I pasticci di casa mia

Pasta con le fave bianche

Pasta con le fave bianche, un piatto contadino, ma nella sua semplicità diventa raffinato. Vegan
Pasta con le fave bianche

Pasta con le fave bianche

La pasta con le fave bianche, è un piatto contadino, molto antico, molto comune nel sud d’italia, ove alla base dell’alimentazione ci sono sempre stati i legumi, le verdure, sopratutto quelle selvatiche e ovviamente la pasta, esclusivamente di grano duro. Ancora oggi si usa, qua nel meridione, preparare almeno una volta a settimana i legumi, che possono essere ceci, fave, piselli, fagioli, cicerchia, ecc. facendone sempre un pò di più, perchè poi all’indomani con quelli rimasti si prepara: pasta e ceci o piselli o come in questo caso con le fave.
Sulle fave dobbiamo fare però una digressione, si sono sempre usate, sia fresche, che essiccate. Le fave essiccate possono essere consumate intere con la buccia (che detto tra noi, io detesto, ricordo mia madre, che quando ero piccola, ogni tanto le cucinava e siccome allora, stiamo parlando degli anni 60/70, non si poteva dire “non la voglio”, praticamente le ingoiavo quasi intere) oppure private del tegumento (la buccia esterna) e divise a metà, dette appunto fave bianche. Sicuramente avrete spesso sentito parlare del purè di fave bianche accompagnato dalle cicorie selvatiche, ma sono buonissime anche con il tarassaco, altra erbetta selvatica, ricca di proprietà benefiche.
Ma oggi invece le voglio accompagnare con la pasta e vi garantisco, che benchè possa sembrare un piatto povero e rustico, possiamo tranquillamente presentarlo come un primo raffinato e di sicuro effetto.
Ingredienti per 4
gr. 200 di fave bianche
gr. 250 di pasta corta rigata
1 cipolla piccola
1 peperoncino
olio evo
sale q.b.
Per la preparazione della pasta con le fave bianche, la sera prima mettete a bagno le fave in acqua fredda, se non vi ricordate, come faccio io di solito, nessun problema, lasciatele a bagno anche un’oretta, impiegheranno un pò di più a cuocere. Meglio ancora, vi consiglio di cuocerle il giorno prima, in modo che l’indomani, raffreddando si saranno compattate.
Mettere a cuocere le fave in acqua fredda, l’acqua dovrà superare i legumi almeno di 2-3 cm, portare a bollore e schiumare, non girate, non fate nulla, regolate solo di sale. Quando vedrete che le fave si sfaldano, sono pronte, spegnete il fuoco e con il minipimer, frullatele e lasciatele raffreddare sino all’indomani. Se durante la cottura dovesse mancare acqua, aggiungete acqua bollente.
L’indomani quando dovrete cuocere la pasta, controllare le fave, che raffreddando, si sono separate dal liquido e si sono depositate sul fondo formando un purè molto compatto. Facendo attenzione, cercate di buttare tutta l’acqua in eccesso, senza versare anche le fave nel lavandino. 😀 . Mettiamo a bollire l’acqua per la pasta e nel frattempo, tritiamo finemente la cipolla. In una padella ampia, mettiamo l’olio, non lesiniamo mi raccomando, insieme al peperoncino, quando l’olio è caldo aggiungiamo la cipolla e la facciamo soffriggere bene a fuoco dolce, ma attenzione a non bruciarla. Quando la cipolla è divenuta trasparente aggiungiamo il purè di fave e facciamo rosolare un pò, togliamo il peperoncino. Nel frattempo abbiamo messo a cuocere la pasta, quindi se vedete che le fave si stanno asciugando troppo, aggiungete qualche cucchiaio d’acqua di cottura della pasta.
A cottura ultimata, scolate al dente la pasta, versatela nel purè di fave, spadellate un attimo, giusto per amalgamare il tutto e servite subito. Provate, vi sentirete in paradiso e avrete voglia di un’altra porzione.

Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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