Jota alla triestina

La Jota alla triestina è una minestra della tradizione triestina, ma la ritroviamo anche in una parte del Friuli, Istria e Slovenia. Io essendo nata in Istria, che è molto vicina a Trieste, l’ho mangiata fin da ragazzina. Un piatto praticamente sconosciuto nel resto dell’Italia, ma veramente molto gustoso, che vi consiglio di provare.

Una minestra rustica, molto sostanziosa e con un gusto deciso che si mangia soprattutto nelle giornate invernali.

La ricetta originale prevede l’uso di fagioli e crauti, poi il tutto viene arricchito con della pancetta, salsicce di Cragno, costine affumicate di maiale o simili. Poi il tutto viene legato con un soffritto a cui viene aggiunta poca farina. Comunque ci sono diverse versioni, che cambiano un po’ da zona a zona. La mia versione non prevede farina come legante, ma delle patate.

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INGREDIENTI:

PER I CRAUTI IN TECIA (TEGAME):

  • poco olio extravergine d’oliva
  • 1 pezzetto di cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 100-150 g di pancetta affumicata
  • 500 g di crauti (cavolo cappuccio acido, tagliato a striscioline)
  • 1 foglia d’alloro
  • acqua qb
  • sale e pepe

PER LA MINESTRA:

  • 1 bicchiere di fagioli secchi (borlotti o simili)
  •  patate qb
  • 2 costine affumicate di maiale
  • 2 salsicce di Cragno (o altre stagionate e saporite)
  • 1 foglia d’alloro
  • acqua qb
  • sale
  • 2-3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE:

Per la Jota alla triestina, come prima cosa bisogna mettere i fagioli secchi in ammolo per tutta la notte o almeno per 4-5 ore.

Cuocete i crauti in tecia (che volendo si possono preparare anche in anticipo): mettete a scaldare due cucchiai di olio extravergine d’oliva in un tegame, fate rosolare la pancetta affumicata tagliata a dadini con la foglia d’alloro e fate insaporire. Unite  la cipolla e l’aglio tritati e fate soffriggere un po’. Aggiungete i crauti (se non vi piacciono troppo acidi li potete sciacquare e poi strizzare bene). Coprite a filo con l’acqua e cucinateli a fuoco lento con coperchio per un’oretta, controllando e mescolando di tanto in tantoDopodiché togliete il coperchio e alzate un po’ la fiamma. Fate cuocere per un’altra mezz’ora o finché si sarà consumata tutta l’acqua. In questa fase bisognerà mescolare un po’ più spesso e fare attenzione che non si attacchino sul fondo.

Jota alla triestina

Mettete su la minestra: sciacquate i fagioli e metteteli in una pentola grande, coprite con l’acqua e mettete sul fuoco.Aggiungete la foglia d’alloro e le costine affumicate. Fate bollire a fuoco lento per circa un’ora.Unite le salsiccie di Cragno (buccherellate in un paio di punti). Pelate le patate, tagliatele a dadini aggiungetele ai fagioli. Continuate la cottura a fuoco lento e semi coperto per almeno un’altra mezz’ora.

Una quindicina di minuti prima di finire la cottura della minestra unite una dose di crauti cotti (dipende dalla densità che volete ottenere), aggiustate di sale e fate insaporire il tutto. Spegnete la Jota alla triestina e aggiungete un filo d’olio a crudo.

Se volete il fondo della minestra un po’ più denso potete passare una piccola parte di fagioli e patate (prima di unire i crauti).

La Jota alla triestina va servita tiepida, ma soprattutto acquista gusto ed è ancora più buona il giorno dopo, scaldata leggermente.

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