SALMONE GRAVADLAX – MARINATO A SECCO CON SALE E ZUCCHERO

Dopo aver visto l’articolo  di Elisa sul suo blog Il Fior di Cappero,  “Gravlax, il salmone marinato alla svedese” ho pensato che avrei dovuto preparare anch’ io questa ricetta.

Una ricetta veramente, ma veramente facile, che potrete preparare per Pasqua. Perchè anche se non si può festeggiare insieme a tutti i familiari, comunque si festeggia e cerchiamo di rendere la giornata più piacevole e soprattutto festosa, cucinando qualcosa di buono.
Se poi è buono ed anche semplice da preparare, meglio ancora che ne dite?

Inoltre vi servono pochi,  pochissimi ingredienti, l’unico neo, che dovete partire con qualche giorno in anticipo, per avere un risultato ottimale, ma siamo tranquillamente in tempo.

Salmone marinato a secco con sale e zucchero o gravadlax

E’ un piatto diffuso in Scandinavia, in particolare in Svezia.
La tecnica del gravadlax è molto simile all’ affumicatura a secco. La differenza:
il metodo gravadlax utilizza sale e  zucchero, che serve per disidratare il pesce dandogli la tipica consistenza, cruda ma non viscida;
l’affumicatura a secco utilizza solo il sale.
Utilizzando anche lo zucchero si ottiene un prodotto non troppo salato, non serve per rendere dolce il pesce, come si possa pensare.
La giusta quantità di zucchero e di sale è  in base ai propri gusti, c’è chi utilizza la stessa quantità di zucchero e sale, chi utilizza più zucchero e chi invece più sale.

E’ comunque talmente semplice la ricetta, che vedrete preparerete questo piatto più volte e troverete la soluzione giusta per voi.
Io ne ho provate  due: la prima volta più zucchero, la seconda volta pari quantità.
Devo dire che ho apprezzato di più la prima volta, il pesce mi è sembrato della consistenza più giusta e salato quanto basta.

Ingrediente principale:
fondamentale avere un filetto di salmone con la pelle, preferibilmente la coda,  in quanto più bassa, così assorbirà più facilmente i sapori e si disidraterà meglio, ma soprattutto FRESCHISSIMO.
Quindi fornitevi dal vostro pescivendolo di fiducia; se non siete sicuri che il pesce sia fresco, meglio abbatterlo / congelarlo per 3/4 giorni nel freezer.

Ingredienti:
Per un filetto da 1 kg oppure due per un totale di 1 kg (io ne ho sempre usato uno solo) con la pelle, mescolare 75 g di sale grosso, 125 g di zucchero e pepe bianco macinato.
Tritare grossolanamente abbondante aneto.
L’ aneto è particolarmente difficile da trovare, io l’ho sostituito una volta con prezzemolo e l’altra con le foglie verdi dei finocchi, ma appena lo trovo lo rifarò.

Preparazione:
Lavare sotto l’acqua corrente il pesce, asciugare con uno scottex.
Prendere una pirofila che contenga il filetto, stendere la pellicola, a sufficienza per ricoprire poi il pesce e mettere un po’ del composto di sale, zucchero e l’aroma che avete scelto.
Prendere il filetto e adagiarlo sopra con la pelle sulla pellicola. Massaggiare la polpa con abbondante composto, appoggiare l’aneto o il prezzemolo. Se utilizzate due filetti, prendere l’altro cospargere anch’esso con la miscela, appoggiarlo sopra l’altro con la pelle rivolta verso l’alto.

Chiudere con la pellicola, porre sopra un peso (una terrina, un piccolo tagliere, pacchi di zucchero o di farina…) e lasciare riposare nel frigorifero per almeno 36 ore fino massimo 48. Nelle prime 12 ore si sarà formato un liquido, eliminarlo.
Passate le ore, eliminare l’aneto, il sale rimasto, sciacquarlo velocemente, asciugarlo bene e tagliare trasversalmente in diagonale a fettine sottili, come un carpaccio.

Disporre a ventaglio e servire con limone e aneto e con una salsa di senape.
Noi l’abbiamo gustato semplicemente così, su fettine di pane.

OTTIMO COME ANTIPASTO, MA ANCHE COME SECONDO.
Fatemi sapere se lo provate!!