Il sugo finto o scappato dicono sia tipico fiorentino e in effetti la ricetta l’ho trovata nel volume “Cucina toscana ricette e salute” di Giunti proprio nella sezione dedicata a Firenze. E perché si chiama finto o scappato? Dai che lo sapete tutti… E’ finto perché pur preparandosi esattamente come il classico sugo al ragù non ha la carne ed è scappato nel senso che la carne è scappata via dalla pentola. Il sugo finto è una ricetta della cucina povera, del tempo in cui non mangiare la carne non era una scelta ma non si poteva o proprio non c’era e se c’era era riservata alle occasioni importanti e ai pranzi speciali… ma le brave massaie s’ingegnavano per portare in tavola qualcosa di buono e saporito con quel che c’era… In realtà credo che un po’ dovunque in giro per l’Italia ci sia la ricetta del sugo finto… non è così?
Ingredienti
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3 Carote
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3 Cipolle rosse
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1 ciuffo Prezzemolo
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1 ciuffo Basilico
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4/5 foglie Salvia
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1 rametto Rosmarino
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1/2 bicchieri Vino rosso
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400 g Pomodori pelati
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1 pizzico Peperoncino
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1/2 bicchieri Olio extravergine d'oliva
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q.b. Sale
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q.b. Pepe
Preparazione
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Tritare carote, cipolle, prezzemolo e basilico. Legare con un giro di spago salvia e rosmarino e porre tutto in un tegame a soffriggere con l’olio a fuoco lento per venti minuti. Negli ultimi cinque minuti versare il vino e lasciar evaporare. A parte scaldare il pomodoro (i pelati passati) e non appena bolle aggiungerlo al soffritto. Regolare di sale e pepe, aggiungere il peperoncino (se vi piace) e terminare la cottura per altri quindici minuti. Prima di condire la pasta eliminare il mazzetto odoroso di salvia e rosmarino.
Note
Poiché gli ingredienti sono pochi è molto importante che siano di prima scelta, bisogna abbondare con le verdure e utilizzare dei buoni pelati o se potete una passata casalinga.
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