Campanaro siciliano un biscotto il dolce principale per la ricorrenza è la cassata siciliana; ma un’altra preparazione è largamente diffusa in tutta la regione, con varianti anche significative nella forma finale (colombe, cestini, cuori,Campanaro siciliano e il biscotto pasquale.
Campanaro siciliano
INGREDIENTI
kg 1 farina di grano duro
gr. 300 strutto
gr. 300 zucchero
n.1 bustina di vaniglia.
n.1 bustina di ammoniaca
latte quando basta per impastare.
Per la glassa
2 albumi
g r 200 di zucchero a velo.
Procedimento
Mettere in una ciotola la farina di grano duro,aggiungere lo strutto,lo zucchero, l’ammoniaca, impastare con il latte a poco la volta,fare diventare un composto omogeneo,quando l’impasto e pronto, farlo riposare per circa un ora .
Ripassare la pasta a mano,e poi formare una ciambella posandola sulla placca unta di strutto,mettere al centro una scodellina,e cantonarla con una striscia di carta bianca ,in modo che il campanaro resti in forma,affondare in esso l uovo,,uova freschissimi,con il (guscio) poi mettere la placca in forno caldo,a 180 facendo cuocere per cira 45 minuti
Per la glassa portare in ebollizione tutti gli ingredienti e mettere sul biscotto prima che si raffreddi mettere sopra le confettine colorate.(vedere foto )
Questi sono dolci particolari che si tramandano in generazione a generazione e cosi si continua. Sono dei biscotti fatti artigianalmente: la sicilia se li andiamo a cercare ci sono i forni che li fanno nel periodo come tradizione,di pasqua ogni festività c’e un suo dolce.
Ti invito a diventare fan della mia paginafacebook
In Sicilia, dove la religione cattolica ha permeato per lunghi secoli ogni aspetto della vita dei cittadini, la Pasqua è una ricorrenza molto sentita che ha generato, nelle diverse zone dell’isola, tradizioni culinarie molto variegate, il dolce principale per la ricorrenza è la cassata siciliana; ma un’altra preparazione è largamente diffusa in tutta la regione, con varianti anche significative nella forma finale (colombe, cestini, cuori, ciambelle,ecc.), ma con nomi diversi da zona a zona: “pupu cull’ovu” a Palermo,“panaredda” a Siracusa,“aceddu cull’ova”, “ciciliu” a Lentini, “campanaro” nella Valle del Belice, “palummedda” nella zona di Ragusa e via discorrendo.