Sono andata alla ricerca di qualche ricetta di fiducia, la prima era andata male anche perchè non ero convinta di quello che facevo, anche il caos in quel periodo non ha contribuito bene.
Non dico che ci vuole tranquillità ma è come occuparsi di una piantina, ma da quello che ho letto avrei avuto a che fare con una microflora batterica che fa un mondo a se e se sarei riuscita a innescare la giusta fermentazione non avrei dovuto che essere costante e paziente con i rinfreschi.
Per iniziare sono andata a cercare un amica di fiducia che abbia già testato la cosa, gira la ruota e gira la ruota è toccato alla tanto decantata nelle mie ricette di lievitati la mia amica blogger Nunzia del blog Miele di Lavanda. :-D, confermando la validità questa ricetta antica e tramandata nella preparazione della pasta acida.
Bando agli indugi ho seguito la sua ricetta del lievito madre con l’uso del miele.
Una volta iniziato a produrre la pasta madre, vi ritroverete con impasti piu digeribili e ben lievitati di un lievito di birra di produzione industriale, poi volete mettere la soddisfazione che accomuna tanti di noi??
La pasta madre, pasta acida o lievito naturale fai da me
Primo giorno : inizio
- Farina 00 200gr
- Acqua tiepida 100ml
- Miele 1 cucchiaio
- Contenitore di vetro capiente ma non troppo grande anche da 500gr al max
- Olio per ungere un contenitore di vetro q.b.
Sono partita da una base di farina a cui ho unito un cucchiaio di miele e 100ml di acqua.
Ho lavorato l’impasto fino a renderlo un panetto sodo. L’ho messo in una ciotola di plastica unto di olio, infida del risultato :v Teoricamente andrebbe in un barattolo di vetro sempre unto di olio .
Gli ho fatto il taglio a croce coperto con la pellicola trasparente bucherellata e l’ho messa al riparo da correnti d’aria, in un angolino della dispensa.Aspettare che passino 48 ore.
Secondo giorno: riposo
Pallino ha iniziato a dare segnali di vita propria. 😀
La crescita che fanno all’inizio è leggera non angosciatevi!
Terzo giorno: ho iniziato a rinfrescare:
Togliere la parte secca ( se necessario )della PM ed impastare, se invece troppo liquido ridurre le quantità di acqua almeno 80gr:
- 200gr di impasto ottenuto 00
- 200gr di farina
- 100gr di acqua tiepida
Ho sciolto la pm ottenuta in acqua tiepida, ho mescolato con una forchetta e poi gradatamente ho aggiunto la farina. Il tutto fino a fare un altro panetto bello sodo morbido , taglio a croce sopra e di nuovo al calduccio nel suo contenitore di vetro oleato come da indicazioni.
Quarto giorno: riposo
Quinto giorno : Rinfrescare come di consueto fino ad ora.
- 200 gr. di impasto ottenuto
- 200 gr di farina 00
- 100 gr di acqua tiepida
Di nuovo ho unito tutti gli ingredienti sciogliendo prima l’impasto ottenuto in acqua tiepida , poi aggiungendo poco alla volta altra farina, impastato ed ho formando un altro panetto bello morbido e liscio, taglio croce e contenitore in vetro.
Ogni volta prima di rinfrescarlo mi ritrovo con una pasta morbida e liscia setosa con tanti alveoli al suo interno che ha raddoppiato il suo volume.
Sesto giorno: riposo.
Poi è sopraggiunto anche un odore acido a far capire che la fermentazione si era innescata e la microflora del mio panetto era viva, Pallino è attivo e vivo! 🙂
Da qui ho rinfrescato per 15 giorni consecutivi. Poi l’ho passato in frigo.
Adesso lo sto rinfrescando ogni 4/5 giorni.
RINFRESCO :
Se vogliamo sfruttare il nostro lievito madre.
- Tirare fuori il lievito dal frigo e lasciare che si acclima per 30 minuti.
- Togliere la pasta madre dal barattolo, pesarla e mettere tutto in una ciotola, sciogliere con acqua tiepida con una forchetta e poco per volta aggiungere altra farina della stessa quantità della pasta madre.
- Poi dividere l’impasto in due, fare la croce sopra ed una va riposta nel barattolo di vetro oleato dopo mezz’ora in frigo e l’altra lasciata lievitare per 3/4 ore e via per la ricetta da eseguire. 🙂
RINFRESCO SENZA PRODURRE:
- Tirare fuori il lievito dal frigo e lasciare che si acclima per 30 minuti.
- Togliere la pasta madre dal barattolo, pesare 120gr o 150gr e mettere in una ciotola, sciogliere con acqua tiepida con una forchetta e poco per volta aggiungere altra farina della stessa quantità della pasta madre.
- La restante va buttata, fatta la croce sopra va riposta nel barattolo di vetro oleato dopo mezz’ora in frigo.
P.s: poi se necessario passatela in un barattolo più capiente per non perdere parti di PM che lievitano fuori dal barattolo.
Cosi è ufficiale Pallino ha un mese e per festeggiare bisogna testare una ricetta 😉 !!!!
Ciao, avrei bisogno di capire.. visto che mi piacerebbe usarla ma, non avendo sempre tempo, se la pasta madre non venisse sempre usata se è fatibile come conservarla.
ciao benvenuta 🙂 se non la usi basta semplicemente rinfrescarla buttando via la pasta di esubero :
Tirare fuori il lievito dal frigo e lasciare che si acclima per 30 minuti.
Togliere la pasta madre dal barattolo, pesare 120gr o 150gr e mettere in una ciotola, sciogliere con acqua tiepida con una forchetta e poco per volta aggiungere altra farina della stessa quantità della pasta madre.
La restante va buttata, fatta la croce sopra va riposta nel barattolo di vetro oleato dopo mezz’ora in frigo.
ciao vorrei sapere quando rinfreschi la metti subito in frigo oppure fai lievitare e raddoppiare e poi in frigo?
ciao, quando la rinfresco lascio che si riattivi giusto 30 minuti e poi metto in frigo 🙂
Grazie 😀
Ma a ogni rinfresco butti via metà composto oppure continui ad aggiungere farina nel primo mese
nel primo mese non è ancora buono, i batteri sono nocivi meglio non rischiare.