Trofie condite con speck e noci. Buon pranzo da Nonna Ariella, quando si parla di noci, frutto autunnale ma che è reperibile tutto l’anno, si parla di un frutto che ha notevoli benefici per il nostro organismo quali riduzione del colesterolo totale e di quello cattivo, il miglioramento del tono dei vasi sanguigni, la riduzione dell’aggregazione delle piastrine e quella dei marcatori dell’infiammazioni, tutti effetti positivi in termini di salute cardiovascolare, abbinato in cucina con lo speck e una deliziosa ricotta diventa un primo piatto degno di uno chef esperto: trofie condite con speck e noci.
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Ingredienti per 4 porzioni:
- 380 grammi di trofie fresche
- 4 fette di speck
- 40 grammi di gherigli di noce
- 250 grammi di ricotta vaccina
- 1 rametto di rosmarino
- olio evo
- sale
- pepe nero
- semi di papavero per guarnire
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Preparazione:
- Iniziate preparando la crema di noci che servirà a condire le trofie condite con speck e noci: trasferite in una ciotola la ricotta con ¾ dei gherigli di noce precedentemente spezzettati, qualche ago di rosmarino, due cucchiai di olio, sale e pepe.
- Frullate il tutto con l’aiuto di un frullatore a immersione fino ottenere una salsa omogenea e cremosa. Tenete da parte.
- Nel frattempo fate cuocere le trofie in abbondante acqua salata per circa 7/8 minuti.
- In una padella antiaderente fate dorare le fette di speck finché non saranno croccanti, poi trasferitele su un tagliere e riducetele a striscioline con l’aiuto di un coltello o di un paio di forbici.
- Scolate la pasta tenendo da parte un po’ di acqua di cottura, trasferitela nella ciotola con la crema di ricotta e noci e mescolate molto bene. Unite un po’ di acqua di cottura se necessario.
- Servite le trofie condite con speck e noci ben calde, guarnite con i semi di papavero.
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Un ottimo primo piatto che tutto sommato potrebbe essere anch eunico volendo a cui abbinare un buon calice di vino Fiano di Avellino DOP che ha un colore giallo paglierino più o meno intenso. Il bagaglio aromatico si esprime al naso con note di nocciola, mandorla, rosmarino, nespola ed erbe aromatiche. Al gusto è intenso e avvolgente con toni minerali e sapidi e un retrogusto tipico con richiami agrumati.
Una buona continuazione da Nonna Ariella.
Fonte: cucchiaio.it
Foto di oliocarli.it