Taralli napoletani nzogna e pepe

Ciao…ti va di divertirci insieme in cucina? La ricetta che ti propongo oggi è: taralli napoletani nzogna e pepe. Dei fragranti taralli, tipici dello street food napoletano, belli tondi, dal colore ambrato e tempestati di mandorle tostate…Dai, spostiamoci in cucina! Jamme jà, allaccia il grembiule e va a cucinà!


Ecco la video ricetta passo passo

Taralli napoletani nzogna e pepe

INGREDIENTI

– 500 g di farina
– 10 g di sale
– 15 g di pepe
– 200 g di mandorle (più altre per finitura)
– 180 g di sugna
– 10 g di lievito di birra in panetto quello fresco
– 130 g di acqua

 

ALLACCIA IL GREMBIULE!

Il primo passaggio da fare per la preparazione dei taralli napoletani nzogna e pepe è quello di tostare le mandorle: puoi fare questo passaggio o in forno oppure in padella come ho fatto io, l’importante è continuare a mescolare.
Sentite come scoppiettano in circa 5 minuti saranno pronte!

Intanto che le mandorle si raffreddano un po’ vado avanti con la preparazione: all’interno dell’acqua sciolgo tutto il lievito; nella ciotola della planetaria aggiungo la sugna, abbondante pepe (altrimenti che taralli sugna e pepe sono?!) aggiungo infine l’acqua con il lievito e poi, montando il gancio a K alla planetaria la aziono e inizio a lavorare questi primi ingredienti.

Dopo qualche minuto fermo la planetaria e vado ad aggiungere tutta la farina prevista dalla ricetta ed il sale; stacco dal gancio tutta la sugna che si è agglomerata intorno ed aziono nuovamente la macchina: vedete si otterrà man mano un composto sempre più sabbioso, che dovrà essere lavorato per circa 10-15 minuti fino a che inizierà a compattarsi da solo.
Intanto con un coltello vado a sminuzzare le mandorle: potete usare anche un tritatutto, ma mi raccomando non devi né creare dei tocchetti troppo grossi, né tantomeno ridurre le mandorle in polvere.
Raccolgo le mandorle e le aggiungo all’interno della ciotola della planetaria e aziono la macchina per un paio di minuti, giusto il tempo per fare inglobare le mandorle all’interno dell’impasto.

Mi trasferisco poi sul piano da lavoro e lo lavoro brevemente per compattarlo maggiormente. Vado a coprire con la ciotola della planetaria e lascio riposare un’ora: questa prima fase di riposo serve per far rilassare l’impasto.
Una volta trascorso questo tempo di riposo al momento di porzionare i taralli bisogna creare un cordoncino lungo 20 cm e spesso circa un centimetro; una volta creato questo cordoncino lo piego più o meno al centro ed inizio ad intrecciare il tarallo; dopo aver intrecciato si lavora leggermente su se stesso questo cordone per far sì che i due cordoncini si attacchino l’uno sull’altro e poi chiudo a tarallo punzonando bene la giuntura.

Il tarallo è così pronto, ma per dare quel tocco finale ho aggiungo tre mandorle intere, precedentemente tostate e ripongo i taralli distanziati l’uno dall’altro in una teglia antiaderente. Lascio riposare un’ora: attenzione però, i taralli non lieviteranno come se fossero pane, ma questo riposo serve soltanto a far rilassare nuovamente l’impasto.

Dopo un’ora non saranno raddoppiati, ma leggermente gonfi: è arrivato quindi il momento di cuocerli.
La cottura avviene in tre step: la prima parte servirà per cuocere il tarallo, le successive due fasi per biscottarlo e renderlo friabile.

Prima cosa bisogna preriscaldare il forno a 200°e adesso ti dico le tempistiche: per i primi 20 minuti i taralli andranno cotti a 200 gradi, successivamente 15 minuti a 180° ed infine altri 15 minuti a 160 gradi.

Ho fatto dei taralli nella forma tradizionale a ciambella intrecciata, ciò non toglie che puoi dargli qualsiasi forma: come vedi io alcuni li ho fatti a bastoncino!

Hmm e comm è buon e che to dic a fà! Con una fresca birra te li devi mangià!

 

***CONSIGLI E CURIOSITA’ ***
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✔ Di taralli ne verranno fuori una bella quantità: per mantenerli freschi e fragranti, conservali in un sacchetto ben chiuso.