Uovazuccheroefarina

Crostata di mele uvetta e pinoli

Se come me siete amati delle torte dal sapore casalingo dovete assolutamente provare questa crostata di mele, uvetta e pinoli, una ricetta che ho trovato nel bellissimo libro di Maurizio Santin, I dolci di casa mia, e che lui ha affettuosamente chiamato “La crostata di mele di mia moglie”.

Crostata di mele uvetta e pinoli

crostata di mele uvetta e pinoli
crostata di mele uvetta e pinoli

Rispetto all’originale la mia crostata di mele uvetta e pinoli differisce in qualche dettaglio; al posto delle mele Granny Smith (dal gusto acidulo) ho messo le mele Stayman e ho sostituito la farina di mandorle con quella di noci che avevo in casa.

La crostata di mele uvetta e pinoli è ottima semplicemente spolverata di zucchero a velo; se volete esagerare accompagnatela con una crema al Vin Santo oppure con la crema inglese di Maurizio Santin
Con questa ricetta partecipo al contest organizzato dal Molino Chiavazza “Mani in pasta” #dolciallemele.

Crostata di mele uvetta e pinoli
Recipe Type: Crostate
Cuisine: Italiana
Author: Uovazuccheroefarina
Prep time:
Cook time:
Total time:
Serves: 8 persone
La crostata di mele uvetta e pinoli è una ricetta del maestro pasticciere Maurizio Santin leggermente modificata; l’originale prevede infatti la farina di mandorle al posto di quella di noci e le mele Granny Smith
Ingredients
  • Per la pasta frolla:
  • 250 g di farina 00
  • 150 g di burro
  • 120 g di zucchero semolato
  • un cucchiaino di miele
  • 50 g di farina di noci
  • 45 g di uova
  • semi di un pezzetto di bacca di vaniglia
  • un pizzico di sale
  • Per il ripieno:
  • 4 mele varietà Stayman
  • 40 g di zucchero semolato
  • 40 g di burro
  • 30 g di pinoli sgusciati
  • 50 g di uvetta sultanina
  • cannella in polvere quantità a piacere
  • qualche biscotto secco
  • zucchero a velo per la rifinitura finale
  • Per la crema al Vin Santo di accompagnamento:
  • 400 ml di latte intero
  • 100 ml di Vin Santo
  • 120 g di zucchero semolato
  • 4 tuorli d’uovo
  • 1 cucchiaio colmo di amido di mais
Instructions
  1. Preparare la pasta frolla: Setacciare le due farine, aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale, i semi della vaniglia, il miele e il burro ben freddo tagliato a piccoli pezzi. Inserire il tutto nel boccale del robot da cucina e lavorare velocemente per far sabbiare il burro. Aggiungere le uova, lavorare ancora giusto il tempo di amalgamare il tutto e formare un panetto. Metterlo in frigo a riposare per almeno 12 ore.
  2. Per il ripieno: sbucciare le mele e tagliarle a tocchetti.
  3. Sciogliere il burro in una padella, aggiungere le mele, lo zucchero e la cannella. Mescolare a fuoco vivace per far caramellare le mele quindi aggiungere uvetta e pinoli. Cuocere fino a quando il liquido rilasciato dalle mele si sarà asciugato badando però che queste ultime rimangano intere.
  4. Stendere la frolla e rivestire uno stampo per crostate diametro cm 24/26; rivestire il fondo con i biscotti sbriciolati quindi versare il composto di mele. Con la pasta frolla che avanza preparare dei piccoli biscotti per decorare e disporli sopra alle mele.
  5. Cuocere in forno preriscaldato a 170° per circa un’ora.
  6. Una volta pronta, lasciarla raffreddare e spolverarla di zucchero a velo.
  7. Per la crema al vin Santo: lavorare i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a farli diventare una crema bianca quindi aggiungere l’amido di mais e il vin Santo. Versare a filo il latte precedentemente riscaldato quindi travasare la crema in un pentolino e, sempre mescolando, cuocerla fino a quando non velerà il cucchiaio. Tenerla in caldo e servirla in accompagnamento alla crostata.
Notes
Per la pasta frolla Santin consiglia il sale di Maldon, reperibile nei negozi specializzati.[br][b]La crostata di mele uvetta e pinoli prima della cottura[/b][br][img src=”http://blog.giallozafferano.it/uovazuccheroefarina/wp-content/uploads/2015/11/crostata-di-mele-uvetta-e-pinoli-cruda.jpg” width=”800″ height=”533″ class=”alignnone size-full” title=”crostata di mele uvetta e pinoli cruda” alt=”crostata di mele uvetta e pinoli da cuocere”]
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