Lo scorso 11 marzo ho avuto l’opportunità di tornare in Sicilia pur restando a Roma. Si è tenuto un nuovo imperdibile evento in uno dei miei ristoranti preferiti Siciliainbocca in Prati che ha organizzato un fantastico incontro con una delle eccellenze del panorama vinicolo siciliano, la cantina Firriato. Come ho già raccontato, amo questo locale per l’accoglienza e l’attenzione che il personale ha verso il cliente, per i colori, per i profumi e ovviamente per il cibo. Le materie prime vengono accuratamente selezionate e praticamente tutto viene direttamente dalla Sicilia. Lo chef Vito Marino interpreta i piatti della tradizione con un tocco di modernità molto interessante capace di stuzzicare anche i palati più esigenti e per questa serata speciale aveva preparato un menù che si sposava perfettamente ai vini che avevamo in degustazione. Tra il piatti ed i vini si è creato un connubio veramente interessantissimo. Siamo stati accompagnati in questo meraviglioso percorso gustativo dalla wine ambassador Daniela La Porta che ci ha trasportato con la fantasia fino ai filari dei vigneti di Favignana. Abbiamo così potuto apprezzare pienamente i pluri-premiati vini di questa cantina serviti dai gentilissimi sommeliers FIS Francesca e Duilio.
Ecco il fantastico menù:
Antipasti
- Crocchettina di patate croccante con Tuma
- Alicette marinate con olio extra vergine ‘Tenuta la Gallinella’
- Carpaccio di polpo con timo e pepe rosa
- Tartare di salmone fresco accompagnato da pere zuccherine e mostarda al miele di zagara
Gaudensius -Metodo classico- Nerello Mascalese, 2014
Gaudensius è un atto d’amore, un vino spumante dal perlage raffinato, a grana sottile, continua e persistente, caratterizzato da colori con sfumature tendenti all’oro luminoso, dal sapore complesso e al contempo di rara eleganza.Il calice suggestivo del celebre e secolare Nerello Mascalese dell’Agro etneo, vocato per la spumantizzazione, sancisce, ancora una volta, il rispetto di Firriato verso un territorio complesso e di straordinarie potenzialità. Si presenta dal colore giallo paglierino, intenso ed elegante con tipiche note di crosta di pane e lievito, fresche note fruttate e floreali. Perlage fine e persistente. Al gusto si presenta con una spiccata mineralità e un’ottima acidità.
Primo piatto
- Paccheri di farina artigianali del pastificio ‘Pica’ con ragù di totani dello stretto, pomodoretti di Pachino al profumo di prezzemolo
Jasmin-Zibibbo, 2014
Zibibbo, il suo nome deriva dall’arabo dove il termine zabib assume il significato di “uva secca”, prodotto nel trapanese dove la pianta incontra un suolo prettamente argilloso ricco di sodio e vari minerali che conferiscono al vino una buona fragranza e sapidità. Profumo floreale ed elegante, sentori agrumati avvolti da nuances di fiori di gelsomino e macchia mediterranea. Al palato ampio e armonico, dal frutto suadente in un ventaglio di agrumi dai gialli ai rossi
Secondo piatto
- Involtini di spatola con pane saporito, accompagnato da cipollata e menta fresca di campo e sformatino di cardi e patate gustose.
Favinia ‘la Muciara’-Grillo,Catarratto
Favinia La Muciara è la prima etichetta che Firriato ha prodotto nell’isola di Favignana, reimpiantando le viti dopo un secolo di assenza. In un’estensione di cinque ettari, la famiglia Di Gaetano ha introdotto i vitigni autoctoni di Perricone, Nero d’Avola, Grillo, Zibibbo e Catarratto, avvalendosi di una viticultura estrema, dovuta alle complesse condizioni pedoclimatiche che rendono l’isola unica e attraente. La vicinanza al mare, il soffio protettivo e mite del Favonio e la fertilizzazione naturale della Poseidonia sono solo alcuni dei fattori determinanti per l’elevata qualità dei vini della linea Favinia, produzioni limitate e di nicchia capaci di concedere ai wine lovers il gusto autentico della Sicilia, perla del mediterraneo. Dal Colore Giallo tenue con marcati riflessi verdolini, all’olfatto ha uno spettro aromatico elegante e complesso con nuance di fiori di zagara, di tiglio, di sambuco che si intrecciano con note di erbe aromatiche mediterranee .Al palato ingresso morbido e avvolgente che va ad aprirsi con pacata autorevolezza, facendo apprezzare una piacevole e vibrante acidità avvolta da eleganti note aromatiche combinate con una insolita sapidità e mineralità, effetto dell’influenza marina
Dessert
L’Ecru’ – malvasia e zibibbo, 2011
La produzione de L’Ecrù richiede 3 vendemmie dello Zibibbo. Nella prima le uve vengono raccolte e vinificate tradizionalmente. Segue un’altra vendemmia in cui una parte dei grappoli viene raccolta e posta in appassimento sui graticci mentre la restante viene lasciata in pianta per la surmaturazione con la piegatura del rachide che interrompe l’afflusso di linfa al grappolo. Infine, dopo 8 giorni circa, si procede alla terza e ultima vendemmia, quella dell’uva surmatura, lasciata sulla vite per ottenere una maggiore concentrazione di zuccheri negli acini. Il vino, e non il mosto, viene poi arricchito dall’aggiunta di Malvasia e Zibibbo appassiti e messi in infusione, in maniera tale da estrarre dalle bucce i sentori che caratterizzano il vino. Eccezionale, massima la fittezza e la potenza in succhi e dolcezza del L’Ecrù 2011, passito d’interminabile persistenza espressiva.
Niente di meglio che una bella serata con dell’ottimo cibo, dell’ottimo vino e una compagnia di amici sinceri! Grazie Siciliainbocca!