STRUFFOLI O TARDIDDI CALABRESI

Disponete sulla spianatoia la farina a fontana, aggiungete nel centro lo zucchero, il sale, le uova, un cucchiaio di anice liquore e il burro, poi grattugiate la buccia di arancia e la buccia di limone, impastate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Stendete l’impasto sulla spianatoia e realizzate dei bastoncini un po’ più grossi quanto un dito circa, tagliateli a piccoli cilindretti e realizzate delle sfere oppure potete lasciarli così.

Non appena avete tagliato tutti i cilindretti friggeteli in olio bollente ma non fumante finché non saranno ben dorate, sistemate su carta assorbente per rimuovere l’olio in eccesso e lasciate raffreddare. A parte, in una casseruola larga fate riscaldare, a fiamma bassa, il miele con tre cucchiai di zucchero. Quando acquisterà un colorito dorato scuro, unite le palline fritte, le mandorle tritate grossolanamente e l’arancia candita a cubetti se la preferite.

Versate il tutto su un piatto da portata, potete dargli la classica forma a ciambella con un grosso buco al centro, mettendovi un bicchiere, che poi rimuoverete appena raffreddato, o come abbiamo fatto noi, direttamente nei pirottini di carta per monoporzione. Potete anche servire gli struffoli come un torrone se avete a disposizione un bel tagliere, quindi trasferite il tutto e fate raffreddare e poi tagliare con un coltello gli struffoli a pezzi rettangolari. Infine, qualsiasi modo scegliete di fare, cospargete la superfice con confettini colorati e lasciate raffreddare prima di consumarli. Ricordate che gli struffoli o tardiddi calabresi si conservano per diverse settimane e potete gustarli per tutto il periodo di Natale, e non solo, perchè no! anche a Carnevale!