Gelato vegan banana e mandorla

Non c’è niente di meglio che preparare un gelato di frutta fatto in casa, senza utilizzare la gelatiera. Provatelo è buonissimo!!!

  • DifficoltàBassa
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo1 Giorno 4 Ore
  • Porzioni4 persone

Per preparare il gelato

  • 100 gzucchero
  • 1/2 cucchiainoestratto di vaniglia
  • 400 gbanane (congelate, tagliate a rondelle, senza buccia)
  • 1/2 cucchiainofarina di guar

Per le mandorle caramellate

  • 44 gmandorle (sgusciate)
  • 24 gzucchero
  • 1 cucchiainosucco di limone
  • 1 cucchiaioacqua naturale

Preparazione

  1. Prendo una padella antiaderente, a fiamma media faccio scaldare lo zucchero; appena si ammorbidisce aggiungo le mandorle tritate grossolanamente. Dopo metto il succo di limone e l’acqua naturale. Faccio caramellare per bene le mandorle (senza bruciarle). Le tengo da parte.

  2. Prendo le rondelle di banane congelate (vanno messe in freezer il giorno prima, negli appositi sacchetti), le batto leggermente per staccarle e le metto in un robot da cucina con una lama spessa e affilata (oppure utilizzo un mixer capiente, dotato di una lama dura e tagliente). Aggiungo lo zucchero, la vaniglia, le mandorle caramellate, la farina di guar e frullo tutti gli ingredienti. Infine aggiungo il latte d’avena e continuo a frullare.

  3. Deve risultare un impasto consistente e abbastanza liscio. Lo metto in un contenitore ermetico adatto al congelamento. Faccio riposare il gelato per 4 ore.

    E’ pronto quando riesco a formare delle palline perfette, da distribuire nelle coppette.

I miei consigli

Per la ricetta occorrono circa 5 banane mature.

La gomma o farina di guar potete trovarla on line, in farmacia o nei negozi senza glutine. E’ un addensante naturale. Se non riuscite a reperirla, potete anche fare il gelato senza questo prodotto, risulta meno cremoso ma comunque molto gradevole.

Potete utilizzare il latte vegetale che preferite: miglio, soia, riso ecc.

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Pubblicato da ledeliziedirossella

La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria. (Pellegrino Artusi) La cucina è tutto: amore, convivialità, fantasia e impegno. Mi ritrovo in tutto questo.

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