Rompiamo il guscio

Molte cose sembrano semplici e non lo sono affatto.

Come un buon uovo barzotto.

Un minuto di meno nella cottura e quello che uscirà dal guscio sarà una gelatina immangiabile; un minuto di troppo e il risultato sarà un uovo sodo, pur sempre commestibile, ma con un cuore troppo fermo e poco avvolgente. A volte è solo questione di tempistiche.

Come nelle relazioni. Si tratta sempre di trovare il giusto momento per mettere o togliere qualcosa.

Una buona alchimia di coppia non è così dissimile da una ricetta: sta tutto nelle proporzioni; unire ingredienti, fonderli in un qualcosa di nuovo e più complesso, dove tutto mantiene il proprio sapore ma guadagna molto di più dall’unione con tutto il resto.

Cucinare e vivere insieme, alla fine, sono la stessa cosa: equilibrio, proporzione e amore.

Se dovessimo trovare il vero ingrediente segreto della nostra “ricetta” dovremmo necessariamente tornare al cibo: più della professione (facciamo lo stesso lavoro), più dei nostri gatti (oddio, questo forse no, ma ai gatti non lo diremo), più degli interessi comuni (che sono molti meno di quelli che sembrano). Tutto, alla fine, torna sempre al cibo. Il cibo ci appassiona, ci fa scontrare e il cibo è l’arma con cui ci diciamo quello che proviamo. Abbiamo amici che sono diventati tali dietro a un piatto di carbonara o a un barbecue estivo; abbiamo amici che, purtroppo, vediamo poco ma che, quando li vediamo, è sempre al grido di “cena da noi?”.

Anche i nostri cognomi, uniti insieme, parlano di cibo.

Bar-zotto.

Come un uovo. La cosa più semplice e allo stesso tempo più straordinaria che esista.

Un banale e meraviglioso uovo.