Tortelli story. Si tratta di una delle paste ripiene più amate e al tempo stesso rappresentative della nostra cucina tradizionale. E in particolare dell’Emilia – Romagna.
La loro origine si mescola tra la storia e le leggende, e grazie anche alla loro forma unica sono molti gli aneddoti sulla loro origine.
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Le prime testimonianze risalgono al Medioevo e diversi documenti abbaziali francesi del XII Secolo parlano dei “Turtellos” che non erano altro che delle piccole torte o dei pani dalle forme particolari e ritorte. Mentre in Italia si dovrà attendere il 1289 per la prima citazione degli antenati dei Tortellini e ovviamente a Bologna, dove alcuni studenti francesi furono arrestati con l’accusa di gioco d’azzardo mentre gustavano i tortellos.
E in merito alla particolare forma del tortellino esiste una curiosa leggenda che la farebbe risalire addirittura all’ombelico della Dea Venere, ma secondo un’altra versione sarebbe stato un locandiere di una taverna che colpito dalla bellezza dell’ombelico di una nobildonna, la omaggiò riproducendo quel particolare ombelico in un piatto di pasta.
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Il 7 dicembre del 1974 la “Dotta Confraternita del Tortellino” registra per la Camera di Commercio di Bologna la ricetta ufficiale del tortellino.
La ricetta – registrata presso la Camera di Commercio bolognese – prevede un ripieno di carne (maiale), prosciutto crudo, mortadella, parmigiano reggiano, uova e noce moscata. Tutto quanto avvolto nella sua classica pasta sfoglia all’uovo.
Secondo la tradizione, i tortellini sono serviti in particolare con il brodo oppure con la panna. E in particolare (in determinate parti dell’Italia settentrionale) i tortellini sono serviti durante il periodo natalizio e pasquale.
