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Baci di Alassio

baci di AlassioIl Bacio di Alassio è un delizioso dolcetto, che come il suo predecessore bacio di dama, finisce in poco più di un boccone.
Realizzato dall’unione di pochi e semplici ingredienti come le nocciole Piemonte, zucchero, cacao, miele, albume d’uovo dai quali si ricavano due gusci che vengono successivamente uniti da una golosa farcitura di ganache al cioccolato.
La vera ricetta di questi dolcetti rimane tutt’ora un mistero e ogni pasticceria di Alassio ha la sua versione personale, ma si dice che la loro nascita sia dovuta al pasticcere della Casa Reale di Savoia Rinaldo Balzola, diffondendosi poi in tutta la città alla fine degli anni ’50.
Grazie a questi baci, Alassio deve la sua fama mondiale e la sua entrata a far parte del Club del cioccolato.
Un ultimo e utilissimo consiglio che vi lascio per la preparazione dei Baci di Alassio è quello di munirvi di una sac-à-poche senza la quale non sarebbe assolutamente semplice prepararli.

Ingredienti

– 50 g cacao amaro
– 4 albumi d’uovo
– 350 g zucchero
– 50 g di miele
– 500 di nocciole Piemonte
– 150 ml di panna liquida
– 150 g di cioccolato fondente

Procedimento

Per la realizzazione dei baci di Alassio iniziate con il far tostare velocemente le nocciole in forno caldo per qualche minuto, quindi estraetele e fatele raffreddare.
Mettetele quindi in un mixer assieme al cacao amaro e allo zucchero e tritate il tutto fino a quando non avrete ottenuto una polvere molto fine.
Prendete ora una ciotola e versate gli albumi che monterete a neve ben ferma, dopo aver aggiunto un pizzico di sale; unite quindi la farina di nocciole ottenuta e il miele e mescolate il tutto delicatamente
Versate il composto ottenuto in una sac-à-poche munita di beccuccio a stella e, su una placca da forno rivestita di carta oleata, formate delle piccole rose, di circa 4 cm di diametro, distanti l’una dall’altra.
Cuocete in forno caldo a 200° per circa 10 minuti; a cottura ultimata fate raffreddare prima di staccare dalla teglia.
Nel mentre passate alla preparazione della ganache al cioccolato.
In un pentolino portate ad ebollizione la panna, a parte spezzettate finemente il cioccolato e mettetelo in una ciotola capiente; quando la panna pernde il bollore toglitela dal fuoco e unitela subito al cioccolato fondente spezzettato.
Mescolate con un cucchiaio e, in seguito con l’aiuto delle fruste elettriche, montate la ganache per qualche minuto.
Mettetela quindi in una sac-à-poche e versate un po’ di composto sulla base di una parte di Bacio, che nel frattempo si saranno raffreddati, e unitela all’altra parte formando così i deliziosi Baci di Alassio.
Una volta preparati lasciateli riposare in frigorifero prima di consumarli.
N.B. Per far sì che l’impasto durante la cottura non si “afflosci” è bene che, una volta realizzate le roselline, le teniate per tutta la notte a temperatura ambiente, questo permetterà all’impasto di asciugarsi meglio durante la cottura.
Conservateli in scatole di latta per una maggiore durata.

Baci di Alassio

Ricciarelli di Siena antica ricetta

66Una delle cose che ho amato fin da subito nei mie viaggi in Toscana sono, oltre alla loro cucina casereccia, i ricciarelli di Siena; deliziosi biscotti realizzati con una pasta tipo marzapane a grana grossa e arricchita di vaniglia.
Resi unici dalla loro forma a chicco di riso, i ricciarelli di Siena vengono cotti per poco tempo, nel forno caldo, dopo aver fatto riposare l’impasto almeno per 12 ore e dopo averlo spolverato molto generosamente con dello zucchero a velo.
La nascita di questi deliziosi biscotti sembra che risalga al XIV secolo dove venivano realizzati nelle corti toscane e che le loro origini siano orientali, attualmente i Ricciarelli di siena sono i primi prodotti dolciari ad avere ottenuto la tutela europea IGP (indicazione geografica protetta).
Nel mio cercare su internet ho trovato un blog che si chiama Anice&Cannella che propone un’antica ricetta risalente al 1879 di Giovanni Righi Parenti, noto studioso della storia senese e toscana sopratutto quella legata alla cucina e creatore di bellissimi libri culinari come La cucina toscana, libro dal quale è tratta questa ricetta, e che oggi vi voglio riproporre.
Realizzare queste piccole bontà non è per nulla difficile, bisogna avere solo un pò di pazienza per il tempo di riposo dei biscotti, e seguire attentamente i passaggi, per quello che troverete la lista degli ingredienti divisa e con i numeri; quindi non resta che armarci di pazienza e iniziare ad impastare..il risultato finale ci ripagherà di ogni sforzo fatto.

Ingredienti 1

– 300 g di zucchero semolato
– 400 g di mandorle
– 50 g di farina 00
– 15 g di scorzetta d’arancio candita (o la buccia grattata di 4 arance)
– 1 fialetta di aroma di mandorle

Ingredienti 2

– 20 g di zucchero a velo
– 20 g di farina 00
– 1/2 cucchiaino raso (sceglietene uno piccolo) di ammoniaca per dolci (reperibile in farmacia)
– 1/2 cucchiaino raso (usate lo stesso dell’ammoniaca) di lievito per dolci

Ingredienti per lo sciroppo di legatura

– 47 g di zucchero semolato
– 14 g d’acqua

Ingredienti 3

– 2 albumi di uova piccole/medie
– 20 g di zucchero a velo vanigliato

– abbondante zucchero a velo e poco amido di grano per spolverare i biscotti

Procedimento

Per realizzare i Ricciarelli di Siena antica ricetta iniziate con il preparare le mandorle; mettete nel forno caldo a 50° per circa 10 minuti in modo che si asciughino e che possiate spellarle facilmente.
Ponetele poi in un mixer assieme allo zucchero e alla scorza di arancia, azionate il mixer ad intermittenza e iniziate a sminuzzare le mandorle, per evitare che le mandorle rilascino l’olio che conservano usate la modalità pulsazione e aggiungete un pò di farina.
Ottenuto il mix asciutto versatelo in una ciotola e mescolatelo alla fialetta di aroma mandorla.
Passate ora alla preparazione dello sciroppo per la legatura mettendo in un pentolino lo zucchero e, dopo aver versato l’acqua, fatelo sciogliere a fuoco lento senza mai mescolare; appena sciolto toglietelo dal fuoco.
Nel frattempo mescolate e setacciate la farina, lo zucchero a velo e gli agenti lievitanti (ingredienti 2) e metteteli da parte.
Non appena lo sciroppo è pronto versatelo nella ciotola del mix di mandorla e zucchero e unitevi anche gli altri ingredienti preparati (2) e impastate il tutto con le mani.
Otterrete così un impasto un impasto umido e non compatto, copritelo con un canovaccio bagnato e strizzato (facendo attenzione che non tocchi l’impasto) e fatelo riposare per 12 ore.
Trascorso il tempo di riposo, in cui avrete fatto attenzione che il canovaccio non si sia asciugato, riprendete l’impasto dei ricciarelli di Siena e aggiungete gli ultimi ingredienti (3), cioè lo zucchero vanigliato e gli albumi sbattuti velocemente, quest’ultimi saranno pronti quando inizieranno a fare le bollicine; impastate il tutto con le mani fino ad ottenere un impasto compatto ed omogeneo.
E’ arrivato il momento di formare i biscotti, quindi trasferite il composto su un tavolo spolverato con la farina di grano e zucchero a velo vanigliato, prendete una parte di impasto e formate dei grossi salsicciotti, dalle dimensioni di 4,5 cm circa, e tagliate delle fette di circa 1 cm, lavorate con le mani per dare ai biscotti una forma romboidale, o se preferite stendete la pasta in una sfoglia alta 1 cm e aiutandovi, come ho fatto io, con un tagliabiscotti ovale ricavate tanti biscotti utilizzando al meglio tutta la superficie della pasta (se preferite fare i biscotti così, tenete il piano da lavoro ben infarinato con lo zucchero a velo e farina di grano, meglio se tirate la sfoglia su un foglio di carta oleata infarinata).
Appoggiate i ricciarelli ottenuti su una placca da forno foderata con carta oleata e, spolverateli abbondantemente sulla superficie con lo zucchero a velo.
Cuoceteli in forno caldo tra i 140°/160° per circa 10/20 minuti o comunque fino a quando non vedrete formarsi sulla superficie delle crepe, i ricciarelli dovranno rimanere bianchi e morbidi.
Estraeteli dal forno, adagiateli delicatamente su una gratella e fateli raffreddare in modo che acquistino un pò della loro tipica “durezza”.
Per conservare al meglio i ricciarelli di Siena antica ricetta poneteli in una scatola di latta, che terrete ben chiusa, in questo modo i biscotti si conserveranno per diversi giorni.

Ricciarelli di Siena

Rose di mele con crema al limone

27Le rose di mele con crema al limone sono un dessert monoporzione molto semplice da realizzare e la loro delicatezza vi stupirà.
Servitele a fine pasto, per accompagnare un tè con le amiche o per la merenda dei bambini e vedrete che non passeranno inosservate; saranno apprezzate da tutti, sia grandi che piccini.
Realizzatele con in ripieno che più vi piace, magari abbinando le mele con la marmellata che più preferite o, se preferite, potete provare cambiando anche le mele con delle pere o altro..insomma viva la fantasia.

Ingredienti

– 1 rotolo di pasta sfoglia pronto
– 2 mele
– zucchero a velo
– acqua q.b.
– succo di 1/2 limone

Ingredienti per la crema al limone

– 250 ml di latte
– 2 tuorli d’uovo
– 75 g di zucchero
– 30 g di farina
– la scorza grattugiata di mezzo limone non trattato

Procedimento

Per la realizzazione delle rose di mele con crema al limone iniziate con la preparazione di quest’ultima mettendo in un pentolino il latte, metà dello zucchero, la scorza del limone grattugiata e portate ad ebollizione; in una ciotola a parte sbattete i tuorli d’uovo con la farina e il resto dello zucchero.
Quando il latte arriva al bollore unitelo a filo alle uova sbattute, mescolando con molta cura in modo che non si formino grumi, trasferite il tutto nel pentolino e rimettete sul fuoco dolce; cuocete la crema per pochi minuti o fino a quando non avrà raggiunto la consistenza desiderata, trasferitela in una ciotola pulita e fatela raffreddare.
Nel frattempo iniziate al preparare le mele per le rose, tagliatele a fettine molto sottili (tenendo la buccia) e immergetele per qualche minuto in acqua calda e il succo di mezzo limone.
prendete la pasta sfoglia e dividetela in 5 strisce uguali, mettete su metà striscia uno strato ci crema al limone e su di esse mettete le fettine di mela (che avrete sgocciolato e leggermente asciugato) e richiudete con l’altra metà di pasta sfoglia.
Con molta delicatezza arrotolate la striscia su se stessa creando così le rose di mele e posatele all’interno di uno stampo per muffin.

FotorCreated
Cuocete le rose di mele con crema al limone in forno caldo a 180° per circa 30 minuti, in caso le vostre rose prendano troppo colore copritele con un foglio di alluminio e proseguite con la cottura, a cottura ultimata sforatele e fatele raffreddare su una gratella
Servitele tiepide e spolverate con zucchero a velo.

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Frollini con gocce di cioccolato

7Deliziosi biscotti fragranti e speciali nel gusto, i frollini con gocce di cioccolato sono perfetti per la prima colazione e iniziare la giornata con un sorriso.
Di facile realizzazione questi frollini non hanno nulla da invidiare a quelli che possiamo trovare sugli scaffali dei supermercati ma con un’unica differenza e cioè che li realizziamo noi magari con l’aiuto dei piccoli di casa.
Un piccolo segreto per far si che le gocce di cioccolato non di sciolgano durante la cottura è quello di conservarle in frigorifero fio al momento in cui non dovranno essere aggiunte all’impasto, vedrete che le gocce rimarranno intatte.
Per conservare i frollini con gocce di cioccolato fragranti per diversi giorni basta riporli in un barattolo per biscotti con chiusura ermetica o in una scatola di latta.

Ingredienti

– 500 gr di farina 0
– 2 uova medie
– 200 gr di zucchero semolato
– 100 gr di gocce di cioccolato
– 180 gr di burro ammorbidito
– 3 gr di bicarbonato
– i pizzico di sale

Procedimento

Per preparare i frollini con gocce di cioccolato iniziate con il mettere in una ciotola la zucchero con il burro ammorbidito fatto a pezzetti, unite un pizzico di sale e iniziate ad impastare fino ad ottenere una crema.
Incorporate ora le uova intere e la farina setacciata, impastate il tutto fino a quando gli ingredienti non si saranno amalgamati bene formando un impasto omogeneo, aggiungete ora il bicarbonato e per ultimo le gocce di cioccolato che avrete conservato in frigorifero, lavorate l’impasto ancora per qualche minuto.
Trasferite il tutto su una spianatoia leggermente infarinata e dategli la forma di un panetto, avvolgetelo nella pellicola e ponetelo in frigorifero a riposare per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo riprendete il panetto e stendetelo, su un piano da lavoro infarinato, con l’aiuto di un mattarello in una sfoglia alta circa 1/2 cm.
Prendete un taglia biscotti di forma rotonda e iniziate a ricavare i frollini, adagiateli su una placca da forno rivestita di carta oleata, lasciando un pò di spazio tra un biscotto e l’altro, e con un taglia biscotti di forma tonda piccola ricavate il buco centrale dei frollini.
Cuocete i frollini con gocce di cioccolato in forno statico preriscaldato a 180° per 15 minuti, se invece utilizzate un forno ventilato cuoceteli a 160° per 10 minuti.
A cottura terminata sfornate i frollini e fateli raffreddare su una griglia.

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Lasagne al forno con radicchio trevigiano, taleggio e Castelmagno

20150227_171257-Le lasagne al forno sono un piatto tradizionale della domenica e da presentare per le occasioni speciali.
Oltre alle classiche lasagne al forno alla bolognese mi piace prepararle con altri ingredienti, come le verdure di stagione, magari accompagnate con del formaggio, e quest’oggi vi presento le lasagne al forno con radicchio trevigiano, taleggio e Castelmagno.
Un accostamento che mi piace molto dove l’amaro del radicchio viene attenuato dal sapore delicato dei formaggi e della besciamella.
Un primo piatto che piacerà a tutti e che vi conquisterà.

 

Ingredienti per la pasta fresca

– 400 gr di farina
– 4 uova
– sale q.b.

Ingredienti per la farcitura

– 600 gr di radicchio trevigiano
– 1 cipolla bianca
– 200 gr di formaggio Castelmagno
– 200 gr di formaggio taleggio
– parmigiano grattugiato q.b.
– olio evo q.b.
– sale e pepe b.q.

Per la besciamella

– 1 lt di latte intero
– 100 gr di farina
– 100 gr di burro
– noce moscata grattugiata q.b.
– sale e pepe

Procedimento

Per preparare le lasagne al forno con radicchio trevigiano, taleggio e Castelmagno iniziate con il preparare la pasta fresca.
prendete la farina e setacciatela su un piano da lavoro formando la classica fontana, dove metterete al centro le uova con una piccola presa di sale.
Iniziate a sbattere le uova con una forchetta incorporando la farina, poco alla volta con la punta delle dita, partendo dai bordi della fontana.
Lavorate quindi l’impasto con le mani per qualche minuto, infarinando spesso la spianatoia, per qualche minuto fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo e non si vedranno sulla superficie della pasta delle piccole bollicine.
Formate una palla e lasciatela riposare per una mezz’oretta avvolgendola nella pellicola.
Nel mentre che la pasta riposa, passate a preparare il radicchio per farcire poi le lasagne.
Dopo aver lavato il radicchio trevigiano, tagliatelo a listarelle e fatelo appassire, in una pentola dove avrete fatto rosolare la cipolla bianca tagliata finemente e fatta rosolare in un filo di olio evo, aggiungendo 1/2 bicchiere di acqua.
Fate stufare il radicchio per 15 minuti a fuoco dolce, mescolando spesso e regolando di sale.
Preparate ora la besciamella; fate sciogliere in una casseruola il burro, aggiungete la farina continuando a mescolare e facendo attenzione di non farle prendere il colore.
Versate il latte caldo a filo, senza smettere di mescolare, facendolo assorbire bene in modo che non si formino grumi.
Fate addensare e cuocete a fuoco dolce per 10-15 minuti mescolando a volte.
Aggiustate di sale pepe e noce moscata e tenete al caldo la besciamella pronta fino al suo utilizzo.
Riprendete la pasta fresca e procedete alla stesura della sfoglia con l’aiuto della macchina per la pasta.
Create le lasagne della misura che vi serve e ponetele su un canovaccio e copritele.
Prendete una pirofila e imburratela.
Fate uno primo strato di besciamella e adagiatevi sopra uno strato di lasagne, coprite con uno strato di radicchio trevigiano stufato a seguire cospargete con i formaggi taleggio e Castelmagno tagliati a pezzetti e infine coprite con altra besciamella.
Procedete in questo modo fino alla fine degli ingredienti e come ultimo strato lasciate il radicchio trevisano.
Cospargete con del parmigiano grattugiato e cuocete in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Qualora la superficie dovesse prendere troppo colore, coprite le lasagne al forno con radicchio trevigiano, taleggio e Castelmagno con un foglio di stagnola e proseguite la cottura.
Sfornate e servite.

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Gnocchi sbatui o di malga

20141118_105228-Gli gnocchi sbatui o di malga sono un piatto della tradizione veronese, più precisamente le sue origini sono radicate nelle malghe della Lessinia, quando i pastori portavano le mandrie a pascolare in montagna e ci doveva aggiustare con le poche cose che si avevano a disposizione.
Gli gnocchi sbatui o di malga vengono preparati utilizzando ricotta e farina e poca acqua, ma come succede in tutte le cose, esistono delle ricette rivisitate e io oggi vi propongo quella del cuoco Marco Ala dell’Osteria Verona Antica; già perchè, anche se è un piatto povero, li troviamo anche nei menù dei migliori ristoranti veronesi.

Ingredienti

– 300 gr di ricotta fresca

– 100 gr di panna fresca liquida

– 100 gr di acqua tiepida

– 2 uova intere

– 200 gr di farina

– sale pepe Q.B.

– 100gr di burro

– ricotta affumicata

Procedimento

La preparazione di questi gnocchi è molto veloce.
Mettete sul fuoco una pentola capiente con l’acqua salata e portatela a bollore.
In una terrina mettete la ricotta con la panna e l’acqua tiepida, mescolate per qualche minuto aiutandovi con una frusta.
Aggiungete quindi gli altri ingredienti: la farina, le uova sale e pepe e mescolate fino a quando otterrete un composto omogeneo e un pò duro.
Mettete il burro in un pentolino e fatelo sciogliere a fuoco dolce con della salvia.
Quando l’acqua arriva al bollore è arrivato il momento di creare gli gnocchi e per questo vi lascio 3 diversi modi di precedere.
Il primo consiste nel prendere un piccolo quantitativo di impasto preparato con un cucchiaino e sbatterlo con forza nell’acqua calda, da qui il termine di “sbatui”.
Il secondo consiste di mettete l’i,pasto ottenuto all’interno di un sac a poche e di formare dei piccoli tronchetti che farete tuffare direttamente nell’acqua bollente.
Il terzo invece ve lo consiglio se volete fare una presentazione più raffinata del piatto; con l’aiuto di 2 cucchiai formate delle quenelle di impasto che andrete ad immergere delicatamente nell’acqua bollente e che lascerete cuocere di più una volta giunte a galla.
Difatti la cottura degli gnocchi è, come per quelli di patata ecc, molto veloce una volta a galla sono pronti per essere scolati, se preferite la preparazione a quenelle allora vi consiglio di lasciarli cuocere di più altrimenti rischiate che l’interno rimanga crudo, io di solito li cuocio per 10 minuti abbondanti.
Una volta pronti gli gnocchi serviteli conditi con il burro fuso e una generosa grattugiata di ricotta affumicata, fateli passare 5 minuti sotto il grill del forno, ma questa è una cosa facoltativa.
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Pane bianco

20141104_101333.-Una delle cose che sulla mia tavola non manca mai è il pane bianco, sopratutto in questi giorni di pranzi e di cene con amici e parenti mi piace molto preparalo, quindi ho spolverato il mio libro di cucina e mi sono messa a lavoro, ho sperimentato delle diverse ricette di pane differenti tra loro ma comunque sempre molto buoni.
Ho preparato del pane bianco, del pane ai 5 cereali e del pane con farina di kamut.
E oggi vediamo insieme la ricetta del pane bianco, un pane alto soffice e molto profumato che non passerà inosservato.

Ingredienti:

– 250 gr di farina 0,
– 250 gr di farina manitoba,
– 12 gr di lievito di birra fresco,
– 50 ml di olio extravergine di oliva,
– 8 gr di sale fino,
– 1 cucchiaio di zucchero,
– 300 ml di acqua.

Preparazione:

Come sempre per iniziare si parte dal lievito che farete sciogliere in un pò di acqua tiepida e dove aggiungerete il cucchiaio di zucchero, coprite e lasciatelo riposa per una decina di minuti.
Nel mentre disponete sul tavolo la nostra farina a fontana dove nel centro metteremo l’acqua con il lievito e l’olio, mentre sulla parte esterna metterete il sale.
Cominciate ad impastare iniziando dal centro e spostandovi piano piano verso l’esterno e aggiungendo poca acqua alla volta, mi raccomando di procedere con calma in modo che il sale venga agglomerato per ultimo.
Ora che avete ottenuto un buon impasto procedete a lavoralo per una 15 di minuti, con tanto olio di gomito, fino ad ottenere una palla liscia elastica e morbida che metterete a lievitare in una ciotola coperta da un canovaccio umido.
Lasciate lievitare lontano da correnti d’aria e al caldo fino al raddoppio del suo volume.
Riprendete poi l’impasto, interrompete la lievitazione lavorandolo per altri 15 minuti e dando alla fine la forma desiderata.
Ponetelo su una placca da forno infarinata e lasciatelo lievitare coperto fino al raddoppio del suo volume.
Io per la seconda lievitazione preferisco farlo lievitare con il metodo a campana, adagiando l’impasto in una tortiera rivestita di carta da forno e coprendolo con una ciotola rovesciata sopra, poi copro il tutto con una coperta di pile, in modo che sia al caldo e al sicuro, lontano da manine indiscrete come quelle della piccola aiutante cuoca.
Infornate nel forno caldo alla temperatura di 200° e lasciatelo cuocere per circa 35 minuti, vale il controllo visivo.
Una volta cotto sfornate e lasciate raffreddare il pane avvolto in un canovaccio su una griglia.
Per conservare il pane fatto in casa basterà tenerlo avvolto in un canovaccio e riporlo dentro ad un sacchetto di plastica, vedrete che rimarrà morbido per alcuni giorni.
Sentirete che profumo e che bontà..

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Panettone con gocce di cioccolato

Il panetton20141222_170916 (1)-e di sicuro sarà il dolce che in questi giorni di festività non mancherà nelle nostre case e sulle nostre tavole; con i canditi, con le creme o con il cioccolato qualsiasi variante è festeggiare.
Ma non sarebbe ancora meglio se lo preparassimo noi? Magari lo potremmo anche regalare ad amici e parenti.
Io ho realizzato in questi giorni il panettone con le gocce di cioccolato e come sempre succede con le cose buone, in men che non si dica è stato finito.

Ingredienti

– 350 gr di farina 00
– 120 gr di uva sultanina
– 80 gr di burro
– 60 gr di lievito di birra
– la scorza grattugiata di 1 limone biologico
– 3 cucchiai di latte
– 4 uova
– 160 gr di gocce di cioccolato
– sale

Procedimento

Sciogliete il lievito in una terrina in poca acqua tiepida, quindi impastatelo con 100 gr di farina; formate con il composto ottenuto un panetto e fatelo lievitare al caldo per 25 minuti dopo avergli praticato sulla superficie il classico taglio a croce.
Impastate il panetto di lievito con 125 gr di farina e il latte fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, formate una palla e mettete a lievitare la pasta avvolta in un telo per 2 ore.
Fate sciogliere lo zucchero in una terrina con poca acqua calda fino ad ottenere uno sciroppo, poi unitevi, sbattendo con una frusta, 4 tuorli, facendoli incorporare uno alla volta, e circa la metà di uno degli albumi, quindi fate intiepidire il composto ottenuto a bagnomaria.
Disponete a fontana la restante farina sulla spianatoia e unitevi al centro l’impasto lievitato, 90 gr di burro fuso a parte,la scorza di limone grattugiata, una presa di sale e lo sciroppo tiepido.
Impastate il tutto per 15 minuti, unendo se necessario un poco di acqua tiepida fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
Incorporate all’impasto le gocce di cioccolato e formate un panetto che lascerete lievitare al coperto e lontano dalle correnti d’aria fino al raddoppio del suo volume.
trascorso il tempo riprendete l’impasto e mettetelo in uno stampo per panettoni imburrato, praticatevi un taglio a croce e dopo averlo fatto riposare per 30 minuti coperto, fatelo cuocere nel forno caldo a 200 gr per circa 1 ora.
Dopo i primi 10 minuti di cottura , versate sull’incisione a croce il restante burro fuso, quindi riducete progressivamente la temperatura del forno a mano a mano che la superficie del dolce prenda colore.
Sfornate e servite tiepido, se invece volete farlo raffreddare dovrete capovolgerlo e lasciarlo sospeso, tenendolo fermo con dei bastoncini infilati nella base del panettone.
Per una variante ancora più golosa potete coprire la superficie del panettone con del cioccolato fuso e decorare poi a piacere, in questo caso non dovrete fare il taglio a croce prima della cottura.

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Tortellini classici in brodo

Nelle festività natalizie uno dei piatti che si prepara molto spesso seguendo la tradizione sono i tortellini classici in brodo.
tempo fa mi è capitato di leggere una fresa scritta dal famoso gastronomo dell’Ottocento Artusi “Quando sentite parlare della cucina bolognese fate una riverenza ché se la merita. E’ un modo di cucinare, di buon gusto e salubre..” e cita come esempio i tortellini classici farciti, secondo la sua interpretazione con proscitto, mortadella e midollo.
Ma dopo alcune mie ricerche ho trovato la vera ricetta dei veri tortellini bolognesi, depositata dalla Dotta Confraternita del Tortellino, la quale aggiunge agli ingredienti già citati del lombo di maiale arrostito nel burro.
Qualsiasi sia la versione rimane un punto fermo per tutti, l’importante è che vengano cotti in un ricco brodo di carne.

Ingredienti:

– 350 gr di farina
– 3 uova intere
– 3 tuorli
– 100 gr di mortadella di Bologna
– 100 gr di lombo di maiale
– 100 gr di prosciutto crudo non troppo magro
– 100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
– 20 gr di burro
– 1,5 lt di brodo di carne
– noce moscata, sale , pepe q.b.

Procedimento:

Impastiamo 300 gr di farina con 2 uova, 3 tuorli e un pizzico di sale, lavoriamo fino ad ottenere un impasto omogeneo e lasciamolo riposare per 30 minuti avvolto nella pellicola.
tagliamo il lombo e rosoliamolo nel burro con l’aggiunta di un pizzico di sale, nel mentre mettiamo nel mixer la mortadella e il prosciutto che triteremo non appena aggiungeremo il lombo con il suo sugo.
Trasferiamo il composto in una terrina dove andremo ad aggiungere l’uovo rimasto, il Parmigiano e una grattata di noce moscata, aggiustiamo di sale e pepe e mescoliamo con cura in modo che gli ingredienti si amalghino tra loro, copriamo e mettiamo a riposare in frigorifero.
Stendiamo la pasta in una sfoglia molto sottile, sistemiamola sulla spianatoia infarinata e con la rotella tagliapasta tagliamo dei quadrati di circa 3 cm di lato.
Riprendiamo il ripieno e distribuiamo delle noccioline sui quadrati di pasta, ripieghiamoli a triangolo e sigilliamoli premendo i bordi della pasta.
per dare la classica forma del tortellino non dobbiamo fare altro che tenerli tra le mani e ripiegare i 2 angoli opposti, facciamo combaciare gli angoli di ogni tortellino ruotandolo attorno al dito indice di una mano e chiudetelo ad anello; premiamo il punto di congiunzione, quindi con l’altra mano spingiamo la punta un pò all’indietro.
Mettiamo a bollire il brodo di carne in una capiente pentola e tuffiamo i tortellini, non appena riprende il bollore abbassiamo la fiamma e cuociamo per 4-5 minuti.
Spegniamo e lasciamo riposare per 2 minuti.
se volete presentare i tortellini in brodo in modo elegante e raffinato, vi consiglio di servirli dentro a delle zuppierine le quali verranno chiuse con un disco di pasta sfoglia.
Per fare questo prendete la zuppierina dove avrete messo i tortellini, dopo aver pennellato i bordi con un tuorlo appoggiate un disco di pasta sfoglia, fatela aderire molto bene ai bordi avendo l’accortezza di lasciare una piccola apertura che chiuderete dopo aver soffiato dell’aria all’interno della zuppierina con una cannuccia per far gonfiare la pasta.
Spennelliamo la superficie con il tuorlo rimasto e con una forchetta incidiamola con dei segni, inforniamo a 180 gr per 10-15 minuti.
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