Mezzi paccheri napoletani allo scarpariello

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I Mezzi paccheri napoletani allo scarpariello , sono una preparazione resa semplice, gustosa e di rapida esecuzione dall’azienda Chef Dovunque , che offre delle ricette pronte da realizzare a casa e ovunque per sentirci sempre dei veri chef.

 

CHEF DOVUNQUE

La storia
È un’antica ricetta di origine campana che prende il nome dai calzolai, i cosiddetti “scarpari”. Veniva preparata il lunedì (giorno di riposo) e l’ingrediente principale era il “cacio” portato dai contadini quale felice forma di scambio per il servizio fornito dagli scarpari.
Ho scelto tutti ingredienti biologici, selezionandoli tra le eccellenze italiane, perfettamente dosati tra loro, proponendoti le tecniche di cottura tradizionali con alcuni piccoli segreti per una preparazione da vero Chef!

 

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La ricetta di Antonio Ranaldo

  • Disporre gli ingredienti.
  • Mettere la pentola sul fornello a fuoco alto con circa 2,5 litri di acqua.
  • Versare l’olio extra vergine di oliva, e il contenuto del mix di cipolla e peperoncino;mettere la padella sul fornello a fuoco medio.
  • Riscaldare gli aromi per un minuto, quindi versare i pomodorini e aggiungere un cucchiaino di sale.  Portare il fornello a fuoco basso.
  • Dopo circa 10 minuti l’acqua bollirà, versare nella pentola il rimanente sale.
  • Quando l’acqua riprenderà il bollore versare i paccheri e mesolare.
  • Portare il fornello a fuoco medio, per far solo sobbollire lacqua. Mescolare di tanto in tanto. Dopo circa 8 minuti prelevare la pasta dalla pentola.
  • Mescolare di tanto in tanto. Dopo circa 7 minuti assaggiare la pasta e quando è al dente prelevarla, conservando un mestolo d’acqua di cottura.
  • Versare la pasta nella padella con la salsa ormai cotta. Aggiungi un mestolino  dacqua  di cottura della pasta e porta il fornello a fuoco alto, salta la pasta, in padella o mescola  continuamente per 2 minuti, quindi fuori dal fuoco versa il formaggio grattugiato e sempre saltando la pasta o mescolandola manteca ancora per qualche istante.

Buon appetito!

Rosa

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I consigli di Antonio

Pomodoro a puntino
La sequenza di preparazione dei kit Chef Dovunque è pensata per ottimizzare il risultato organolettico dei singoli ingredienti. Per esempio, i pomodorini necessitano di una cottura di circa 20 minuti che è esattamente il tempo  suggerito per la preparazione della tipica ricetta.
Mantecare, un’arte facile da imparare
La mantecatura della pasta consiste nel legare gli ingredienti mescolandoli fino a ottenere un composto omogeneo ma soprattutto cremoso. L’acqua di cottura, piena degli amidi rilasciati dalla pasta, aiuta ad aggregare le salse.

All’inizio può sembrare difficile trovare il giusto equilibrio tra l’acqua e le salse ma basta un po’ di esperienza e i risultati diventeranno sempre più appaganti.
Gli odori: secco è meglio. Il soffritto di aglio o cipolla costituisce la base per moltissimi condimenti della tradizione gastronomica italiana. Soffriggere è necessario per consentire agli alimenti freschi di perdere l’acqua interna e rilasciare poi il loro sapore.
Questo procedimento, però, porta l’olio a temperature elevate e ne altera i principi nutritivi ed organolettici, specie se è un extravergine di qualità, rendendolo pesante per la digestione.
L’utilizzo di aglio, cipolla ed altri “odori” correttamente essiccati, rende superfluo il soffriggere a lungo. Per coglierne il sentore basta solo riscaldarli nell’olio.

L’ordine aiuta in cucina
Nei kit viene detto di disporre gli ingredienti e gli strumenti per cucinare in modo ordinato. Può sembrare una raccomandazione banale o addirittura esagerata per chi sa già cucinare. È invece molto utile per chi non ha dimestichezza con la cucina.
Avere gli ingredienti subito a portata di mano, così come gli strumenti, facilita l’esecuzione dei piatti e rende il tutto più piacevole e più facile da imparare.

Perché il sale va aggiunto dopo il bollore?
Il sale rallenta l’ebollizione dell’acqua (è un fenomeno fisico) quindi è meglio aggiungerlo quando l’acqua già bolle.

Ma quando è cotta la pasta?
Per la pasta vige “la regola dell’assaggio” sempre e comunque. I tempi di cottura esposti sono sempre indicative perché troppe variabili (il tipo di acqua, la pentola, l’altitudine) incidono sul risultato finale. E poi c’è il gusto personale. A grandi linee la pasta è cotta quando tagliandola all’interno non è più visibile la parte secca ma la pasta è ancora consistente. Non bisognerebbe lasciarla scuocere perché perde proprietà nutritive e diventa meno digeribile.

 

CONTENUTO E VALORI NUTRIZIONALI
MEZZI PACCHERI NAPOLETANI ALLO SCARPARIELLO

Contenuto:
– Mezzi paccheri rigati biologici 240 g.
Ingredienti: 
–  Pasta di semola di grano duro biologica, acqua.
– Pomodorini biologici 400 g. (peso sgocciolato 240 g.).
Ingredienti: pomodorini biologici, succo di pomodoro biologico;
-cacio 15 g
Ingredienti: pecorino romano D.O.P. e biologio essiccato; 

– Olio extra vergine d’oliva biologico 20 ml.
– Mix cipolla e peperoncino biologico 2 g
Ingredienti:
cipolla ramata di Montoro essicata biologica e peperoncino essicato biologico in quantità ottimali;
– Sale 25 g.

Informazioni nutrizionali:
Per 100 g.
Valore energetico 215 kcal/ 904 kJ.
Proteine 6,3 g.
Carboidrati 33,48 g.
di cui zuccheri 0,89 g.
Grassi 4,66 g.
di cui saturi 0,98 g.
di cui saturi 0,6 g.
Fibra 1,52 g.
Sodio 1,45 g.

Pubblicato da Dolci Tentazioni di Rosa Cardillo

Mi chiamo Rosa, ho 37 anni e vivo da pochissimo a l'Aquila, qui purtroppo non ho ancora trovato lavoro quindi la maggior parte del mio tempo sono a casa e posso dedicarmi alle mie passioni. Su Dolci Tentazioni, scrivo, cucino e fotografo le mie ricette con passione e amore, concentrandomi soprattutto sulla pasticceria. Collaboro attivamente con aziende Food&Wine con la creazione di foto e ricette Cerco di parlare di piatti genuini, preparati a casa con ingredienti di tutti i giorni che si trovano facilmente al supermercato. Cose realistiche, insomma. Cose che riconosci e che riesci a pronunciare. Niente di elaborato: una via di mezzo tra il preparare tutto da zero e le cose semplici più elementari.

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