Risotto all’Uva Fragola e Taleggio da accompagnare con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo

Il Risotto all’Uva Fragola e Taleggio da accompagnare con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo è una proposta originale e delicata per un primo piatto che rivisita in chiave moderna la tradizione bergamasca. Una deliziosa reinterpretazione del classico risotto al taleggio e pere che si distingue per il suo sapore ricco e intenso, grazie alla presenza del taleggio, uno dei prodotti d’eccellenza delle cascine locali, apprezzato per la sua consistenza e le note sapide. Questo piatto è perfetto per le Domeniche in famiglia e per chi desidera portare in tavola un primo piatto della tradizione con un tocco di originalità.

Un primo tipicamente autunnale e facile da realizzare: la preparazione prevede la cottura del riso in bianco, utilizzando un brodo di carne o vegetale, con l’aggiunta finale di cubetti di taleggio e pere. Un piatto che prende ispirazione dal celebre e sempre apprezzato abbinamento di pere e formaggio.

Oggi vi propongo una variante dal sapore davvero speciale, in cui l’uva fragola si unisce al taleggio per creare una combinazione di sapori straordinaria. Due semplici ingredienti che, insieme, regalano un’esplosione di gusto capace di incantare il palato.

Questa ricetta va oltre i classici abbinamenti, sorprendendo piacevolmente. L’incontro tra il dolce e allo stesso tempo acidulo e floreale dell’uva fragola e il sapore deciso, intenso, con note di funghi e sottobosco del taleggio crea un equilibrio perfetto, un vero “matrimonio di sapori”.

La preparazione è semplice ma raffinata, ideale tanto per occasioni importanti quanto per le serate autunnali. Il risotto è uno dei piatti più iconici della cucina italiana tradizionale, amato per la sua versatilità e per la capacità di abbinarsi a una grande varietà di ingredienti. Questa combinazione di frutta e formaggio è un vero must per chi ama i piatti salati arricchiti da un tocco fruttato, regalando raffinatezza e curiosità a ogni assaggio.

L’incontro tra frutta e sapori salati è da sempre una fonte di ispirazione per la nostra cucina, dalla tradizione contadina alle proposte più audaci e gourmet. Non è una novità nella cultura gastronomica italiana: come dice il proverbio, “al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”, infatti, la dolcezza della frutta si abbina a meraviglia con ogni tipo di formaggio, che sia fresco e morbido o stagionato e intenso.

Antipasti, primi piatti e secondi di carne che si sposano con le note acidule dei frutti di bosco, la dolcezza dell’ananas, del melone e dei fichi… idee per piatti mai banali, capaci di sorprendere con contrasti che regalano gioia al palato, dai sapori che virano verso l’agrodolce.

Avete mai provato l’abbinamento uva e formaggio? Un’accoppiata sorprendente e deliziosa, forse una delle combinazioni più conosciute e apprezzate. L’uva, con il suo sapore fresco e dolce, si abbina meravigliosamente ai formaggi, specialmente a quelli saporiti e sapidi, pulendo il palato dalla tipica cremosità e morbidezza che li caratterizza.

Un formaggio come la provola o il pecorino fresco è ideale, ma anche il taleggio, un formaggio vaccino da latte intero pastorizzato a pasta cruda, con il suo gusto dolce e il profumo intenso che ricorda il tartufo, crea un connubio raffinato, perfetto per sorprendere con gusto e originalità.

Esistono tante combinazioni vincenti, perfette per dar vita a piatti fuori dall’ordinario. L’uva e i formaggi, con la loro “strana coppia,” possono arricchire antipasti, primi e secondi di carne, affiancati alle note acidule dei frutti di bosco e alla dolcezza di ananas, melone e fichi. Queste sono idee mai banali, che conquistano con sapori tendenzialmente agrodolci.

Con la fine della bella stagione, la tavola si arricchisce dei frutti tipici dell’autunno: melograni, cachi, mele, pere, fichi… ricchi di gusto e nutrienti, ci offrono un’ampia scelta.

Tra i frutti autunnali per eccellenza c’è l’uva, dolce e colorata, disponibile in tante sfumature: bianca, nera, rosata. Dolce e succosa, in tutte le sue varietà è tra i frutti più coltivati e consumati al mondo e, oltre a essere l’ingrediente chiave del vino, è anche protagonista di ricette raffinate, donando eleganza anche ai piatti più semplici.

Un frutto dalle origini antichissime: i più antichi reperti risalgono a 60 milioni di anni fa! L’uva ha sempre ispirato l’immaginario di artisti, poeti e scrittori, influenzando persino la nostra cultura popolare; basti pensare alla favola di Esopo “La volpe e l’uva,” che ha dato origine al noto proverbio “fare come la volpe con l’uva“.

L’uva è stata musa ispiratrice per grandi artisti, tra cui Caravaggio, nel suo celebre dipinto **“Bacco”**. Quest’opera rappresenta Bacco, il dio romano del vino e dell’ebbrezza, sdraiato accanto a un tavolo su cui è posto un cesto colmo di frutta: mele, pere, fichi, pesche e un grappolo d’uva. Il dio rivolge lo sguardo verso l’osservatore e tiene in mano un calice di vino rosso, appena versato da una bottiglia di vetro accanto a lui sul tavolo.

Protagonista della nostra ricetta è l’uva fragola, conosciuta anche come “uva Americana” o “uva Isabella,” coltivata in Italia come uva da tavola. Si distingue per gli acini tondi di grandezza media, dalla polpa dolcissima, e si trova sia nella variante bianca che nera. Non adatta alla produzione di vino, la sua commercializzazione è limitata a un breve periodo.

Questa varietà è una delle più antiche viti americane e fu importata in Europa nell’Ottocento, durante un’epidemia di fillossera — un insetto che attacca le radici delle viti, portando rapidamente la pianta alla morte. Le radici resistenti di questa vite americana furono impiegate per creare ibridi capaci di salvare le viti europee minacciate dall’epidemia.

L’uva fragola possiede eccellenti proprietà nutrizionali: è ricca di vitamine A, B e C e contiene importanti sali minerali come potassio, ferro, fosforo, calcio, magnesio e manganese. Grazie ai polifenoli e ai flavonoidi, protegge il cuore e contribuisce alla salute cardiovascolare. Inoltre, la buccia contiene resveratrolo, un potente fenolo con effetti antinfiammatori, che favorisce la fluidità del sangue e previene la formazione di coaguli. Come tutta l’uva, è anche ricca di acqua, aiutando l’idratazione, ma è importante moderarne il consumo se si soffre di diabete, poiché contiene zuccheri facilmente assimilabili.

Molto si potrebbe ancora dire sull’uva, ma è doveroso dedicare uno sguardo anche al formaggio che accompagna questo piatto: il Taleggio. Tra i formaggi più rappresentativi dell’Italia, il Taleggio è un prodotto DOP, le cui origini risalgono probabilmente al X secolo. Nato per sfruttare il latte in eccesso, veniva anticamente stagionato nelle grotte tipiche della Val Taleggio, nel Bergamasco, con una maturazione minima di 35 giorni, anche di più per ottenere un prodotto più friabile e dal sapore intenso. Ha una crosta sottile e morbida, di colore rosato e leggermente ricoperta di muffe grigio-verdi, mentre la pasta è di un bianco paglierino, morbida e dal sapore unico.

Un formaggio dal profumo intenso, con sentori che ricordano il sottobosco e, a tratti, il tartufo; il suo sapore è dolce, con una leggera nota acidula. La produzione del Taleggio, nata originariamente nella valle omonima, oggi si è estesa a diverse zone, comprendendo Novara in Piemonte, Treviso in Veneto e le province lombarde di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Milano e Pavia. Solo in questi territori, con una filiera che va dalla produzione del latte alla stagionatura, possiamo assaporare il vero taleggio.

Torniamo ora alla nostra ricetta, che regala un piatto profumato e bilanciato e che merita un vino capace di esaltare i sapori di tutti gli ingredienti, creando un’esperienza gustativa unica e indimenticabile. Scegliere il giusto abbinamento, per chi non è sommelier, non è sempre semplice: serve trovare un equilibrio in cui né il piatto né il vino dominino sull’altro. Dobbiamo anche cercare un contrasto di consistenze, e un formaggio come il taleggio si sposa bene con un vino dalla texture vivace e frizzante, capace di bilanciare la sua cremosità.

Per questa ricetta trovo ideale il Vino Non Filtrato Bianco Frizzante Valdellövo, una scelta rinfrescante e naturale, che rappresenta le tradizioni vitivinicole dei colli trevigiani, con profumi e sapori autentici.

Questo vino proviene da una selezione di uve bianche autoctone del Trevigiano e, come dice il nome, non è stato chiarificato né filtrato, mantenendo una naturalezza e una complessità di sapori unici. La sua produzione biodinamica è una rivalutazione delle antiche tradizioni vinicole, che ne esaltano l’autenticità.

Sebbene i moderni processi di chiarificazione e filtrazione conferiscano ai vini una limpidezza perfetta, talvolta sacrificano parte dei sapori e degli aromi naturali. Il Vino Non Filtrato Bianco Frizzante Valdellövo si distingue per la sua leggera torbidità, con un sapore complesso e profondo. È un vino sostenibile, ottenuto da uve selezionate e genuine, frutto dell’amore e del duro lavoro dell’azienda che lo produce, e continua ad evolversi sia in bottiglia che nel bicchiere.

Dal colore giallo paglierino, ha note di lievito e crosta di pane, seguite da sentori floreali e fruttati di frutta matura; in bocca rivela piacevoli note vivaci, con un perfetto equilibrio di acidità.

Questo vino è prodotto dall’azienda vitivinicola Valdellövo, una realtà a conduzione familiare gestita da Benedetto e Clotilde Ricci. Nei loro dieci ettari di terreno sulle colline di Collalto, a Susegana, in provincia di Treviso, curano le loro vigne con amore e professionalità.

La coltivazione della vite viene condotta nel pieno rispetto dei ritmi naturali e della sostenibilità, adottando pratiche agronomiche che prevengono e sopprimono eventuali organismi nocivi senza alterare l’equilibrio delle piante. Valdellövo privilegia tecniche poco invasive, utilizza concimi naturali come il letame al posto dei prodotti chimici, evita i diserbanti e pratica il sovescio a filari alterni su parte dei vigneti, favorendo così la biodiversità e la vitalità del terreno.

I vini rappresentativi dell’azienda Valdellövo sono: Anno Zero Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, Zero Nove Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut, Splendide Emozioni Rosa Spumante Brut Rosé di Pinot Nero, Non Filtrato vino bianco a rifermentazione in bottiglia e BADE Rosso, un taglio bordolese vendemmia 2013.

Questi preziosi gioielli della produzione Valdellövo sono disponibili nel loro negozio online, insieme a tante altre specialità che riflettono la ricchezza e la generosità del Veneto. Vini da amare, conoscere e apprezzare: eccellenze di qualità indiscussa che sapranno rendere unici i vostri momenti di convivialità.

Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare il nostro Risotto all’Uva Fragola e Taleggio da accompagnare con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo:

Ingredienti:

  • 320 grammi di riso varietà Carnaroli
  • 220 grammi di uva fragola
  • 1 cipollotto
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 150 grammi di Taleggio
  • un pezzetto di burro per la mantecatura
  • 6 cucchiai di Grana Padano grattugiato
  • sale
  • olio evo
  • pepe nero macinato al momento
  • prezzemolo q.b.
  • brodo di carne

Ingredienti per il brodo:

  • 1 pezzo di biancostato
  • 1 cipolla
  • chiodi di garofano
  • qualche costa di sedano
  • 2 carote
  • pepe in grani
  • erba cipollina

Da servire con :

  • Vino Non Filtrato Bianco Frizzante Valdellövo

Risotto all’Uva Fragola e Taleggio da accompagnare con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo: Ricetta

Iniziamo preparando il brodo: sbucciamo una cipolla e infilziamola con qualche chiodo di garofano, poi tagliamo a pezzi 2 carote e 2 coste di sedano. Mettiamo le verdure e la carne in una pentola con circa 3 litri d’acqua fredda, portiamo a ebollizione e lasciamo cuocere per circa un’ora.

Nel frattempo, laviamo e mondiamo il cipollotto e tagliamolo finemente. Mettiamolo in una casseruola con un filo di olio extravergine d’oliva e facciamolo insaporire; aggiungiamo il riso e tostiamolo leggermente, quindi sfumiamo con il vino bianco e proseguiamo la cottura aggiungendo, man mano che serve, qualche mestolo di brodo.

A metà cottura uniamo l’uva fragola (tenendo da parte qualche chicco per la decorazione), aggiustiamo di sale e pepe nero macinato al momento, e portiamo a cottura. Cinque minuti prima del termine, aggiungiamo il taleggio a pezzetti. Spegniamo la fiamma e mantechiamo con il formaggio grattugiato, il prezzemolo tritato e il burro.

Serviamo il risotto decorato con alcuni chicchi di uva fragola. Il nostro Risotto all’Uva Fragola e Taleggio, da accompagnare con un calice di Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo, è pronto per essere servito!

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio

Patrizia


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