Cernia in guazzetto

La cernia  è un pesce dalla carne pregiata, bianca e soda che si presta a molteplici ricette, particolarmente adatta ad una cottura in umido, mentre ne sconsiglio la cottura alla griglia. La ricetta che vado a presentarvi, la cernia in guazzetto, è un piatto semplice da fare e molto gustoso, tanto più se accompagnato da una polenta fumante che in questo periodo si comincia a mangiare molto volentieri.

Si prepara, dapprima, un sughino rosso con pomodori, olive taggiasche e capperi, poi, vi si cuociono i filetti di pesce che, come nella maggioranza dei casi, richiedono una cottura veloce.

cernia in guazzetto
cernia in guazzetto

Ingredienti per 4 persone

  • 8 filetti di cernia (anche surgelati)
  • 400 gr. di pelati
  • 3 cucchiai di olive taggiasche
  • 2 cucchiai di capperi
  • olio evo
  • sale e pepe
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 peperoncino
  • timo

Preparazione

Pulire gli spicchi d’aglio e tagliarli a metà per il lungo togliendo l’anima, che è quella parte interna, solitamente verde, che lo rende indigesto. Farli rosolare in una teglia con olio e un peperoncino tagliato a rondelle. Aggiungervi i pelati che schiaccerete con una forchetta. Salare e pepare. Aggiungere le olive taggiasche e i capperi e proseguire la cottura per altri 10 minuti a fiamma media.

Unire i filetti cernia. Potete utilizzare benissimo filetti surgelati; sarà più facile reperirli, costeranno sicuramente meno e la ricetta non ne risentirà.

Farli cuocere 5 minuti e rigirarli. Salare, pepare e cospargere col timo.

Le erbe aromatiche hanno un ruolo importante in cucina. Il timo lo trovo particolarmente azzeccato negli umidi a cui dona un sapore gradevole e una piacevole profumazione.

Far cuocere ancora 5 minuti e spegnere il fuoco. Portare in tavola insieme ad una bella polenta fumante rovesciata su un grosso tagliere e posta in centrotavola.

Un mangiare sano e leggero per un pranzo domenicale in famiglia tutti riuniti insieme intorno a un tavolo.

 

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Pubblicato da francescapassionecucina

Sono nata a Roma il 5 gennaio 1956, ma mi considero Toscana e più precisamente della Versilia dove ho vissuto la maggior parte della mia vita e dove sono tornata a vivere definitivamente. L'influenza di questa terra, sia dell'alta Toscana che della Liguria è ben presente nella mia cucina.