“A cutra ru bizzolu” – Involtini di Maiale con Pomodori secchi
Ingredienti (per 4 persone)
- 12 fettine di Coscia di Maiale (circa 500-600 gr), tagliate sottili per Involtini
- 100 gr di Pomodori secchi sott’olio
- 1 Uovo
- 50 gr di Pecorino stagionato grattugiato
- Farina 00 q.b.
- Origano q.b.
- Sale q.b.
- Olio di Semi per friggere q.b.
- Peperoncino piccante calabrese secco o in polvere (a piacere)
Procedimento: Mettere a sgocciolare i Pomodori secchi sottolio per circa 10 minuti, poi tagliuzzarli finemente e riporli in una ciotola, dove unire il Pecorino stagionato grattugiato, un pizzico abbondante di Origano e uno di Peperoncino piccante calabrese secco o in polvere, quindi mettere da parte il ripieno preparato. Ammorbidire le fettine di Maiale con un batticarne, inumidito in acqua, e porre al centro su ciascuna fetta un po’ di ripieno. Chiudere le fette di carne avvolgendoli, in modo da creare un involtino e contenere perfettamente il ripieno. Infarinare molto bene ogni involtino e mettere a riscaldare l’Olio di Semi per friggere in una padella antiaderente. Sbattere l’Uovo con un pizzico di Sale, poi bagnare gli involtini precedentemente infarinati e subito friggere in Olio di Semi ben caldo, a fuoco medio, rigirandoli più volte fino a cottura adeguata. Spostare A cutra ru bizzolu, gli Involtini di Maiale, Pomodori secchi e Pecorino in un piatto con carta assorbente e gustare ben caldi.
Un po’ di storia e curiosità: Questo piatto era una specialità del “Ristorante Conti” di Reggio Calabria (oggi non più in attività), e il nome “A cutra ru bizzolu”, deriva da “cutra”, parola dialettale reggina che indica una coperta molto pesante, imbottita, mentre “bizzolu” è la soglia e/o il gradino innanzi casa, o il muretto che si trova nei pressi di questa, dove era usanza, è lo è ancora per molte famiglie, essiccare al sole, in larghe e piatte ceste di vimini, i Pomodori che poi si conservano sottolio. La similitudine evocata dalla ricetta indica la Carne come una “cutra”, coperta, che avvolge il prodotto “ru bizzolu” e cioè i Pomodori secchi.
Riferimento bibliografico consultato per la Ricetta: Libro di Carlo Baccellieri “La buona cucina di Calabria“, 1999, Falzea Editore
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