela col sugo preparato. Preparate un po’ di pangrattato abbrustolito, ‘a muddica atturrata, in questo modo: in un padellino versate un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, qualche cucchiaiata di pangrattato, sale e un pizzico di zucchero, accendete il fuoco e rimestate di continuo fino a quando il tutto assumerà un bel colore ambrato.
A piacere ognuno potrà spolverizzare il suo piatto di pasta con il pangrattato abbrustolito, che vi assicuro conferisce alla ricetta un tocco davvero particolare e gustoso.
Ricordate che la pasta con le sarde va mangiata tiepida oppure completamente fredda! Fidatevi! 😉
che spettacolo …….o mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa……
le ho mangiate una volta preparate da un collega siciliano….buonissimo piatto…brava
Che spettacolo di primo stellina che ci hai postato!! E che bella presentazione, molto suggestiva, sei riuscita a farmi immaginare la storia dell’incontro!! Bravissima tesoro!! Un abbraccio e buona domenica!!
Ci credi che, anche se sei tra i blog che seguo, ho notato solo ora che anche tu sei palermitana? Ma quante siamo XD??
Comunque con questa pasta con le sarde DIVINA mi hai fatto venire una nostalgia di casa allucinante…meno male che giugno si avvicina XD!!
A presto 😉
@Liana
ahahahaa… riprenditi su!!!;)
@gormito
Adesso ti tocca provare a prepararla, allora! 🙂
@Maria Luisa
Ma grazie! Buona domenica anche a te, carissima! 😉
@Giuliana
E ci credo si…. è capitato anche a me! Ci siamo un sacco di fgoodbloggers palermitane! Sarà che la nostra cucina è immensa!!!! Alla prossima! 😀
che spettacolo!!!!
e’ sempre piacere girare le pagine del tuo blog
Grazie Anto, fa piacere sentirsi dire queste cose! 😀
Lori, sei sempre bravissima,mmmmmmmmmmmmmm
Palermo style…..pasta con le sarde!!
Brava tesoro, mizzica….che bona!! 🙂
Complimenti Lori..la prossima volta chiama peró, eh?
Baci baci
Sarabella
Delizia!!! Adoro ogni singolo ingrediente e tutto l’insieme è fantastico!:)
ottima davvero!!! la provo sicuro!
@Michela
Grazie, provala e mi dirai! 🙂
@max
Fammi sapere allora! Torna a trovarmi, baci! 🙂
Ma non puoi farmi questo ^_^
All’ora quasi di pranzo io su questo piatto potrei avere un mancamento!!
E’ perfetto per il mio contest, se vuoi puoi completare con banner e sì… ti inserisco molto volentieri
Tì ^_*
Grazie, benner già inserito! ^_^
buonissima l’unica cosa che non farei è spezzare gli spaghetti è un delitto …per tutti cuochi
Salve, una piccola informazione, in alcune ricette della pasta con le sarde queste vengono fritte, vorrei sapere visto che nella sua ricetta non è menzionata la frittura quali sono le differenze e come devono essere fritte.
Grazie
Come dice il titolo questa è quella palermitana 🙂 Conosco anch’io quella con le sarde fritte, che tra l’altro poi andrebbe messa in forno (pasta con sugo di finocchietti e salsa di pomodoro e sarde fritte a strati), in questa versione invece le sarde vanno aggiunte crude al sugo di finocchietti, e cucinando rilasciano in loro sapore. E’ un’altra ricetta!
Ciao e grazie della visita! 🙂
Veramente bello e sicuramente buono…
noooooooooo la pasta spezzata noooooooooooooooo
Ciao, nella ricetta che ho io lo zafferano va nell’acqua della pasta. Tu cosa mi consigli? Volevo ripassarla al forno per presentarla al meglio con i filetti aperti sopra ma se dici che é meglio tiepida… Evito. Grazie io l’ho mangiata giusto a Trapani l’anno scorso e mi sono portata anche il pesto di finocchietto selvatico… Fantastica! Peccato non avere l’uvetta di Corinto, sono cose che non si trovano al nord in provincia. O no? Ciao e grazie!
Amo il cibo siciliano e questo piatto è il mio preferito, ho fatto questa ricetta come da lei indicato, solo posso dire….SQUISITA.