Gnocco Fritto con Tagliere di Salumi e Formaggi da Servire con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo

Lo Gnocco Fritto con Tagliere di Salumi e Formaggi, da accompagnare con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo, è una proposta ricca e gustosa per un aperitivo sfizioso o un’apericena semplice e genuina. Perfetto per i pranzi con amici e parenti o per le tavolate festive del Natale, questo piatto della tradizione offre un’esplosione di sapori. Composto da una selezione di salumi, formaggi, sottoli, sottaceti e verdure fresche, è un’alternativa apparentemente semplice che conquista tutti. Ogni ospite può scegliere ciò che più gli piace, accompagnando il tutto con un calice di vino pregiato come il Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo.

Il protagonista di questo tagliere è lo gnocco fritto, una specialità gastronomica che ha fatto la storia della cucina italiana, apprezzata in tutto il mondo. Tipica delle province di Modena e Reggio Emilia, questa prelibatezza cambia nome a seconda delle zone: a Bologna è chiamata “crescentina”, a Parma “torta fritta”, a Ferrara “pinzino” e a Mantova “pinsìn”. La ricetta si prepara anche in Liguria e Toscana, seppure con piccole varianti, come la cottura in strutto in Emilia Romagna, rispetto all’olio d’oliva preferito in Liguria e Toscana. Inoltre, in alcune varianti si aggiunge acqua frizzante, che regala allo gnocco una superficie ricca di bollicine, mentre in altre si utilizza lievito di birra, per ottenere bolle più grandi.

Lo gnocco fritto modenese si prepara con farina, acqua frizzante, strutto e sale, e viene fritto nello strutto, senza lievito. A Bologna, invece, è noto come “crescentina bolognese”, caratterizzato da una forma quadrata e l’aggiunta di lievito nell’impasto. Va però precisato che, a Modena, se si chiede una crescentina, ci verrà servita una “tigella emiliana”. La “torta fritta” di Parma è tradizionalmente accompagnata da un salume tipico della zona: la Spalla Cotta di San Secondo, conosciuta anche come “spala cota e crùda”. Questo pregiato salume, cotto a vapore con vino e aromi, è famoso per essere stato il preferito dal maestro Giuseppe Verdi, che lo regalava ai suoi amici più cari.

A Ferrara, il “pinzino ferrarese” si distingue per l’impasto, che viene bucherellato con una forchetta prima della frittura, e per la forma, circolare e molto sottile, a differenza di quella più spessa di Modena e Bologna.

Una ricetta simile allo gnocco fritto italiano è presente anche in Sud America, dove prende il nome di “torta frita”. Questa tradizione risale ai tempi in cui i contadini cucinavano il pane nei forni all’aperto, ma quando il maltempo impediva l’uso dei forni, la pasta lievitata veniva fritta nel grasso di manzo, tipico delle cucine locali grazie alla presenza di numerosi allevamenti di bovini. Questa usanza è stata tramandata di generazione in generazione e, a differenza della tradizione italiana, la “torta frita” sudamericana viene servita in versione dolce, accompagnata dalla crema Dulce de Leche e generosamente cosparsa di zucchero a velo.

L’impasto base dello gnocco fritto è preparato con pasta di pane, quindi farina bianca, lievito, acqua e strutto. Dopo la lievitazione, viene fritto, come abbiamo visto, in olio d’oliva extravergine o nello strutto. Il risultato sono piccoli bocconcini dorati, dalla forma di rombi, rettangoli o anche cerchi di circa 25 centimetri di diametro. Morbidi, leggeri, soffiati, con una superficie che può presentare più o meno bollicine. Un piatto che incarna alla perfezione lo street food, solitamente servito con salumi, formaggi o verdure. Ottimo anche da gustare da solo in sostituzione del pane, può essere servito a colazione con crema alle nocciole e cioccolato, marmellata, o spolverizzato di zucchero a velo per un brunch della domenica, come spuntino o per un aperitivo.

In Emilia Romagna, lo gnocco fritto viene tradizionalmente accompagnato con salumi tipici della regione, come la Mortadella IGP, il Prosciutto Crudo di Parma DOP, il Prosciutto Cotto di Modena, la Coppa Piacentina, il Culatello di Zibello DOP. Per i formaggi, non può mancare il re dei caseari, il Parmigiano Reggiano DOP, insieme a formaggi morbidi tipici come lo Squacquerone di Romagna DOP, la Crescenza, il Gorgonzola, il Taleggio o la Ricotta.

La storia di questo piatto affonda le radici in un’epoca anteriore alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, risalendo al periodo dell’arrivo dei Longobardi nel 568 d.C. Furono proprio loro a introdurre lo strutto nella preparazione dello gnocco fritto. Lo strutto, infatti, era un condimento comune tra le popolazioni germaniche, che lo ricavavano dalla carne degli animali e lo utilizzavano per preparare il pane. Questa tradizione venne poi adottata dal popolo emiliano, in particolare dalle famiglie contadine, che basavano la loro alimentazione su pane e prodotti semplici della terra.

La ricetta che vi propongo oggi per preparare lo gnocco fritto è molto semplice. L’impasto prevede l’aggiunta di lievito e strutto, e lo friggeremo proprio nello strutto. Per accompagnarlo, vi suggerisco salumi come la mortadella, il prosciutto crudo, la coppa, la robiola e la crescenza.

Prima di passare alla ricetta, però, vorrei fare una breve panoramica su ciò che rappresenta per noi italiani l’antipasto: un’arte che affonda le radici nella nostra lunga storia gastronomica.

L’usanza di preparare antipasti semplici, gustosi e veloci da consumare prima del pasto, in occasione di feste o pranzi conviviali, è una tradizione a cui noi italiani non sappiamo rinunciare. Questa tradizione non è una moda passeggera o l’idea di qualche chef, ma fa parte della nostra storia culinaria, risalendo addirittura ai tempi dell’antica Grecia.

La parola “antipasto” ha origini romane, derivando da “antepastum”, che significa “prima del pranzo”, e indicava una serie di piccole portate, generalmente costituite da cruditè di verdure, accompagnate da frutta caramellata, miele e salse di vario tipo. Si trattava di un’abitudine delle famiglie nobili, che servivano questi piatti per abituare lo stomaco alle ricche portate suntuose che seguivano, come cinghiali al forno ripieni, lepri, uova di pavone, crostacei, maialini e, per concludere, dolci e frutta.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’usanza dell’antipasto scomparve, per poi rinascere nel ‘500 e giungere ai giorni nostri, dove è diventata una vera e propria arte culinaria.

In Italia, e soprattutto nel Nord, nacque la tradizione di servire antipasti a base di salumi e formaggi caserecci. Un classico intramontabile è il tagliere all’italiana, un must degli aperitivi che stimola la curiosità e l’appetito, sia servito caldo che freddo. Gli antipasti, generalmente, includono specialità locali e vengono presentati su piatti individuali, vassoi o taglieri.

Oggi, la maggior parte dei locali, dalle osterie ai ristoranti di lusso, offre selezioni curate di affettati e formaggi tipici del territorio, accompagnati da creme, mostarde per insaporire i formaggi e verdure sott’olio e sottoaceto. Tuttavia, anche a casa è possibile preparare taglieri speciali per gli ospiti, senza dover passare ore ai fornelli.

La proposta di oggi è perfetta per aprire le danze di un menù festivo, regalando un’esperienza culinaria sorprendente, caratterizzata da semplicità, creatività e squisitezza. È l’ideale per soddisfare i palati dei nostri ospiti, grandi e piccini, e un ottimo modo per iniziare un pranzo speciale, soprattutto in occasione del Santo Natale.

Come per i primi e secondi piatti, anche gli antipasti richiedono i giusti abbinamenti con i vini, rispettando le regole base dell’abbinamento cibo-vino. Nella nostra proposta, i vini hanno la funzione di stimolare l’appetito, e soprattutto devono essere di ottima qualità per garantire un’esperienza gustativa unica e ineguagliabile.

Oggi ho il piacere di proporvi il Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo, il frutto di un’accurata selezione di uve bianche autoctone. La sua particolarità, come suggerisce il nome, è proprio il fatto di essere “non filtrato”. Sebbene la filtrazione sia un’operazione che rimuove le impurità, rendendo il vino limpido e brillante, il non filtrato conserva le sue caratteristiche organolettiche naturali, arricchendo il sapore e l’aroma del vino. Il risultato è un vino dal gusto unico, non filtrato e rifermentato in bottiglia, che si rivela il compagno ideale per aperitivi, risotti alle verdure o con funghi, piatti delicati a base di pesce e tutte le preparazioni gastronomiche tipiche della regione di provenienza, il Veneto.

Il Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo offre un perfetto equilibrio di sapori, con sentori di lievito e crosta di pane, e note finali fruttate e floreali. All’aspetto, presenta un colore giallo paglierino intenso e una vivace effervescenza tipica dei vini spumanti, con piccole bollicine che salgono dalla base del bicchiere verso la superficie.

Un vino rappresentativo, capolavoro dell’Azienda Valdellövo, una realtà vitivinicola che produce vini di prestigio, capaci di esprimere al meglio il territorio delle stupende colline di Conegliano, patria del Prosecco Superiore DOCG e Patrimonio dell’Umanità dell’Alta Marca Trevigiana. I vigneti di Valdellövo si trovano nell’antica contea di Collalto di Susegana e a Pieve di Soligo, e sono curati con amore da Benedetto e sua moglie Clotilde Ricci, dal 2000. Una cura attenta delle viti, sempre con un occhio rispettoso dell’ambiente.

Il rispetto per la natura è al centro della filosofia agricola di Valdellövo, che adotta pratiche agronomiche sostenibili. La coltivazione della vite avviene in armonia con l’ambiente, utilizzando tecniche poco invasive, concimi naturali come il letame anziché quelli chimici, e senza l’uso di diserbanti. Inoltre, viene praticato il sovescio a filari alterni in parte dei vigneti, contribuendo a creare biodiversità e a preservare l’equilibrio ecologico del suolo.

Tanta passione, amore e dedizione che si riflettono nei loro vini, diventati in pochi anni tra i più espressivi e generosi del territorio. Questi vini raccontano l’arte di chi produce con passione, e non solo per scopo di guadagno.

Le feste più importanti dell’anno si avvicinano, quindi non rinunciate ad accompagnare i vostri manicaretti conviviali con i grandi vini della produzione vinicola veneta. Visitate il loro negozio online e troverete il vino perfetto per rendere i vostri pranzi e cene ancora più speciali.

Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare il nostro Gnocco Fritto con Tagliere di Salumi e Formaggi da Servire con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo:

Ingredienti per lo gnocco fritto:

  • 300 grammi di farina manitoba
  • 200 grammi di farina bianca 00
  • 1/2 cubetto di lievito di birra fresco
  • 80 grammi di strutto + strutto per friggere
  • 1 cucchiaino colmo di zucchero semolato
  • sale q.b.

Gnocco Fritto con Tagliere di Salumi e Formaggi da Servire con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo: Ricetta

Iniziamo preparando il lievitino: mettiamo in una ciotola il lievito sbriciolato, un cucchiaino di zucchero e 3 cucchiai di acqua. Mescoliamo bene, copriamo con pellicola trasparente e lasciamo riposare per circa un’ora, fino a quando sulla superficie non si formeranno delle bollicine.

A questo punto, aggiungiamo il lievitino alla restante farina e acqua e iniziamo a impastare fino ad ottenere un impasto compatto. Se necessario, aggiungiamo qualche cucchiaio di acqua. Incorporiamo lo strutto a piccoli pezzetti, aggiungendo il successivo solo quando il precedente è stato completamente assorbito. Aggiungiamo il sale e lavoriamo l’impasto fino a renderlo liscio e omogeneo. Formiamo una palla, incidiamo la superficie a croce, copriamo con pellicola trasparente e lasciamo lievitare per 2-2,5 ore, fino a che non sarà raddoppiato di volume.

Quando l’impasto è pronto, riprendiamolo e stendiamolo con il mattarello fino a ottenere un rettangolo. Da questo rettangolo ricaviamo strisce di circa 5 cm di larghezza, e da ciascuna striscia pratichiamo dei tagli obliqui per ottenere dei rombi. Friggiamo i rombi in abbondante strutto caldo per circa 2 minuti per lato, fino a dorarli.

Serviamo lo gnocco fritto su un tagliere, accompagnato dai salumi e dai formaggi preferiti. Per la mia proposta, suggerisco fettine di mortadella, prosciutto crudo, coppa, robiola e crescenza. Aggiungiamo anche qualche oliva caiazzana, pomodorini ciliegino e pomodori essiccati.

Il nostro Gnocco Fritto con Tagliere di Salumi e Formaggi è pronto! Serviamo con un calice di Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo per un abbinamento perfetto.

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio

Patrizia.


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