TARASSACO O DENTE DI LEONE

Il tarassaco o dente di leone è una pianta che difficilmente  trovate nei supermercati, cresce spontanea in natura , se passeggiate in campagna o nelle stradine sterrate, la potete trovare a ridosso del ciglio della strada o nei campi incolti, la natura ce ne offre in abbondanza, basta munirsi di un coltellino e reciderla rasoterra, cercando di lasciare la radice nel terreno in modo che possa poi rinascere in seguito.  Le radici di questa pianta hanno proprietà depurative in quanto stimola le funzioni del fegato e dei reni, favorendo l’eliminazione di scorie in questi organi. In antichità veniva chiamata “piscialetto”  proprio per le sue qualità diuretiche. Attenzione però, se soffrite di gastrite o avete l’ulcera questa verdura non fa al caso vostro.tarassaco o dente di leone

               tarassaco o dente di leone  “marinati”

ingredienti:

  • tarassaco o dente di leoni
  • 3 alici sotto sale
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extra vergine
  • aceto qb
  • sale e pepe

 

procedimento:

Una volta raccolta questa verdura,  pulitela e lavatela parecchie volte,  cosa che si fa sempre con le verdure in genere.

Mettete sul fuoco una pentola con acqua  non salata (poi saprete per quale motivo) e portatela a bollore, versate quindi la verdura e cercate di tenerla sotto il livello dell’acqua,  fate cuocere per circa 15 minuti, ma vi consiglio di sentire una costa con le mani, se stingendola rimane intatta allora la verdura non è ancora cotta, ma poi dipende anche dal vostro gusto, io per esempio la preferisco molto cotta.

Scolate il tarassaco o dente di leone e portate la verdura nel vostro lavandino che avrete riempito con acqua fredda, una volta immersa fate scorrere ancora dell’ acqua in modo che l’amaro della verdura diminuisca.

Scolatela a questo punto e ora è il momento di procedere con il condimento.

Versate la verdura in una ciotola, aggiungete il sale e pepe, l’olio, l’aglio tritato finemente, le alici sotto sale deliscate e spezzate grossolanamente  e l’aceto.

Amalgamate bene e tenete in frigo anche mezza giornata prima di servirli, più marinano e più sono buoni, a me, ad esempio, piacciono il giorno dopo.

Potete servirli come antipasto e anche come contorno …..Ivana

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46 Risposte a “TARASSACO O DENTE DI LEONE”

    1. Ci sono piatti antichi che si perdono con il tempo, come questo, ci vuole tempo per raccogliere la verdura che nasce spontanea, e non tutti lo hanno, oggi sa va sempre di corsa. La mia fortuna è che vivo in campagna.

    1. Una volta queste verdure in certi periodo dell’anno erano il pasto delle famiglie naturalmente a costo zero.

  1. Ma è fantastica questa ricetta. Solitamente uso il tarassaco nelle tisane disintossicanti, proprio perché come dici tu nel post è depurativo per il fegato. Però non l’ho mai mangiato. Devo assolutamente provvedere alla prossima passeggiata. Grazie!

    1. Hai ragione, anche io all’inizio ho chiesto aiuto alle persone anziane che ne sanno molto molto di più.

    2. Sicuramente si una volta era un rito andare per campi e raccogliere questo tipo di verdure, era il pasto a costo zero.

  2. Quando ero ragazzina la mangiavo, mia mamma la raccoglieva di tanto in tanto….adesso la trovo nei decotti e tisane, avevo dimenticato il poterla trovare e cucinare, grazie per avermelo ricordato, andrò a raccoglierla 😉

  3. Non l’ho mai assaggiata,mi tenta, perchè adoro le verdure , spero solo non sia amara come la cicoria. Questa proprio non riesco a mangiarla! Da provare 🙂

    1. Mi dispiace dirtelo ma è amarognola ma se la passi nell’acqua come dico nella ricetta vedrai che l’amarognolo si sente di meno

  4. Ricordo che durante le scampagnate primaverili, mia nonna si muniva di coltellino e andava per le stradine a raccogliere quella che lei chiamava “verdura di campagna”..all’epoca non l’ho mai mangiata quando la preparava..chissà che bontà mi sono persa!

  5. Complimenti Ivana, le tue ricette sono tutte buone, ma questa è proprio super! Ottima dal punto di vista salutare e interessante perchè utilizzi verdura che nasce spontaneamente in natura.

    1. Cerco sempre di prendere quello che la natura ci offre, ci sono altre verdure che si possono raccogliere e mangiare, basta solo conoscerle, ma per chi vive in città la cosa non è così semplice.

  6. Io ho la fortuna di abitare in periferia ed ho molto terreno a disposizione intorno alla mia casetta quindi la conosco perfettamente questa verdura. La raccolgo spesso perchè adoro tutto ciò che la natura ci offre e, quando posso, la preparo in modi diversi. questa, ad esempio, è una preparazione nuova. ti dirò come mi viene 😀

  7. Mamma mia, quanti anni sono che non lo gusto più…. devo rimediare, alla prossima passeggiata terrò il naso in terra invece che all’insù, non vorrei perdermi il tarassaco 😉

    1. Brava e fai bene, non sai quante verdure si possano raccogliere e gustare, tutte offerte dalla natura.

  8. Che bontààà!!! Noi ci facciamo scorpacciate di una verdura selvatica che alcuni riconducono al tarassaco altri al sonco e che noi chiamiamo in dialetto zangune. Lo mangiamo semplicemente lesso condito con olio d’oliva e saltato con olio e peperoncino. Lo associamo ai legumi, specialmente col purè di fave. Ottima la tua ricetta, i prossimi zanguni li preparerò così!

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