Di polli ripieni, tacchini e altre ricette: ecco il menù del Giorno del Ringraziamento a Giallo

“Pronto buongiorno, avete una tacchinella?”

No, non si tratta di uno scherzo telefonico! Questa è la domanda che Manuel e Luigi, i miei due collaboratori in cucina, hanno ripetuto al telefono invano per un’intera mattinata. Il fatto è che il Giorno del Ringraziamento si stava avvicinando e a me era venuta voglia di preparare il tradizionale tacchino ripieno, diventato il simbolo gastronomico di questa festività americana. Peccato che del protagonista del menù non c’era traccia da nessun fornitore. Dopo innumerevoli chiamate – di cui una fatta per sbaglio da Luigi alla reception di Giallo, dove hanno riso a crepapelle per la richiesta inusuale – ho deciso assieme ai ragazzi di cambiare rotta. Ho pensato che potevo rendere omaggio a tutti gli amici americani, che spesso mi scrivono e provano le mie ricette, dando un tocco nostrano a questo piatto, in modo da renderlo adatto anche alle nostre festività! Ecco che il tacchino (o meglio la tacchinella) si è trasformato in pollo ripieno del Ringraziamento 😉

Pollo ripieno del ringraziamento mod

Prima di parlare di questo secondo maestoso e succulento, però, mi piacerebbe soffermarmi sul significato di questa ricorrenza perché mi ha davvero colpito. In America si festeggia ogni anno il quarto giovedì di novembre, ma per quale motivo si rende grazie? Quando nel XXVII i Padri Pellegrini salparono dall’Inghilterra con la nave Mayflower e approdarono sulle coste americane non trovarono subito un ambiente ospitale…Gli indigeni, però, li aiutarono indicandogli le colture e gli animali giusti da allevare, in questo caso la zucca e i tacchini. Questi consigli furono cruciali per la loro sopravvivenza, perciò decisero di manifestare la loro gratitudine per l’abbondanza del raccolto. I tempi sono decisamente cambiati, ma l’essenza di questa festività continua a conservarsi nel tempo: oggi si rende grazie per quanto ricevuto durante l’anno, per l’abbondanza di cibo e per la propria famiglia, perché è proprio in questa occasione che tutti quanti si riuniscono in grandi tavolate (per tutti quanti si intende anche amici più cari e vicini di casa!).

Ma torniamo al nostro pollo ripieno! Risate e scene comiche a parte, questa è stata la scelta migliore anche per ragioni logistiche non indifferenti: è in grado di entrare nei nostri forni! I forni americani, infatti, sono di dimensioni più grandi, proprio per contenere tacchini il cui peso arriva fino a 5 kg 🙂 Fatte le dovute premesse, ecco i miei consigli per prepararlo al meglio:

  • Pollo. Io ne ho preso uno di 2 kg già disossato e vi suggerisco di fare lo stesso. Promettete al vostro macellaio di fiducia una coscia del pollo e convincetelo a disossarvelo, così facendo affronterete una grana in meno e andrete più spediti nella preparazione. Assicuratevi di eliminare tutte le penne e, una volta farcito, massaggiatelo bene con il burro, in questo modo la pelle in forno diventerà croccantissima!
  • Ripieno delle mie brame. Avete carta bianca, potete scegliere il ripieno che più vi piace, l’importante è che sia bello saporito. Se avete voglia, potete anche cercare di procurarvi gli ingredienti più tipici usati dalle famiglie oltreoceano, come ad esempio pane bianco, castagne, prugne, frutta secca…
  • Fondo di cottura. Io ho scelto le mele renette perché con la loro dolcezza contrastano il gusto sapido e deciso del ripieno, ma, se preferite, potete anche optare per delle classiche patatine novelle! Per aggiungere una nota di sapore in più e per mantenere tenera la carne, ho sfumato il pollo con del vino bianco e poi l’ho irrorato ogni tanto con del brodo.
  • Cottura. Io vi consiglio di scegliere un tegame capiente (ne avete uno in ghisa?) adatto anche alla cottura in forno, così dopo aver fatto rosolare il vostro pollo a fuoco vivo sui fornelli, potrete trasferirlo direttamente nel vostro forno!

Questo è il piatto forte del menù di questa festività, ma non è l’unico! Un ottimo contorno con cui potrete accompagnarlo è un semplice purè di patate, che raccoglierà tutto il sughetto. Per iniziare il pasto, vi suggerisco di puntare su una vellutata di patate dolci, queste sono un altro ingrediente tipico da cucinare in questa occasione e che potete proporre anche in versione dessert con la torta di patate dolci. In questo caso ho racchiuso in un guscio di frolla la polpa di questo tubero, che ho aromatizzato con noce moscata, cannella e scorza di arancia…Il sapore è davvero sublime!

 

Firma pera

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

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