Mostarda fatta un casa in 4 giorni. Buona serata da Nonna Ariella, ci sono diversi tipi di mostarda, quella più tradizionale che si trova nei supermercati è confezionata con diversi tipi di frutta, però si sottolinea che quella più antica è composta da mele cotogne, quella più celebre è quella di Cremona, poi c’è quella di Voghera, in éPiemonte cambia nome e si chiama Cognà, la mostarda bolognese per ultima ma non da sottovalutare la mostarda veneta, una vera prelibatezza molto ma molto piccante.
E ora che sappiamo i vari tipi di mostarde possiamo metterci ai fornelli e preparare una mostarda fatta in casa in 4 giorni, con qualche passaggio ben collaudato e frutta di qualità, si ottiene un ottimo prodotto. Per preparare la mostarda a casa servono: frutta – mista o di un singolo tipo (mele, pere, fichi, albicocche, mandarini ecc), zucchero, senape e acqua.
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A questi ingredienti, a piacere, possono essere aggiunte spezie come curcuma e cannella per personalizzare la ricetta. Unico avvertimento: gli step di preparazione vanno fatti in più giorni perché ci sono tempi di riposo di 24 ore. Si procede in questo modo: si sbuccia la frutta e la si taglia a pezzetti grossolani o più piccoli a seconda del gusto; si mettono in una terrina con lo zucchero (interamente coperti) e si lascia riposare per 24 ore.
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l succo ottenuto dalla macerazione della frutta viene messo a bollire e poi aggiunto nuovamente alla frutta. Si lascia a riposo per 24 ore. Si ripete il passaggio della bollitura del succo una seconda volta. Giunti al quarto e ultimo giorno di preparazione, è tempo di aggiungere la senape, in aroma oppure i semi per una nota più piccante. Si lascia raffreddare e si mette in vaso di vetro.
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Una volta aperta, così come marmellate e conserve, la mostarda va tenuta in frigorifero. Se è fatta in casa, è consigliabile consumarla entro una settimana dall’apertura, confezionata, invece, si mantiene per un mese. La senape, in questo caso, è un conservante naturale.
Nella cucina italiana la mostarda è un accompagnamento che valorizza prodotti tipici regionali, in particolare formaggi e salumi. Non manca però l’abbinamento con numerosi piatti dolci e salati, dai più tradizionali a quelli più insoliti. Da sempre le mostarde vengono abbinate ai bolliti, soprattutto con i tagli più grassi e ricchi: dalla lingua al cotechino, dalla gallina alla testina e fino al cappone.
Altro abbinamento tradizionale è quello che prevede il consumo delle mostarde insieme a taglieri di formaggi. La mostarda di pere si sposa alla perfezione con numerosi formaggi stagionati e con gli erborinati, altre mostarde dalle note più dolci vengono abbinate a formaggi più freschi.
Una buona continuazione di serata da Nonna Ariella.
Fonte: cucchiaio.it
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