PINZA – torta pinsa veneta

PINZA Ortaggi che passione by Sara Grissino

La PINZA veneta è un dolce tradizionale per l’Epifania. Tipico del Veneto, di alcune valli del Trentino Alto Adige e di poche zone del Friuli Venezia Giulia. In Lombardia si chiama Miascia. Con lo stesso nome si chiamano anche dolci completamente diversi come la pinza bolognese o la pinza triestina. Esiste anche una versione salata, la pinza onta polesana.
La ricetta originale della nonna cambia da località e zona, ogni famiglia ha la propria versione. Si può preparare in più modi, con: pane raffermo e avanzi di polenta, pasta lievitata, farina bianca e gialla. L’impasto si arricchisce con la frutta secca delle feste natalizie, quello che si ha ancora a casa. Questo dolce, quindi, ogni volta può cambiare e avere un sapore e una consistenza leggermente diversa.
Chiamata anche: beca, becca, pincia, torta putana, macafame, meiaza, torta di polenta dolce. Fa parte dei prodotti agroalimentari veneti PAT.

Questa mia ricetta è senza: zucchero, uova, latte e lievito ideale per gli intolleranti e i vegani. E anche per i celiaci se si utilizzano farine glutenfree.

STAGIONALITA’ della Pinsa trevigiana – veneziana (venessiana) – vicentina: dolce della Befana, ma cucinato in tutto il periodo autunnale – invernale.

PINZA Ortaggi che passione by Sara
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora 10 Minuti
  • PorzioniDOSI per una teglia quadrata 23 x 23 o una tortiera tonda d.26
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
181,47 Kcal
calorie per porzione
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  • Energia 181,47 (Kcal)
  • Carboidrati 26,51 (g) di cui Zuccheri 12,69 (g)
  • Proteine 2,13 (g)
  • Grassi 7,53 (g) di cui saturi 3,15 (g)di cui insaturi 2,59 (g)
  • Fibre 3,13 (g)
  • Sodio 111,56 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

PINZA ricetta

versione VEGANA: sostituire il burro con quello di soia, della margarina o dell’olio
versione SENZA GLUTINE: utilizzare farina gluten free

Ingredienti base PINZA veneta

  • 800 mlAcqua
  • 1 cucchiainoSale grosso
  • 200 gfarina (senza glutine per i celiaci)
  • 100 gfarina di mais (macinata fine)
  • 250 gfrutta disidratata (essiccata mista: fichi, uvetta, canditi, albicocche…)
  • 50 ggrappa (o altro liquore o acqua)
  • 2mele ( e/o pere – circa 400 g)
  • 100 gburro (di soia o 80 g olio di semi)
  • 1 cucchiainoSemi di finocchio (o di anice)

Ingredienti facoltativi

  • 50 ggherigli di noci (o mandorle, nocciole…)
  • 20 gPinoli
  • scorza di limone (o arancia – solo se al naturale o bio)

Strumenti

Preparazione

PINZA ricetta tipica

  1. PINZA foto ricetta passo passo ORTAGGI che passione by Sara

    1. In una padella antiaderente, portare l’acqua (8 dl) ad ebollizione, salarla. Setacciare assieme le due farine (200 g bianca e 100 g gialla) e versarle a pioggia nell’acqua calda continuando a mescolare. Cuocere per 20 – 30 minuti, mescolando all’occorrenza con un mestolo.

    Come evitare di formare grumi? Spegnere il fuoco sotto l’acqua prima di versare la farina a pioggia. Riaccenderlo solo quando si è versata tutta la farina.

    2. Nel frattempo preparare la frutta secca (250 g totali). Ammollare l’uva sultanina in 50 g di grappa (o se si preferisce nell’acqua). Tritare grossolanamente i fichi secchi, le albicocche, le noci…

    3. Sbucciare e tagliare a dadini (o grattugiare) 2 mele (e/o pere).

    5. Imburrare e infarinare una tortiera quadrata o tonda (o ricoprire con della carta forno). Accendere il forno statico a 180 °C.

    4. Una volta che la polenta di farine è pronta, aggiungere nella stessa pentola: 100 g di burro a pezzi (o 80 g di olio) e tutti gli altri ingredienti: frutta secca, liquore di ammollo dell’uvetta, frutta fresca a pezzetti e 1 cucchiaino di semi di finocchio (o anice). Con un mestolo amalgamare tutto con cura. Versare nella teglia da forno e livellare. L’impasto risulterà sodo come nelle foto.

    5. Cuocere in forno statico già caldo a 180 °C per circa 70 minuti o fino a che la crosta sarà dorata. Una volta pronta, sfornare e fare raffreddare prima di servire la pinza a quadrotti.

Preparare con il PANE VECCHIO e la POLENTA avanzata

Porre in una ciotola 400-500 g di pane raffermo e/o polenta a pezzetti piccoli. Bagnare con del latte o acqua e/o succo d’arancia e lasciare riposare per almeno due ore (o una notte) in frigorifero prima di aggiungere il burro fuso e tutti gli altri ingredienti.

Per un aroma diverso…

Porre a macerare, nella grappa e poco zucchero, la buccia grattugiata e la polpa di un agrume bio, e aggiungerli alla pinza in sostituzione della frutta essiccata.

OPPURE aggiungere un cucchiaio di cacao in polvere o delle gocce di cioccolato fondente o bianco.

VINO consigliato

Fragolino o Recioto di Soave.

Durante i falò del Panevin si usa consumarla accompagnata con del vin brulè caldo.

4,7 / 5
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* Domanda obbligatoria

Pubblicato da Sara Grissino

Cuoca green, seguo la stagionalità degli alimenti nella preparazione dei miei piatti. Amo conoscere, sperimentare in cucina i prodotti della campagna e non solo. Solare, mi piace stare in mezzo alla gente, condividere emozioni ed imparare.

2 Risposte a “PINZA – torta pinsa veneta”

  1. Ho utilizzato questa ricetta due volte e purtroppo in entrambi i casi (e senza aggiungere l’acqua di ammollo dell’uvetta) la pinza è risultata molto liquida….tipo un dolce al cucchiaio, anche dopo quasi due ore di cottura. Forse il problema è che ho utilizzato farina di mais istantanea, per cui non ho potuto cucinare la polenta per i 30 minuti richiesti, perchè non appena versata la farina, è diventata subito molto solida…. non capisco perchè da apparentemente anche troppo solida sia risultata così liquida. Peccato perchè il gusto era molto buono…

    1. Come mi dispiace Valeria, della ricetta ci sono le foto dei passaggi e come vedi a me non succede. Prova ad utilizzare la metà delle mele e/o pere, l’unico dubbio che mi sorge è che la frutta che usi rilasci molta acqua. Oppure utilizza dei datteri secchi in sostituzione delle mele. Fammi sapere.

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