Il Radino wine bar a Matera è un posto meraviglioso, e ti spiego il perchè…
Una perla tra i sassi, è questo per me il Radino Wine Bar.
Ma partiamo dal principio…
Poco prima dell’ultimo lock down, io ed il mio compagno ci siamo concessi un weekend nell’eterna ed incantevole Matera. Sentivamo il bisogno di farci una coccola prima di un altro periodo di privazioni e solitudine.
Il Residence 12 Lune.
Così Michele ha pensato di farmi un bellissimo regalo per il mio compleanno da poco trascorso, ha prenotato una meravigliosa stanza all’interno del Residence le 12 Lune, una location magica che ti trasporta in un altro spazio.
La camera da letto è all’interno di una grotta accogliente e perfettamente illuminata, una location con tutti i comfort per un soggiorno indimenticabile.
Il Residence offre la possibilità di acquistare un tour guidato tra i sassi, così senza neanche pensarci, una volta sistemati nella stanza, ci siamo recati al punto d’incontro con la guida e siamo partiti alla scoperta dei meravigliosi sassi.
Abbiamo iniziato così un tour divertente ed altamente completo tra i punti più importanti dei sassi, la guida è stata dettagliata e ci ha tenuto compagnia per quasi due ore.
La vista, gli scorci, i profumi e la luce di questa cittadina unica al mondo fa passare in secondo piano la difficoltà del percorso, tra scale e discese ripide è semplice arrivare stanchi a fine percorso.
Terminato il tour, io e Michele abbiamo continuato a girovagare alla ricerca di un ristornate consigliato da amici nel quale cenare.
Così abbiamo prenotato direttamente sul posto e siamo rientrati nel Residence.
Un’esperienza non proprio positiva…
Questo non è un articolo sponsorizzato dalle attività che menziono, mi riservo di fare i nomi solo delle realtà che mi hanno lasciato un ottimo ricordo.
Altro articolo senza sponsorizzazione, ma solo per piacere, è quello scritto per il ristorante stellato Casamatta, potete leggerlo qui.
Per questo motivo, per l’esperienza negativa della cena, non farò il nome del Ristorante nel quale abbiamo cenato.
Dico solo che ho trovato furbizia nei piatti, quell’atteggiamento che fa male non solo al cliente, ma soprattutto all’attività.
Rientrando dalla cena abbiamo deciso di allungare un po’ per continuare a scorgere angolini ancora non scoperti, e tra questi mi imbatto in un ristorantino, una perla tra tra i sassi.
Il Radino Wine Bar
Il colpo d’occhio arriva immediatamente, il Ristorante/ Wine Bar è dotato di un terrazzino su strada in legno, elegantemente avvolto nella facciata in pietra. Il logo semplice, il menù esposto interessante e con un rapporto costo/proposta davvero invitante.
I piatti descritti così bene che è stato semplice figurarseli, e poi la garanzia dei vini prodotti da loro.
Decidiamo, senza neanche pensarci oltre, che quello sarebbe stato il luogo in cui avremmo pranzato l’indomani.
Così il giorno dopo, a seguito di un altro giro tra i sassi, ci siamo diretti al Radino.
Veniamo subito accolti dal bravissimo maitre, un uomo gentile e preparatissimo, che da subito ci ha fatti sentire come a casa. Ci ha dato la possibilità di scegliere il tavolo, e ci siamo accomodati in questo angolo di paradiso.
Poltrone comode, luce soffusa, un’eleganza armoniosa e non ostentata, arredamento di pregio, ma con un’anima ancorata ai sassi e a tutta la loro personalità ed autenticità.
Capiamo subito di aver fatto la scelta giusta e veniamo guidati nella comprensione dei piatti.
Il Radino Wine Bar offre la possibilità di degustare piatti della tradizione lucana rivisitati dalle mani sapienti della chef Limone Biduli, una donna meravigliosa che ho avuto la possibilità di conoscere.
Lei maneggia con cura ed attenzione le materie migliori del luogo, crea piatti straordinari con sapori veri e concreti. Il rispetto per la materia prima è assoluto, ed il risultato si scorge nei piatti che non stancano mai, anzi ti catturano ad ogni boccone.
Un menu studiato con attenzione, in cui il cibo trova abbinamenti ideali con i vini Radino, sapientemente consigliati dal personale.
Tutto, dal cibo al design, è intenzionale al rispetto assoluto del luogo che ci ospita.
Una vera perla tra i sassi.
I piatti ordinati.
Ma entriamo nel vivo del pranzo…
Io ho scelto come antipasto un uovo cotto a bassa temperatura, su vellutata di patata locale e crumble di pane speziato.
Un piatto perfetto, semplice ma con sapori decisi e mai stancanti. Il crumble di pane di Altamura dava un guizzo in più al piatto e creava un bel gioco di consistenze.
Michele ha scelto un peperone crusco farcito con crema di ricotta su crema di pane e capocollo croccante, un piatto strepitoso dai gusti forti ma equilibrati.
Come piatti principali io ho scelto un primo, un fusillo fatto in casa con crema di zucchine e gamberi, con crumble profumato, una combinazioni di ingredienti delicati, ma ben distinti.
Michele ha optato per un secondo, una guancia cotta lentamente con il suo fondo, verdure fresce in cima e scaglie di caciocavallo.
Una materia prima eccellente e sapientemente esaltata. Il tutto accompagnato da ottimi vini consigliati, di portata in portata, dal maitre.
Il dessert, a parere mio e di Michele, uno dei più buono mai assaggiati. Un “sasso” di semifreddo candido su una “terra” vegetale. Uno di quei dolci che non stanca mai, grazie anche alla riduzione al limone che di morso in morso ti invoglia a finire il piatto nonostante il nostro senso di soddisfazione dai piatti precedenti.
A terminare il pasto un tour di questa meravigliosa perla tra i sassi, con visita e piacevolissima chiacchierata con il direttore nella loro bellissima cigar room al piano inferiore.
Un bellissimo cubo di vetro incastrato tra i sassi, nel quale è possibile trascorrere del tempo tra sigari e distillati di pregio.
Non si può muovere nessuna critica a questo piccolo mondo chiamato Radino Wine Bar, ma solo la viva speranza che abbia resistito a questo tragico momento, con la speranza di tornarci e perdermi nei racconti del direttore, nei piatti della chef e nella meravigliosa atmosfera.