La carne all’interno è morbida e succosa e, come piace tanto agli anglosassoni, la cotenna molto croccante.
Arrosto di lonza di maiale arrotolato con limone e salvia
Ingredienti
kg. 2 lonza di maiale con la cotenna in un solo pezzo
un mazzetto di salvia
un mazzetto di prezzemolo
2 limoni solo la buccia
1 spicchio d’aglio
sale grosso q.b.
pepe q.b.
olio evo q.b.
Preparazione
- Con un coltello affilato, incidete la cotenna, facendo attenzione a non intaccare la polpa, creando un reticolo
- aprite a libro la carne e cospargetela con la buccia di limone
- Ricoprite poi con le foglie di salvia, precedentemente lavate e private dei gambi
- fate la stessa cosa col prezzemolo
- cospargete l’aglio, a cui avrete tolto l’anima e poi tagliato a fettine sottili o meglio ancora tritato finemente
- salate, pepate, e condite con un filo d’olio
- richiudete la lonza e poi con lo spago da cucina legatelo strettamente
- salate e pepate la superficie esterna e conditelo con l’olio
- accendete il forno a 200°. e inserite la teglia che userete per la cottura, foderata con carta alluminio, dovrà essere caldissima quando si metterà a cuocere l’arrosto
- arrivato a temperatura, infornate l’arrosto, sentirete sfrigolare appena lo poserete nella teglia rovente .
- lasciate cuocere per circa 45° (così dice Ramsay), il mio forno ha impiegato oltre un’ora e al’interno era comunque rosato, però io mi sono regolata con la temperatura, inserendo nella carne un termometro per arrosti, ho spento il forno quando ha raggiunto i 66 °
- una volta cotto, lasciatelo riposare almeno 10 minuti, come del resto tutti gli arrosti, il riposo farà si che le fibre si rilassino e i succhi della carne si distribuiscano uniformemente.
- Tagliate l’Arrosto di lonza di maiale arrotolato con limone e salvia, a fette abbastanza spesse, accompagnato da patate al forno o insalata di stagione
Noi oggi abbiamo saltato il primo, visto che come contorno avevamo le patate.
Ringrazio Fabio (mio figlio Fabio, meglio specificare, chi mi segue sa che in casa ci sono due ragazzi a nome Fabio) per la gentile collaborazione nella realizzazione della ricetta, ma sopratutto, perché è lui che le trova, me le propone, me le traduce (io sono una frana in inglese) e mi da pure una mano a cucinare.
La ricetta originale la trovate qui
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