Torta di mele alla cannella
Ci sono profumi che ci restano dentro per sempre … Ognuno di essi è un viaggio nel tempo, tra i ricordi dell’infanzia: l’intenso e dolce profumo delle siepi di gelsomino che costeggiavano la spiaggia, l’acqua di rose nella boccetta preziosa sul comò della mamma, la cannella nella crema pasticcera della nonna … Io adoro la cannella … il suo aroma avvolgente, il suo contrasto dolce e piccante che riesce a dare quel tocco in più a creme, biscotti, torte e gelati. E l’accostamento della cannella alle mele è davvero speciale! La torta di mele alla cannella è deliziosa, morbida, ricca di mele, profumata e golosa per la merenda!
3 mele
200 gr di farina
200 gr di zucchero
3 uova
80 gr di burro
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
200 ml di latte
la scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaino di cannella
Lasciar ammorbidire il burro fuori dal frigo. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro morbido, il latte, la farina, il lievito, la vanillina, la scorza del limone e la cannella. Mescolare bene tutto. Montare gli albumi a neve e aggiungerli delicatamente all’impasto con movimenti dal basso verso l’alto in modo da non smontarli. Sbucciare le mele e tagliarle a fette sottili. Mischiarle all’impasto. Imburrare e infarinare una tortiera da 26 cm di diametro, versare l’impasto e cuocere in forno caldo a 180° per 40/45 minuti.
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Curiosità: La cannella è originaria dello Sri Lanka e dell’isola di Ceylon ed è probabilmente una delle spezie più antiche. Si ricava dai rami più giovani della pianta utilizzando la parte interna della corteccia. Le parti tagliate si essiccano e man mano che seccano assumono la forma di una piccola canna: da qui il suo nome. Si trova in polvere, più facile da usare negli impasti e in stecche che vanno utilizzate intere e poi eliminate. La cannella viene menzionata già nella Bibbia nel libro di Esodo, gli Egizi la usavano per imbalsamare, i Greci e i Romani la usavano come spezia, come profumo e come pianta medicinale. Nel Medioevo, dato il suo valore e l’alto costo, era uno dei preziosi doni che veniva portato dai nobili a re e regine. Storie e leggende riguardano la sua raccolta: si pensava nascesse in un lago poco profondo sulle cui rive se ne stavano appollaiati degli uccelli che non lasciavano avvicinare nessuno. Per raccoglierla gli Arabi si coprivano il viso e il corpo con pelli di bue. Un’altra storia dice che la pianta crescesse in un luogo sconosciuto: un uccello chiamato cinnamomo la cercava e la utilizzava per fare il suo nido. Non appena il nido era finito gli indigeni lo distruggevano per recuperare la spezia.
Fantastica, poi l’hai presentata divinamente, bravissima!!
Grazie! Mi fa piacere che ti piaccia anche la presentazione!