Diffusa oltre che a Capri, soprattutto nella Penisola Sorrentina e in Costiera Amalfitana, sarebbe una involontaria creazione della pasticceria moderna caprese, risalente agli anni 20 del secolo scorso. La scrittrice Sorrentina Cecilia Coppola ne racconta la storia nel suo libro: Zeppole, struffoli e Chiffon rosso, dove narra che il cuoco Carmine Di Fiore, dimenticò di mettere la farina in una torta di mandorle che stava preparando per tre malavitosi americani giunti a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone. Il risultato fu così buono che ai tre americani ne pretesero la ricetta e Di Fiore, battezzatala “caprese”, iniziò a produrre questa torta con regolarità, avendo in poco tempo grande successo e molti proseliti.
Ingredienti:
farina di mandorle 450 g
burro a temperatura ambiente 300 g
zucchero a velo 230 g
uova intere 280 g
cacao 50 g
albume 60 g
zucchero semolato 60 g
cioccolato fondente al 55% 85 g
mandorle tritate 120 g
Procedimento:
Montare il burro con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto spumoso e gonfio, aggiungere la farina di mandorle, il cacao e unire le uova intere a filo. A parte montare lo zucchero semolato con gli albumi e quando si otterrà una meringa ben ferma, incorporarla alla massa insieme al cioccolato fuso e le mandorle tritate. Infornare a 180°C per circa 25 minuti (diametro teglia: 26/28) Una volta fredda, cospargere con zucchero a velo.
Armando Palmieri, 33 anni, si definisce “Napoletano con la N maiuscola” perché è orgoglioso di esportare la pasticceria italiana e napoletana, quella della tradizione, all’estero.
Armando Palmieri lo trovate qui:
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Questa torta è una delle mie preferite 🙂