PANE DI SEMOLA DI GRANO DURO CON LIEVITO MADRE

#iorestoacasa e continuo a sperimentare prodotti che fino ad ora non avevo mai provato. Questa volta è il turno del pane di semola di grano duro con lievito madre; come ogni settimana ho esubero di lievito madre dopo il rinfresco e così ho deciso di impastare del pane. Il risultato? Un pane leggemente croccante fuori e morbido dentro, ben alveolato e davvero molto gustoso. Ottimo da mangiare sia con marmellate, confetture che salumi e latticini e vi assicuro che quel pezzettino che è rimasto, stamattina era davvero molto morbido e gustosissimo spalmato di confettura di susine rosse. E allora che dire: vale la pena provarlo!

PANE DI SEMOLA DI GRANO DURO CON LIEVITO MADRE


RICETTA

Tempo di realizzazione:  20′ + varie lievitazione

Cottura: 40-50′

Grado di difficoltà: Media

INGREDIENTI PER 3 filoni

  • 200 g lievito madre (Rinfrescato e raddoppiato)
  • 700 g semola di grano duro+ q.b.
  • 20 g Sale
  • 425/450 ml acqua tiepida (dipende dall’assorbimento della farina)

PROCEDIMENTO

Mettere il lievito madre, rinfrescato e raddoppiato, nella bowl dell’impastatrice. Aggiungere 200 ml di acqua (presi dal totale previsto dalla ricetta) e mescolare bene con il gancio K fino a far sciogliere completamente il lievito e formare un composto schiumoso.

Poi aggiungere tutta la semola e la restante acqua, poca pervolta, mentre l’impstatrice gira a bassa velocità.

Prima di versare l’ultima parte di acqua, aggiungere il sale. Poi mettere il gancio e aumentare la velocità e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo.

Sistemare l’impasto dentro una bowl grande, poichè l’impasto dovrà raddoppiare al suo interno. Fare 3 giri di pieghe all’interno della ciotola, intervallate da una pausa di 30′, coprendo la ciotola con un cannovaccio tra un giro e l’altro. Questa procedura è molto importante per fare inglobare aria all’impasto, ed ottenere così un pane più alveolato. Poi coprire la bowl con pellicola trasparente e lasciare lievitare in luogo caldo (io nel forno spento) al riparo da correnti d’aria per 10/12 (io ho impastato intorno alle 20.30 e messo a lievitare dopo le pieghe alle 22.00 circa).

La mattina seguente intorno alle 8/9 riprendere l’impasto lievitato (deve diventare il doppio) e trasferirlo sul piano di lavoro, leggermente infarinato con la semola di grano duro, dividerlo in tre parti e tirare ogni pezzo di impasto delicatamente (con le mani), per non sgonfiarlo troppo, fino a formare un rettangolo che poi bisogna arrotolare.

Mettere a questo punto i fioloncini a lievitare su di un cannovaccio ben infarinato, e poi piegato in modo stretto per farsì che il pane mantenga la giusta forma.

Far lievitare coperto e in forno spento con la luce accessa per circa 2 ore o fino a raddoppio.

Preriscaldare il forno a 240 ºC, e mettere all’interno una pentola con dell’acqua. Il vapore che si formerà dentro il forno serve ad impedire che la crosta del pane si formi subito, permettendo così una cottura migliore all’interno

Sistemare i filoncini lievitati in una teglia da forno

e praticare diversi tagli profondi sulla superficie del pane, con l’aiuto di una lametta

Infornare per i primi 15/20′ a 240°C e poi i restanti a 200/205°C – valutare i tempi necessari in base alla colorazione della crosta del pane, che non deve essere né troppo scura né troppo bianca.

Sfornare e far raffreddare.

ecco l’interno

 

 

 

 

 

 

Pubblicato da ildolceesalatodiluisa

Mi chiamo Luisa Pontillo e vivo a Grassano, un piccolo paese della Basilicata in provincia di Matera. Sono un’insegnante esperta di lingua inglese e mi occupo soprattutto di certificazioni linguistiche, ma sono anche moglie e mamma di Chiara, una ragazza di 20 anni. Sono una camperista e amo viaggiare per conoscere e scoprire nuovi posti, dolci e piatti da poter poi riprovare e riproporre a casa e con gli amici. Sono sempre in movimento (non mi fermo mai) e soprattutto sempre pronta ad impastare. Il mio hobby? La pasticceria dolce e salata. Sin da bambina mi divertivo ad aiutare mia nonna materna in pasticceria e questa passione non mi ha più abbandonata, anzi mi segue anche nella professione di insegnante; infatti ai miei studenti, a fine anno scolastico, propongo sempre una simulazione dell’English Tea time durante il quale ci cimentiamo nella preparazione di dolci tipici inglesi.