Eccolo qui il suo diario. Qui sono racchiuse, tra una frase che l’ha fatta emozionare ed un momento da ricordare, le sue ricette del cuore.
Tra queste ricette ci sono i Rascatelli. Mentre li prepara ci racconta chi è zia Lucia ed il perché le ha dedicato questa ricetta. Mi ha talmente emozionata con i suoi racconti, che mi sono innamorata di questa pietanza e appena a casa l’ho voluta proporre alla mia famiglia, tutti hanno apprezzato e chiesto di rifarli. Volete sapere la verità? A casa mia, in una settimana, li ho dovuti preparare 3 volte!! Sono felice di aver trovato finalmente il tempo per poterla scrivere e farvela conoscere, lo so… è passato tanto tempo, ma ne arriveranno altre a breve.
La sua ricetta è come tutte le ricette di una volta, quando non si pesava nulla ma si andava a sentimento. Quando per misurare o pesare ci si metteva il cuore e l’occhio esperto. Zia Lucia ha dato questa ricetta per i suoi rascatelli così….
Ingredienti:
- Farina di semola ( 250 g )
- farina 00 (50 g )
- Acqua tiepida
- sale
Procedimento:
- Versate la farina in una ciotola capiente e con le mani a coppa misuratela così. 1 coppa piena per ogni uomo che c’è alla tavola, una coppa più piccola per ogni donna ed 1 ancora più piccola per ogni bambino.
- Lavorate sulla spianatoia. Fate un cratere al centro della cupola di farina che avete “pesato”, aggiungete il sale e iniziate a versare l’acqua tiepida a filo. Lavorate l’impasto aggiungendo acqua fino a quando la farina ne richiede. Impastate energicamente, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, non appiccicoso ma nemmeno duro.
- Lasciate riposare l’impasto coperto da un canovaccio e dopo 30 minuti, iniziate a fare dei filoncini piccoli, tipo quelli per gli gnocchetti di patate.
- Poi tagliateli a tocchetti di circa 2,5 cm. Ogni tocchetto, usando le prime tre dita della vostra mano, dovrete premerlo e trascinarlo, formando così, uno ad uno i rashcatidd .
Appena pronti tutti i rascatelli, tuffateli in acqua bollente salata e quando vengono a galla, procedete ancora per qualche minuto la cottura. Assaggiate e quando sono pronti conditeli con il sugo che Maria ha suggerito.
Sugo per i rascatelli:
Anche qui, prima di darvi la ricetta, una piccola premessa. Come tutti sapete il pane non si butta! Il pane è vita, è fonte di nutrimento per il corpo e l’anima. Nel pane è racchiuso il cuore delle persone, tutte le persone, che lo fanno arrivare sulla nostra tavola ed il peccato più grande è gettarlo se avanza. Da questi avanzi, nascono squisite ricette di riciclo e Maria ce l’ha dimostrato con questo sugo che ha impreziosito ancora di più, il gusto di questi rascatelli.
Ingredienti:
- Pane raffermo, meglio se di farina di grano duro e salato. Contate una fetta a testa.
- Salsiccia piccante semi-stagionata, se non l’avete va bene anche del salame piccante non troppo secco.
- uova
- formaggio pecorino grattugiato.
- prezzemolo
- 2 spicchi di aglio
- basilico
- passata di pomodoro
- olio di oliva quello buono!!
Procedimento:
- Togliete la crosta al pane e spezzettatelo con le mani in una ciotola capiente, uniteci le uova, il pecorino grattugiato, la salsiccia a pezzetti piccoli ed il resto degli ingredienti, ed iniziate ad amalgamare bene tutto usando le mani.
- Fate delle palline con il composto di pane e schiacciatele leggermente, in una padella aggiungete un po’ di olio e rosolateci le polpette di pane che avete preparato, questa operazione serve per sigillarle e fare in modo che durante la cottura nel pomodoro non si disfino.
- Preparate il sughetto. In un tegame aggiungete l’olio e l’aglio pelato, fate rosolare e aggiungete la passata e il basilico fate andare sul fuoco piano piano deve sobbollire dolcemente.
- Una volta sigillate le polpette tuffatele nel tegame con il pomodoro e portate a cottura.
- Mettete a cuocere i raschiatelli in abbondante acqua salata e poi conditeli con il sugo preparato.
Un ringraziamento speciale a Maria Lauria per avermi regalato questa favolosa ricetta piena d’amore e di ricordi.
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