E’ da tanto tempo che volevo realizzare il latte di mandorla, finalmente mi sono decisa. Per anni ho associato il latte di mandorla ad una bevanda troppo dolce e stucchevole, a causa di un ricordo di quando ero bambina. Avevo una vicina di casa di origine calabrese che preparava spesso per le sue bambine il latte di mandorla, ma da quel che ricordo abbondava esageratamente con lo zucchero, ed io che non amavo neppure le caramelle lo trovavo disgustoso. Poi sono passati tanti decenni e in una giornata di caldo afoso, arrivò in ufficio una signora con un thermos, contenente una bevanda dissetante, fresca e buonissima, percepivo il caffè, ma non il secondo ingrediente, poi scoprii con mia grande sorpresa, che era latte di mandorla, non avrei mai immaginato. Negli ultimi anni ho scoperto che può essere un ottimo sostituto del latte vaccino, preparato senza zucchero e poi dolcificato a piacere. I vegani ne fanno un largo uso, per le sue ottime qualità. Può essere preparato in anticipo e conservato 4 o 5 giorni in frigorifero, utilizzato a colazione, o come bevanda durante il giorno, ma anche come ingrediente in tante ricette sfiziose..
Latte di mandorla
Ingredienti
gr. 150 mandorle sgusciate
lt. 1 acqua
Preparazione
Macinare con un robot da cucina le mandorle sino ad ottenere una farina sottile
avvolgere la farina di mandorle in una garza o in un tovagliolo di lino sottile e immergerlo in un contenitore contenente l’acqua, lasciare in infusione per 6 o 7 ore
dopodichè strizzare direttamente nell’acqua di ammollo, il fagottino sino a che non uscirà più alcun liquido, si otterrà così una bevanda lattigginosa
versare questo liquido in una bottiglia di vetro e conservate in frigorifero
per la preparazione del latte di mandorla si possono utilizzare sia le mandorle spellate che quelle con la pellicina, in questo caso il latte di mandorla sarà più ricco di fibre, in entrambi i casi questo latte vegetale contiene vitamina E, magnesio, selenio, manganese, zinco, potassio, ferro, fosforo e calcio, non contiene invece colesterolo.
Non gettate la farina di mandorle, potete utilizzarla in un impasto per biscotti o inserirla in qualche pesto salato.
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Pubblicato da ipasticcidicasamia
Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :)
La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.
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2 Risposte a “Latte di mandorla”
Spero di provare presto, ho anche altre versioni, ho letto anche quella con il Bimby, ma la tua è spiegata facilmente e bene!
Ciao Eva, grazie della visita, questo è il mio primo esperimento e non mi dispiace, però avendone assaggiato uno di un’azienda locale che era molto più corposo, vorrei sperimentare qualcosa d’altro. Appena finisco questo e non ci vorrà molto, riparto con gli esperimenti. 🙂
Spero di provare presto, ho anche altre versioni, ho letto anche quella con il Bimby, ma la tua è spiegata facilmente e bene!
Ciao Eva, grazie della visita, questo è il mio primo esperimento e non mi dispiace, però avendone assaggiato uno di un’azienda locale che era molto più corposo, vorrei sperimentare qualcosa d’altro. Appena finisco questo e non ci vorrà molto, riparto con gli esperimenti. 🙂