«UNA NUOVA INTERPRETAZIONE DEL SALUME» Questo era il tema del contest promosso dall’azienda Rovagnati e rivolto agli alunni degli Istituti Alberghieri di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia e Svizzera. Hanno accolto la sfida più di 200 tra le più prestigiose scuole di cucina e le loro creazioni sono state giudicate in base alla capacità esecutiva, presentazione, gusto e creatività. Lodevole iniziativa di questa azienda leader nel mondo dei salumi che da generazioni pone la propria tradizione produttiva al servizio della qualità portando il suo inconfondibile gusto in cucina.
Una giuria d’eccezione composta dal Maestro Gualtiero Marchesi, dal pluristellato Enrico Bartolini, dalla Sig.ra Claudia Limonta Rovagnati, Presidente di Rovagnati S.p.A. e dalla giuria popolare costituita dagli ospiti della serata, giornalisti, clienti e personalità dello spettacolo hanno decretato i vincitori di questo primo concorso.
Gli studenti Chiara Vangelo e Roberto Antelmo, accompagnati dal professore Lucio Caporarello dell’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano con la ricetta «Mojito Rovagnati», a base di prosciutto cotto Gran Biscotto, rum bianco e lime, hanno conquistato i palati dei severissimi giurati, tanto da aggiudicarsi il primo premio da 5.000 euro, mentre Birmanns Kai e Rappold Jonathan, accompagnati dal professore Peter Mitterer dell’Istituto alberghiero Villa Blanka di Innsbruck con il piatto «Patate e coppa» hanno guadagnato il secondo posto con un premio da 3.000 euro e Nicola Fent e Sharon De Stefano, accompagnati dal professore Pietro Maggiore dell’Istituto Alberghiero “D. Dolomieu” di Longarone (BL), con la ricetta «Lo sgombro veste Rovagnati», a base di sgombro e culatello hanno conquistato il terzo gradino del podio con un premio da 1.500 euro. L’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano si è aggiudicato, inoltre, anche l’ambitissimo premio della giuria popolare: un cesto di prodotti Rovagnati tutti da interpretare per altre straordinarie creazioni.
Tre bei piatti innovativi preparati da giovanissimi ed emozionatissimi ragazzi che si sono confrontati con dei giganti della cucina. Ascoltavano il giudizio della giuria di esperti con trepidazione e visi pallidi che non nascondevano l’intensità del momento. Sicuramente resterà ben impresso nella loro memoria il ricordo di questa giornata che li ha portati comunque a salire sul podio portando a casa dei finanziamenti per le loro scuole.
«La scuola deve fornire gli strumenti e insegnare le tecniche che permettono a ognuno di esprimersi. Il segreto di ogni buona esecuzione presuppone una quota d’interpretazione, attentamente dosata, non eccessiva, ma neanche assente, introdotta con rispettosa discrezione. Oggi abbiamo assistito a un esempio di “buona scuola”» – ha commentato Gualtiero Marchesi.
«Missione compiuta: i ragazzi hanno risposto nel modo migliore alla sfida lanciata dal concorso, hanno osato, hanno dato libero spazio alla loro fantasia, hanno messo alla prova le loro conoscenze. Lo hanno fatto lavorando una materia prima eccezionale: i salumi, un prodotto di grande qualità, che merita di essere toccato, rielaborato, immaginato al fianco anche di ingredienti insoliti. E questi studenti hanno mostrato a tutti il coraggio di osare, anche tra i fornelli» – ha concluso Enrico Bartolini.
Da un punto di vista personale, è innegabile che incontrare e parlare con un mito della cucina, Il Maestro Gualtiero Marchesi, è stata per me un’emozione fortissima che porterò sempre nel cuore. Poter conversare amabilmente con persone di questo calibro mi fa sentire piccola, piccola ma felice di raccogliere tutti questi bei ricordi.