Biscotti al miele senza burro e uova Quella dei Parpagnacchi è una ricetta per preparare dei buonissimi Biscotti al miele e mandorle SENZA BURRO, originariamente veneta (dove vengono chiamati anche Pan pepato), ma che istriani e dalmati hanno acquisito cambiando molti degli ingredienti e tenendone fedele quasi solo il nome.

In Veneto sono biscotti dalla caratteristica forma intrecciata, speziati e decorati con granella di zucchero. In Istria invece hanno la forma a ciambella (infatti a Lussino vengono chiamati anche Buzzolai negri de Nadal) al cacao. In Istria si usava speziare questi Biscotti al miele con sola noce moscata, mentre a Lussino erano molto più ricchi di droghe: oltre alla noce moscata, anche chiodi di garofano e cannella, e dal sapore agrumato conferito dalle scorze grattugiate di limone e di arancia.

ATTENZIONE: Segnalo la ricetta dei Biscotti al miele a tutti gli intolleranti ai latticini in quanto priva di latte e tutti i suoi derivati, ai vegani e agli allergici ed intolleranti alle uova!

Ingredienti per preparare i Parpagnacchi

1 kg di farina

500 gr di miele bio

450 gr di mandorle

120 ml di olio di semi

3 cucchiai di cacao

1 bustina di lievito per dolci

1 pizzico di sale

1 punta di cucch. di noce moscata

1 cucch. di acquavite

Procedimento

Iniziamo la preparazione dei Parpagnacchi (Biscotti al miele), cuocendo il miele a fuoco lento, mescolando spesso. In un recipiente unire la farina, il lievito, le spezie ed aggiungiamo il miele e l’olio, continuando a mescolare. Infine aggiungere le mandorle tritate.

Tirare la pasta con un mattarello e formare delle ciambelline che saranno cotte su una placca da forno rivestita da carta da forno per 25 minuti a 150°.

I Parpagnacchi vanno conservati e consumati nei giorni seguenti. Per rendere più invitanti questi Biscotti al miele, ho spolverizzato i buzzolai con zucchero a velo prima di servire.

Devo essere sincera, non li ho mai mangiati in vita mia e non ricordo che le mie nonne li abbiano mai preparati. Ho trovato la loro ricetta un po’ per caso durante le mie ricerche su internet e tra i miei libri di cucina dalmata. Così mi sono imbattuta in questa ricetta ed, incuriosita, ho voluto provarla, scoprendo che i Parpagnacchi venivano preparati per celebrare l’11 novembre, festa di San Martino, la festa del vino novello (vin novo), soprattutto nella pittoresca Dignano con i suoi edifici risalenti all’epoca della fiorente Repubblica di Venezia, e a Momiano, cittadina che collega Plovania e Livade, lungo la strada del tartufo.

Non avendoli mai nè mangiati nè visti, spero che la mia riproduzione sia il più veritiera possibile. Lascio a voi, miei lettori Istriani, Dalmati e Quarnerini l’opinione sui miei Parpagnacchi.