Baccalà alla siciliana (agghiotta)

baccalà agghiotta

Il baccalà alla siciliana, o meglio baccalà agghiotta, è una preparazione molto saporita di questo pesce, e racchiude in un unico piatto profumi e sapori della tradizione isolana. Procuratevi un bel trancio di baccalà e preparatelo, soddisfa davvero tutti i palati.

Ricordatevi che per dissalare il pesce, dovrete tenerlo in ammollo con acqua fredda, che cambierete almeno due volte al giorno per tre giorni, infine togliete tutte le spine.

P.S. Questo piatto è tra i preferiti del mitico commissario Montalbano 🙂 Se, come me, siete suoi fan, date un’occhiata alle  ALTRE RICETTE DI MONTALBANO!

baccala’ alla siciliana

Ingredienti per 5 persone

1 kg di filetti di baccalà

600 g di patate

150 g di olive verdi snocciolate

2 cucchiai di pinoli

2 cucchiai di capperi

1 cipolla

1 spicchio d’aglio

1 cuore di sedano

1 mazzetto di prezzemolo

2 cucchiai di uvetta

250 g di pelati
(o passata)

mezzo bicchiere di vino bianco

olio extravergine d’oliva, q.b.

farina q.b.

sale e pepe q.b.

baccalà alla siciliana (agghiotta)

Tritate sedano e cipolla e fateli appassire in un tegame capiente con 5 cucchiai d’olio e uno spicchio d’aglio intero che andrà eliminato in sguito.

Unite i pelati spezzettati (o la passata), i capperi dissalati, le olive a rondelle, i pinoli e l’uvetta, mescolate e cuocete a fiamma bassa per 10 minuti circa.

Nel frattempo pelate le patate, tagliatele a fette spesse 1 cm e fatele dorare in poco olio extravergine. Sgocciolatele e unitele al sugo nel tegame.

Spellate il baccalà, tagliatelo a pezzetti e infarinatelo. Rosolatelo in una padella con un filo d’olio extravergine, sfumate con il vino bianco e unite tutto al resto degli ingredienti.

Versate anche un bicchiere scarso di acqua calda, aggiustate di sale e pepe e cuocete a fiamma bassa per mezz’ora circa, scuotendo il tegame di tanto in tanto, per evitare che il sugo si rapprenda. (Evitate di mescolare col cucchiaio di legno per non spappolare il pesce).

A cottura ultimata cospargete con prezzemolo tritato.

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10 Risposte a “Baccalà alla siciliana (agghiotta)”

  1. Ottima ricetta, ma leggo con sorpresa che il baccalà agghiotta, che è una ricetta tipica messinese, è stato inserito nella categoria delle ricette palermitane… A Palermo non conoscono neppure l’esistenza di questo piatto, inventanto a Messina ed ancora oggi caratteristico della città dello Stretto.

    1. Come vedi non ho scritto “alla palermitana” e per la verità hai ragione quando dici che è stata inserita nella categoria sbagliata. Lì inserisco tutto quello che è siciliano e mi riprometto da tempo di cambiare dicitura 🙂 E comunque a Palermo lo conosciamo SI! Non è che viviamo tanto distanti, conosciamo anche il sushi che proviene dall’Oriente! 😀 Scherzo naturalmente, grazie del tuo commento e della visita 😉

  2. Ottima!!! L’ho fatta oggi, ma senza patate e con le olive nere fate da me Buonissimo!!! Mio marito era molto soddisfatto!!! Grazie mille

  3. Ciao ragazze, anch’io “ero” siciliana ma …. al di là del baccalà, ho sempre pensato che si potesse fare “a ghiotta” il pesce o le patate, le zucchine, “i babbaluci” o altro … “A ghiotta”, dalle mie parti (Trapani) era una pietanza molto brodosa, in cui si può immergere il pane, specie raffermo…. penso che ai tempi, quando il pane si faceva in casa più o meno una volta alla settimana, sia stata pensata proprio per poter utilizzarlo anche dopo un pò di giorni. Mi sono sempre sbagliata? E’ “agghiotta” la definizione corretta, o è un’evoluzione della parola ed anche del piatto? Manco dalla Sicilia già da diversi anni e tante cose sono cambiate, magari anche “a ghiotta di babbaluci” ….

    1. Ciao Antonella 🙂 Non si tratta nè di evoluzione della parola e nemmeno del piatto. Di brodoso l’ “a ghiotta” di solito non ha nulla, piuttosto un sugo corposo dove comunque “divertirsi” con tanto pane. Probabilmente, come per tutte le ricette regionali, dalle tue parti la definizione assumeva un significato un po’ diverso, quindi tu continua pure a chiamare a ghiotta tutti i piatti che preferisci, senza timore di sbagliare 🙂

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