“A Lacn cu scrumm” (Tripoline con sgombro e mollica fritta) ma anche pasta di San Giuseppe…insomma ha tanti nomi questo piatto!!
La tradizione rutiglianese vuole che il giorno della festa del papà, oltre le famose zeppole di San Giuseppe, si prepari la pasta di San Giuseppe, quella che, fin da quando ho memoria, ho sempre sentito chiamare: “A Lacn cu scrumm” o anche a “lacna recc”.
Nonna Flora si rifiuta di farla in un giorno qualsiasi dell’anno. Perché? E’ così e basta!!
Ho provato a cercare sul web la storia di questo piatto, ho scritto: tripoline, mafalde, sgombro..pasta di San Giuseppe…niente. Solo un video in cui una ragazza italo-americana con sua nonna ultra ottantenne raccontano questo piatto.
Bene, dobbiamo porre rimedio!! Faccio un appello a chi legge questo articolo, affinché chiunque abbia aneddoti o riferimenti storici su questo piatto della tradizione e possa o abbia voglia di condividerli con noi.
Ovviamente come tutti i piatti della tradizione è realizzato con ingredienti facilmente reperibili, qui da noi, dal basso costo ma dalla indubbia qualità.
Ricordo sempre, quando la mia mamma, ogni volta che usava la mollica fritta sulla pasta mi diceva:
“Questo era il formaggio dei poveri!! Ai miei tempi mica tutti potevano permettersi il formaggio grattugiato sulla pasta!!”
Non so se lo diceva per farmi capire quanto fossimo fortunati o perché amava raccontare i tempi che furono, ma so per certo che ha seminato in me quella passione, quel amore e l’attaccamento alla cucina della tradizione che ormai sono radicati in me.
- CucinaItaliana
INGREDIENTI
- 500 gTripoline o mafalde
- 1 filettodi sgombro sotto sale ( solitamente sono piuttosto grandi quindi uno è sufficiente, senza esagerare potete tranquillamente regolarvi sul quantitativo. In sostituzione potete usare anche filetti di acciuga, che sono nettamente più piccoli, quindi anche 5/6 vanno bene).
- 100 gOlio EVO
- 300 gdi mollica di pane leggermente rafferma e sminuzzata in un cutter.
- 100 gdi mandorle frantumate grossolanamente e tostate
- Sale grosso qb
PROCEDIMENTO
In una capiente padella antiaderente fate tostare le mandorle senza olio e preventivamente frantumate grossolanamente, mettete da parte.
Versate un filo di olio(20 gr circa) con la mollica e mescolandola di continuo fatela tostare, quando avrete finito passatela in un piatto e tenetela da parte.
Versate tutto l’olio rimanente e i filetti, a fuoco moderato fateli leggermente disfare aiutandovi con un cucchiaio di legno, spegnete e lasciate lo sgombro nella padella.
Nel frattempo l’acqua sarà arrivata a bollore, versate le tripoline senza spezzarle e salate.
Mentre la pasta cuoce recuperate un bicchiere di acqua di cottura e tenetelo da parte.
Terminata la cottura in acqua(tiratela via leggermente al dente) scolate la pasta e versatela in padella dove la mantecherete solo con lo sgombro e se necessario con un filo di acqua di cottura della pasta, finendo la cottura.
SECONDA PARTE
Finito di mantecare in padella, trasferite la pasta nella coppa con cui la servirete, versateci dentro un po’ meno della metà della mollica fritta e mischiate il tutto.
La servirete così:
A lacn cu scrumm va messa nel piatto e poi va cosparsa con il misto di mollica e mandorle tostate, abbondantemente 😉
NOTE AGGIUNTIVE
I pomodorini confit sono il tocco di colore che mancava 😉
Provatela, vi chiederanno tutti il bis!!
Ma la cosa più bella sarà che tutti, a casa, aspetteranno quel giorno dell’anno in cui la mamma prepara per il giorno della festa del papà “A lacn recc cu scrumm”